CCP

giovedì 29 aprile 2010

Messaggio 2010 di Mamma Ramelli


"Cari Amici di Sergio, non potendo essere fisicamente presente alle tante manifestazioni che si svolgono in tutta Italia, Vi ringrazio per il ricordo, Vi incoraggio a tenere alte le nostre bandiere e Vi abbraccio tutti con tanto, tanto affetto"
Milano, 29 aprile 2010,
ANITA

venerdì 23 aprile 2010

Oltre il 93% del PDL con BERLUSCONI.


Di seguito il documento politico conclusivo dal Presidente Silvio Berlusconi approvato da oltre il 93% della Direzione Nazionale del Popolo della Libertà. A Gianfranco Fini ed ai suoi "bocchinari" meno del 7%.


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La Direzione Nazionale del Pdl sottolinea la vittoria del centrodestra nelle recenti elezioni regionali e amministrative, con un risultato storico: oggi 40 milioni di italiani sono governati dal centrodestra, contro 18 milioni amministrati dal centrosinistra. Il centrodestra si è confermato maggioranza nel Paese in modo inequivocabile e il Popolo della Libertà prima grande forza politica nazionale: questo è vero al Nord dove il Pdl ha agito in alleanza ma anche in competizione positiva con la Lega, ed è vero al Centro-Sud dove ha dimostrato di essere radicato sul territorio. Tutto ciò rende paradossale alcuni aspetti della polemica interna sviluppatisi in questi giorni. Tensioni all'interno delle grandi forze politiche possono manifestarsi ma è incomprensibile che vengano provocate all'indomani di una grande vittoria, dopo due anni di successi in tutte le consultazioni elettorali e dopo due anni di grandi risultati certificati dal costante consenso dei cittadini, unico caso in Europa, durante un periodo di grave crisi in controtendenza alla sfiducia che ha colpito tutti i governi. Anche il confronto che si è svolto ha rivelato che certe polemiche pubbliche fossero pretestuose e comunque non commisurate ad un dibattito responsabile e costruttivo. Nei prossimi tre anni il governo, la maggioranza e il Pdl completeranno la realizzazione del programma che ci impegna principalmente a: 1) Ridurre e razionali la spesa pubblica 2) Realizzare una riforma fiscale per ridurre le tasse compatibilmente con vincoli bilancio 3) Sostenitore le famiglie, il lavoro e le imprese 4) Proseguire nella riforma e nella digitalizzazione della Pa 5) Realizzare un piano per il Sud 6) Ammodernare e potenziare il sistema delle grandi infrastrutture 7) Realizzare riforma organica del sistema giudiziario 8) Realizzare le riforme istituzionali, ivi compresa la modifica dei regolamenti parlamentari 9) Proseguire nella lotta alla criminalità organizzata che ha prodotto risultati mai raggiunti nella storia della Repubblica. Siamo convinti che una forte ed autorevole leadership quale è quella del presidente Berlusconi garantirà il raggiungimento questi obiettivi. La leadership forte è ormai un tratto caratteristico dei moderni sistemi politici e gli italiani certo non rimpiangono leaderhip deboli e governi instabili del passato. Del resto, i risultati elettorali ne sono una conferma e la stabilità rafforza altresì il prestigio internazionale dell'Italia. Una leadership forte non significa affatto rinunciare al dibattito libero e democratico che è previsto dallo statuto ed è testimoniato sia dalle innumerevoli iniziative politiche e culturali, dal grado di libertà che connota il dibattito nelle sedi delegate e nelle riunioni dei gruppi parlamentari sia dalla esistenza di fondazioni, riviste, centri di riflessione e di elaborazione. Tutte le scelte politiche anche quelle che hanno riguardato le candidature per le elezioni regionali e l'alleanza con altre formazioni politiche, sono state compiute dall'Ufficio di presidenza attraverso un dibattito dei suoi 37 compontenti aperto e libero. In un grande partito democratico si deve poter discutere di tutto ma a due condizioni: che non si contraddica il programma elettorale votato dagli elettorali e che, una volta assunta una decisione negli organi deputati, tutti si adeguino al risultato del voto. Il Popolo della Libertà non può contravvenire ai principi di quella democrazie degli elettori che ha fortemente voluto e che impone che il patto stipulato con i cittadini al momento del voto sul programma sia vincolante. Rispetto a quel patto non sono possibili deroghe: come è stato ribadito anche a Piazza san Giovanni lo scorso 20 marzo dal Popolo della Libertà. Così come non sono possibili deroghe alla nostra Carta dei valori che è la stessa del Ppe e che enuncia i nostri valori fondamentali: la dignità della persona, la libertà e la responsabilità, l'eguaglianza, la giustizia, la legalità e la sussidarietà. I temi che non rientrano nel programma elettorale e del governo possono essere invece oggetto di dibattito e discussione nell'ambito degli organi statutari. Non vi è nulla di negativo se in quella sede emergono opinioni diverse, purchè sia chiaro a tutti che il principio della democraticità non esonera dalla possibilità di assumere decisione e che una volta che tali decisioni siano state assunte all'unanimità o a maggioranza, esse acquistano carattere vincolante per chiunque faccia parte del Pdl, sia che le abbia condivise sia che si sia espresso in dissenso. In tal senso questa Direzione Nazionale dà mandato al presidente e ai coordinatori di assumere ogni iniziativa utile ad assicurare la realizzazione del programma e delle decisioni assunte dagli organi statutari, stabilendo il rispetto delle decisioni votate democraticamente. Quando gli italiani che amano la libertà, che vogliono restare liberi, che non si riconoscono nella sinistra, si riunirono sotto un solo simbolo e una sola bandiera, scelsero che su quel simbolo e su quella bandiera ci fosse scritto 'popolo della libertà ' e non 'partito della libertà '. Il riferimento al popolo deve essere un principio costante dell'azione politica del Pdl che deve sempre più radicarsi sul territorio e incardinarsi nella storia d'Italia. Non siamo un vecchio partito. Non vogliamo dividere ma unire. Siamo al servizio del popolo italiano e del suo bene comune. Le ambizioni dei singoli non possono prevalere sull'obiettivo di servire il popolo italiano. Del pari le 'correntì o 'componentì negano la natura stesa del Popolo della Liberta«ponendosi in contraddizione con il suo programma stipulato con gli elettori e con chi è stato dagli stessi elettori designato a realizzarlo attraverso il governo della Repubblica. La Direzione Nazionale del Pdl approva quindi le conclusioni politiche del presidente Silvio Berlusconi e gli conferma il proprio pieno sostengo e la propria profonda gratitudine.

