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domenica 4 novembre 2012

Cordoglio unanime per la scomparsa di Pino Rauti.

ROMA - L'ex segretario del Msi Pino Rauti è morto oggi nelal sua abitazione di Roma, intorno alle 9.30. Aveva 86 anni. All'anagrafe Giuseppe Umberto Rauti, è nato Cardinale, in provincia di Catanzaro, il 19 novembre del 1926. Politico e giornalista, alla fine del 1946, da giovanissimo, partecipò alla fondazione del Movimento Sociale Italiano. DEPUTATO E SEGRETATIO MSI. Nel 1972 venne eletto deputato alla Camera nelle file del Msi, nel collegio di Roma, dove verrà sempre rieletto fino alle elezioni del 1994. È stato promotore di organizzazioni parallele al partito, dal Movimento giovani disoccupati, ai Gruppi Ricerca Ecologica, e sostennè i Campo Hobbit. Nel dicembre 1987, al XV congresso del Msi a Sorrento, raccolse quasi la metà dei consensi per l'elezione a segretario, ma venne battuto da Gianfranco Fini, sostenuto dal segretario uscente del partito Giorgio Almirante, ormai gravemente malato. Ricevette la guida del MSI nel 1990 al congresso di Rimini, battendo Fini per la segreterìa, ma non riuscì ad arrestare l'emorragia di voti a seguit della morte di Almirante. Dopo la sconfitta alle amministrative e alle regionali in Sicilia del 1991 il partito tornò nuovamente in mano a Fini. CONTRO LA SVOLTA DI FIUGGI. Europarlamentare dal 1994 fino al giugno 1999, dopo il congresso di Fiuggi del 1995, che trasformò il Movimento Sociale in Alleanza Nazionale, Rauti fondò il Movimento Sociale Fiamma Tricolore Ms-Ft), dopo che una sentenza del Tribunale Civile di Roma impedì ai 'rautiani' di appropriarsi di nome e simbolo storici del Msi. Alla guida del Ms-Ff, si candidò a sindaco di Roma alle elezioni amministrative del 1997. Padre di Isabella Rauti, consigliere regionale del Pdl nella giunta Polverini e moglie del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, Pino Rauti di sè diceva: "Non mi sento un neofascista, il fascismo non è più ripetibile. È solo un giacimento della memoria al quale penso che si possa ancora attingere". La camera ardente è stata allestita in via della Scrofa, nella sede della Fondazione An. Sabato e domenica resterà aperta dalle 10 alle 20. I funerali si terranno invece lunedì alle 12.30 nella basilica di San Marco a piazza Venezia. Il cordoglio di Areaonline.info Di sè diceva: ‘Non mi sento un neofascista, il fascismo non e' piu' ripetibile. È solo un giacimento della memoria al quale penso che si possa ancora attingere’. Isabella Rauti in un post su Facebook lo ricorda come "un padre affettuoso, un maestro di cultura, un riferimento politico, un esempio di dignità e coerenza". "Mi restano i tanti ricordi - scrive -, gli insegnamenti, i principi. Mi restano l'amore che non muore e la responsabilità dell'onore''. ''Per noi che abbiamo fatto politica negli anni '70 e '80 Pino Rauti è stato una porta verso il futuro". Così sul suo blog Alemanno 2.0 il sindaco di Roma Gianni Alemanno ricorda il suocero, Pino Rauti. "Attraverso le sue intuizioni culturali abbiamo imparato a prendere le distanze da un modo reazionario e forcaiolo di concepire la destra" scrive. Tra i primi a commentare la scomparsa di Rauti è stato il segretario nazionale de La Destra Francesco Storace: "Nella storia della destra italiana gli anniversari, le ricorrenze, il calendario hanno sempre avuto un posto d'onore. È la cultura della memoria. Pino Rauti sembra aver scelto apposta la ricorrenza dei defunti per lasciare questo nostro mondo e le macerie di un tempo che scorre senza valori. Rauti ha caratterizzato profondamente, con le sue idee, una comunità. Io militavo dalla parte di Almirante, ma ammiravo quest'uomo dal carisma che scuoteva le coscienze. La sua capacità di vedere prima le cose che sarebbero accadute dopo. Con la sua morte, tutti noi ci rimettiamo qualcosa, anzitutto in cultura”. Il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, ha sottolineato: "Rauti lascia a tutti e, soprattutto ai più giovani, un insegnamento: quello del necessario legame tra politica e cultura, tra azione concreta nel presente e ricerca storica, sociale, culturale". Lo ricorda come un "intellettuale appassionato" Silvio Berlusconi che, dice, "ha sempre difeso con grande tenacia le sue idee". Critica, invece, la scelta di