CCP

martedì 20 novembre 2012

"Un panorama avvilente..." di Piero Puschiavo.

Il clima di diffusa depressione che investe l’Italia è sempre più allarmante. Sembra che la nostra comunità nazionale sia arrivata all’ultimo stadio della TAU (Tripanosomiasi Africana Umana o malattia del sonno), propagatasi vertiginosamente dopo l’avvento dei funzionari della nomenklatura bancaria al Governo. Le manifestazioni scomposte di questi ultimi giorni non hanno prodotto effetti incisivi ma solo indignazioni tra congreghe opposte sia tra cittadini che tra Forze dell’Ordine; un’opportunità non sfuggita al riempimento stampa. Se nel centro-sinistra i “fassisti”, tra “usati garantiti” e “rottamatori”, stanno inscenando una “polemica politica” che offende anche la peggior commedia all’italiana, all'interno del centro-destra il silenzio è divenuto assordante. Il fenomeno Grillo intanto (nonostante sapessimo già da tempo dove conducono i fili che lo manovrano), sembra essere entrato nel vivo della politica, scompigliando gli animi demo sinistri. La partecipazione popolare alla vita politica nazionale è solo uno sbiadito ricordo, contribuita soprattutto dalla crisi dei partiti (piccoli o grandi comitati d’affari) cosa che dispiace tutt’altro al Governo del grigiocrate Monti: scoraggiare e depistare chiunque voglia interferire i sudditi di sua Maestà Il Mondialismo. Le solite facce di bronzo che imperversano su stampa e TV, l’agenda del dibattere dettata dagli Scalfari o dagli Augias, la sempre più diffusa percezione (indotta) che politica ed elezioni non servono più a nulla, men che meno di fronte alla crisi (meglio farsi governare da uomini cooptati da quegli ambiti che la crisi l’hanno creata e gestita). Figuri tristi e scadenti nel pensiero, nell’opera e nell’estetica, stanno tutti ossequiosamente (“responsabilmente” direbbero loro) al gioco, impiegati parlamentari (quanto poche le eccezioni!) che timbrano regolarmente il cartellino in attesa della campanella d’uscita con l’unico intento di creare le condizioni elettorali per rimanere ancora qualche anno nell’Istituto Tecnico Statale di Palazzo Chigi e Madama. Chissà quando finirà l’incantesimo, chissà quando si finirà di cadere in basso. Le elezioni si avvicinano. Chissà… Piero Puschiavo

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