Noi non festeggiamo il 25 aprile!


Noi non festeggiamo la sconfitta e non riconosciamo la festa partigiana del 25 aprile. Amiamo la nostra Patria, vogliamo la Pacificazione Nazionale, ma questa deve basarsi sulla giustizia e la verità storica. Per questo, pur rispettando tutti i caduti della guerra civile, noi ricordiamo sopratutto i Combattenti e le Ausiliarie della Repubblica Sociale Italiana, splendido esempio di Onore, Coraggio e Fedeltà.

mercoledì 21 aprile 2010

Spazio Storia


Interessante iniziativa culturale a Mezzegra (Como), promossa dalla Associazione Spazio Storia dell'amico Pierangelo Pavesi, ricercatore storico ed autore di diversi studi e libri sulla Repubblica Sociale Italiana e Benito Mussolini.

martedì 20 aprile 2010

La destra, nel PDL, con Berlusconi!


La vera destra, popolare ed identitaria, proveniente da AN ed ancor prima dal MSI, sostiene lealmente il Presidente Berlusconi, crede nell'alleanza politica PDL-LEGA e difende la volontà degli elettori italiani che vogliono un governo stabile che faccia le riforme e che assicuri più libertà, sicurezza e benessere. Fini si adegui o se ne vada!

venerdì 16 aprile 2010

Nel PDL, con Berlusconi, contro Fini!


Se rottura vuol dire chiarezza, ben venga! La destra rimane nel PDL con Silvio Berlusconi, alleati fedeli e leali della Lega Nord di Umberto Bossi, per una nuova Italia presidenziale e federale: l'infame Gianfranco Fini ed i suoi "bocchinari" radicaleggianti vadano pure a sinistra, non li seguirà nessuno!