allestire la camera ardente in via della Scrofa il presidente de 'La Destra', Teodoro Buontempo. ''Rauti, infatti non ha mai fatto parte di An - ha detto Buontempo -, anzi se ne andò proprio il giorno della sua fondazione, non è mai confluito nel Pdl e men che meno ha aderito al Fli". "Ho l'impressione - conclude - che questa scelta da un lato voglia banalizzare la figura del personaggio politico e dall'altro la voglia 'assorbire' in una storia che non gli appartiene". Scrive Andrea Augello (Pdl) sulla sua pagina facebook: se ne è andato Pino Rauti e con lui l'ultimo, irriducibile Jungeriano ribelle della comunità dei vinti. Ai grandi errori e alle grandi intuizioni di quest'uomo, dal carattere difficile e singolare, la mia generazione politica deve molto pù di un omaggio di circostanza. Soprattutto in questi tempi confusi e difficili, agli uomini della destra del dopoguerra come Rauti, Niccolai e tanti altri, dobbiamo infatti la conferma di una continuità almeno nell'intransigente difesa di un valore spirituale dell'impegno politico. il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri lo ricorda come "un uomo onesto e austero in tempi di rovine in mezzo alle quali rimase sempre in piedi". In un intervento su SkyTg24 Assunta Almirante lo ha ricordato così: “Era parecchio che era sparito dalla scena politica – ha dichiarato – forse perchè stava poco bene. Mi è molto dispiaciuto, è stato un personaggio della vita politica italiana, soprattutto del Movimento Sociale. E’ stato uno dei grandi della destra, è stato diverso, nell’insieme ha segnato la politica italiana e ha dato alla politica almeno un po’ di movimento, visto che ora c’è il ‘silenzio’ della destra”. Rauti, ha ricordato ancora Assunta Almirante, “è stato ingiustamente indicato come un uomo che aveva commesso degli errori che poi è stato accertato non erano i suoi, cioè la strage di piazza Fontana. E’ stato assolto e chi è andato a prelevarlo dal carcere di San Vittore a Milano fu proprio mio marito”. Msi: CasaPound Italia, addio a Pino Rauti. Roma, 2 novembre - ''Addio a Pino Rauti. Di lui, che nel bene e nel male è stato un grande protagonista della storia e della politica italiana del dopoguerra, ricorderemo soprattutto le belle suggestioni anticapitaliste e il tentativo di portare temi nuovi e controcorrente nel dibattito interno all'Msi e alla destra radicale. Da quelle suggestioni nacque la Nuova Destra, che poi diventò vecchia anch'essa. Ed è anche dal superamento della parte più banalizzata di quelle suggestioni che è nata CasaPound''. Lo scrive in una nota CasaPound Italia. Rauti: Fini, testimone degli ideali della nazione. ROMA - Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, esprime il piu' profondo cordoglio per la scomparsa dell'on. Pino Rauti, ''uomo politico che ha rappresentato una parte di rilievo nella storia della Destra italiana. Parlamentare rigoroso, intellettuale di profonda cultura, Rauti ha testimoniato con passione e dedizione gli ideali della nazione e della societa' che appartengono alla storia politica del nostro Paese. Ai familiari esprimo i sentimenti della piu' intensa vicinanza mia personale e della Camera dei deputati''. E' quanto si legge in un comunicato. (Asca) Scomparsa Pino Rauti, Angelilli (europarlamentare Pdl): “Scompare attento interprete della politica europea”: Esprimo cordoglio e profonda commozione per la scomparsa di Pino Rauti. Grande esponente politico della destra italiana e attento interprete dei temi dell’attualità europea. A lungo deputato al Parlamento di Strasburgo, ha saputo cogliere e comprendere le grandi opportunità ma anche gli elementi di criticità del progetto europeo. Alla figlia Isabella e ai familiari porgo le mie più sentite condoglianze”. E’ quanto dichiara in una nota il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. Luca Romagnoli -Segretario Nazionale MSFT: A Pino Rauti devo e dobbiamo tutti noi l’orgoglio di non aver deposto le insegne. Pino Rauti e’ deceduto questa mattina. Lo ho appreso poco fa e lo comunico ai nostri militanti con il dolore che so certamente condividono. Pino mi ha insegnato molto; mi ha dato entusiasmo e formazione, ha fatto di me militante colto e consapevole, stimolando curiosita’ e criticita’ come di rado avveniva in passato nel nostro ambiente. Pino mi ha guidato ” oltre” e forze ha inciso nel mio destino e nella mia determinazione piü di quello che immaginava. A Pino Rauti non solo devo molto ma a Pino sono comunque idealmente e sentimentalmente rimasto legato, nel bene e nel meno bene, a torto o a ragione. A Pino Rauti devo e dobbiamo tutti noi l’orgoglio di non aver deposto le insegne, la spinta propulsiva per nutrire idee e progetti nuovi attraverso la lente delle nostre idee. A Pino Rauti devo e dobbiamo la voglia di continuare, a fronte alta, a viso aperto, in faccia al mondo, a perseverare e rinnovare ogni giorno il nostro sogno, e soprattutto a Pino dobbiamo il nostro continuare fieri e certi che Semper Urit ! Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma del Pdl ha commentato: “Pino Rauti è stato fino alla fine coerente alle sue idee. Idee per le quali ha speso tutta una vita portando anche un grosso contributo culturale. Con lui scompare un modo di fare politica genuino, viscerale e leale. Alla figlia Isabella e al Sindaco Gianni Alemanno rivolgo le mie più sentite condoglianze”. Rauti/ Polverini: uomo di cultura e politico appassionato. Sua scomparsa ci rattrista profondamente. ROMA - "La scomparsa di Pino Rauti ci rattrista profondamente. Se ne va un uomo di cultura, un intellettuale, un politico appassionato. A nome mio e dell'amministrazione regionale esprimo sincero cordoglio e vicinanza alle figlie Isabella e Alessandra e ai familiari tutti". Lo dichiara in una nota la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Rauti, Malcotti (Pdl): "una perdita per l'Italia: "Pino Rauti ha rappresentato nella storia della destra italiana il punto di incontro fra un'identità forte e la capacità di innovare e attualizzare valori indissolubili". E' quanto dichiara, in una nota, l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Lazio Luca Malcotti. "La sua scomparsa non è una perdita per la destra ma per l'Italia. Le più sentite condoglianze alla famiglia da parte mia e da parte di coloro che sono cresciuti grazie ai suoi nsegnamenti e alle sue suggestioni politiche e culturali". In una nota il cordoglio del coordinatore nazionale di Futuro e Liberta, Roberto Menia: “Ricordo con sentita partecipazione Pino Rauti, che fu segretario del Msi in tempi difficili, quando l'Italia era dilaniata dall'odio politico. Ricordo soprattutto l'uomo e le idee, il combattente di tante battaglie sociali, nazionali e popolari che animarono tante generazioni di giovani italiani”. Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova: Forza Nuova, nell'esprimere il proprio cordoglio, ricorda la sua figura di storico, di intellettuale, di perseguitato politico. Fu, per anni, ostile verso la nostra comunità politica, gli va, tuttavia, riconosciuto il cambiamento di posizione che lo portò a comprendere l'importanza di quel gruppo umano che si identificava con il nostro "Foglio di Lotta", gruppo con cui avviò anche una fase di collaborazione, attraverso la firma del Patto d'Azione. "Con Pino Rauti scompare una delle ultime grandi figure politiche del dopoguerra italiano: al di là di una immagine legata al passato, è stato invece potente riferimento culturale e politico della parte più avanzata della destra italiana, sopratutto per le aperture verso i temi ambientali e culturali'', dichiara il vice coordinatore di Fli, Fabio Granata. ''Ha entusiasmato le giovani generazioni di quella che sarebbe stata la Nuova Destra italiana, ispirato i campi hobbit, sognato lo 'sfondamento a sinistra' sui temi sociali, culturali ed economici. Lo ricorderò con affetto e riconoscenza, in questa fase nella quale molti di noi, cresciuti nella sua area, ci sentiamo un po' apolidi'', conclude Granata. (Adnkronos) Alfredo Mantovano, deputato Pdl e coordinatore politico dei Circoli Nuova Italia: Sono sinceramente vicino a Isabella e ai suoi familiari per la morte di Pino Rauti, un Uomo che ha pagato un prezzo sempre troppo elevato per la coerenza e il coraggio con cui ha sostenuto le sue idee. Nel costante distacco da ragioni di convenienza, nella passione per ideali che - condivisibili o non condivisibili - hanno orientato la sua azione, nella certezza che nessuna iniziativa politica ha senso in mancanza di una solida base culturale ci sono insegnamenti validi per oggi, ancora piu' che per i decenni nel corso dei