Roberto Jonghi Lavarini


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I tre Coordinatori Nazionali del PDL, amareggiati, contro Fini: “atteggiamento incomprensibile”


"Le recenti elezioni regionali e amministrative hanno riconfermato la validita’ politica della decisione di dar vita al PdL, un traguardo storico irreversibile", si legge nella nota firmata da Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, dopo l’incontro con il presidente Berlusconi. "Gli italiani, dimostrando anche in questa occasione maturita’ ed intelligenza hanno premiato l’azione del Governo e creato le migliori condizioni per proseguire sulla strada delle riforme che abbiamo intrapreso e dell’ulteriore rafforzamento del nostro partito. Da queste inoppugnabili considerazioni nasce la nostra profonda amarezza per l’atteggiamento dell’On. Gianfranco Fini che appare sempre piu’ incomprensibile rispetto ad un progetto politico comune per il quale abbiamo lavorato concordemente in questi ultimi anni, un progetto di importanza storica che gode di un consenso maggioritario nel popolo italiano. Come dimostrano il successo alle Politiche del 2008, le elezioni amministrative, nelle quali il centro-destra e’ passato ad amministrare la maggioranza delle province italiane, e le Regionali che ci hanno visto passare in questi anni dal governo di 4 a quello di 11 Regioni".

lunedì 12 aprile 2010

ONORE ai Combattenti della R.S.I.



Domenica 18 aprile a Milano

Santa Messa al Campo X
in Suffragio ed Onore di Benito Mussolini e
dei Combattenti della Repubblica Sociale Italiana

Ritrovo alle ore 9.45 al Cimitero Maggiore.

La manifestazione militare e religiosa è organizzata da:
Unione Nazionale Combattenti della R.S.I. di Milano
Associazione Nazionale Arditi d’Italia (A.N.A.I.)

Interverranno i rispettivi Presidenti:
Armando Santoro e Pierpaolo Silvestri

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Servono sempre giovani volontari per pulire, sistemare e
mantenere adeguatamente in ordine le Tombe dei nostri Caduti.

Informazioni ed adesioni:
Donna Marisa Garbini 339.4523048 - Guido Giraudo 335.6361865

ONORE a SERGIO RAMELLI

Grande manifestazione unitaria (ed apartitica) della "Comunità Militante" milanese e lombarda, in Onore di Carlo Borsani, Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e di tutti i Camerati Caduti per la Patria e per l'Idea. Saranno presenti tutte le sigle e tutti i gruppi dell'area, saranno ammesse solo bandiere tricolori e con la croce celtica.

Milano ricorda Marzio Tremaglia

Volentieri estendo l'invito inviatomi dall'amico, Prof. Luca Gallesi. Si tratta di una interessantissima conferenza in ricordo dell'impegno politico e, sopratutto, culturale, del compianto Marzio Tremaglia. Speriamo che non ci si limiti alla doverosa commemorazione ma che si passi alla necessaria emulazione per difendere, sostenere, affermare e consolidare la cultura della destra italiana ed europea ed i suoi esponenti di ieri e di oggi: senza complessi di colpa e di inferiorità.

Roberto Jonghi Lavarini


venerdì 9 aprile 2010

MILANO CRISTIANA

Milano Cristiana: sabato, manifestazione "crociata" in Piazza Duomo.

In difesa delle nostre Tradizioni e della nostra Identità culturale e religiosa.

La manifestazione è assolutamente apartitica ma, a titolo personale, hanno dato la loro adesione numerosi esponenti politici ed istituzionali del Popolo della Libertà, della Lega Nord Padania, de La Destra e della Fiamma Tricolore. Hanno ufficialmente aderito alla manifestazione il Centro Identitario, Destra per Milano, il Centro Studi Patria e Libertà, il comitato promotore della rivista mensile identitaira "Il Borghese del Nord".

Organizzazione, informazioni ed adesioni: Carlo Lasi 345.5889802
http://www.facebook.com/reqs.php#!/event.php?eid=106080546090490&ref=mf

Partecipare è un gesto non solo politico ma profondamente simbolico e religioso, per ribadire, nel massimo rispetto del nostro prossimo, la nostra Fede, le nostre Tradizione, la nostra Identità di popolo europeo, bianco e cristiano.



mercoledì 7 aprile 2010

Onore al Guerriero Bianco!


Onore al Camerata Eugene Terreblanche, grande patriota boero, fondatore e capo carismatico del Movimento di Resistenza Afrikaner (AWB) che ha lottato tutta la vita in difesa della libertà, della autodeterminazione, dello sviluppo separato, della identità e delle tradizioni del suo fiero popolo di contadini, allevatori e guerrieri. Settima scorsa questo combattente della sua tribù bianca africana, alleato degli Zulu contro il corrotto governo comunistoide del Sudafrica di Mandela, è stato vigliaccamete assassinato nel sonno. Rendiamo onore a questo impavido eroe della razza bianca!