quali egli ha speso le sue fatiche e le sue energie. Rauti: Urso (FareItalia), era l’ultimo dei grandi della destra missina: “Con Pino Rauti scompare l’ultimo dei grandi protagonisti della destra missina, forse quello più innovativo sul piano culturale”. E’ quanto rileva Adolfo Urso, presidente di Fareitalia, ricordando come Rauti “ha insegnato a un’intera generazione che occorre guardare oltre, ben consapevole che la politica ha sempre bisogno di idee nuove, e si fonda su ideali e progetti”. Rauti, Galizia (Fronte Verde E.I.): "addio all'uomo che con le sue idee mosse il mondo": "Con la scomparsa dell'On. Pino Rauti, esce di scena l'ultimo grande politico intellettuale della destra italiana. Il "fascista di sinistra", che ha provato ad andare oltre gli steccati ideologici ottocenteschi. Avendo una visione della politica nuova, con sguardo proteso verso il futuro, anticipando anni prima una visione del mondo rivelatasi poi esatta, compreso nel'ecologia, dove per primo già negli '70 iniziò a lanciare idee nuove nella difesa dell'ambiente e della natura. Un sentito e sincero cordoglio da parte mia e del movimento che rappresento, alla famiglia ed in particolar modo alla figlia Isabella. Addio Pino!" dichiara Vincenzo Galizia Presidente nazionale del Fronte Verde Ecologisti Indipendenti. Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà, commenta: “Con Pino Rauti scompare uno dei grandi protagonisti della destra italiana. Pur non avendo mai condiviso le sue tesi interne al Msi, a Rauti tutti noi dobbiamo riconoscere una caratura intellettuale che ha affascinato intere generazioni". Paola Frassinetti, deputata Pdl: È da poche ore che non ci sei materialmente più e le mie parole e i miei pensieri saranno sicuramente condizionati dal dolore, ma sento il bisogno di parlarti per me, per noi, per chi non c'è più, per chi c'era e se ne è andato, per chi non ha fatto tempo ad esserci o per chi c'è sempre stato. La tua morte riesce a fare il miracolo di riunirci tutti almeno per il tempo necessario a salutarti come si conviene ad un grande Uomo. Sono tantissimi i ricordi che si affollano nella mia mente e sarebbe facile tirar fuori quelli più belli che parlano del congresso vinto di gennaio o del tuo esaltante discorso al Congresso di Napoli del '79 dove gli applausi non finivano più. Voglio però ricordare i momenti meno noti, quelli dai quali si percepiva la tua semplicità, il tuo cameratismo, la tua intelligenza. Ricordo quando ti preoccupavi dei giovani militanti che dopo i convegni si incamminavano con il peso dei libri da vendere sulle spalle, ricordo i tuoi comizi, così rari al Nord, dove finivi con "W la Rivoluzione Nazionale e Sociale", ricordo come ascoltavi noi ragazzi ribelli fino a tarda notte, ricordo il riferimento alle operaie sfruttate che spesso mettevi nei tuoi discorsi, ricordo quando a Fiuggi un po’ incurvito ti sei incamminato solo verso il palco, noi lì immobili con gli occhi arrossati ad ascoltare le tue parole di sferzante coerenza che hanno turbato i nostri sonni, ricordo l'ultima volta che ti ho visto per farti gli auguri di Natale due anni fa, sempre voglioso di sapere, mi hai raccontato di quel tuo fedelissimo edicolante in Campania che all'alba ti dava le notizie in barba ai moderni social network, ricordo la tua dedica sull'ultima edizione della Storia del Fascismo. Sei stato per tanti di noi una guida, e ti siamo grati per averci insegnato a non essere nostalgici senza rinnegare, ad essere dalla parte dei più bisognosi, ad opporci alla supremazia del mercato e del liberismo sfrenato, ad amare l'Italia libera e indipendente. Ora che va tanto di moda il termine moderato e liberale, noi che ti abbiamo seguito chi per un sol giorno, chi per un periodo lungo o breve, chi per sempre nel salutarti gridiamo forte: "orgogliosi di essere Rautiani". Ed ecco il pensiero di Pier Ferdinando Casini, leader Udc: “Esprimo a Isabella Rauti (moglie del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ndr) le mie piu' sincere condoglianze per la scomparsa del papa', che e' stato uno degli esponenti piu' significativi della destra italiana. Intellettuale di grande spessore, uomo tanto coraggioso quanto controverso e discusso, ha certo segnato un'epoca della storia italiana".

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