CCP

venerdì 29 aprile 2011

Mario MAZZOCCHI in ZONA 7


Solidarietà a Marco Clemente



Dopo Lassini ed Osnato, la sinistra comunista e giacobina, disperata e senza idee, con il sostegno di toghe e penne rosse, se la prende con Marco Clemente, già militante della destra radicale, dirigente della destra sociale (Azione Giovani ed Alleanza Nazionale), candidato al Consiglio Comunale di Milano. Anche al Camerata Marco non possiamo che esprimere la nostra solidarietà, ricordandogli due nostri antichi motti: "Me ne frego" e "Molti nemici, molto Onore!".

ONORE a Sergio RAMELLI ed a tutti i Camerati Caduti per l'Italia!

giovedì 28 aprile 2011

Al Comune di TURBIGO: Valerio ZINETTI

In ZONA 7: c'è solo Mario MAZZOCCHI Palmieri

Al Comune di RHO: Rino "Banana" DEMANGO



In ZONA 4: Giancarlo GALIMBERTI




Sposato,due figlie,due splendide nipotine.

Dirigente in alcune tra le maggiori case editrici nazionali a Milano e Roma.

Attualmente consulente in società dello stesso settore.

Vice capogruppo PDL ed ex capogruppo A.N. nel consiglio di zona 4.

Militanza prima nel glorioso MSI e poi in A.N.

Come TANTI senza nulla chiedere ma difendendo le proprie idee nei luoghi di lavoro
anche in anni difficili.

Tre parole :COERENZA,PASSIONE,DISINTERESSE

Solidarietà a Marco Osnato.



http://news.google.it/news/story?pz=1&cf=all&ned=it&cf=all&ncl=dX2rUs_jqaFob6MGoxWhatAwAInyM

Esprimo la mia piena solidarietà umana e politica all'amico MARCO OSNATO che risulta ufficialmente indagato dalla magistratura milanese per degli appalti all'Aler, in quanto si tratta, con assoluta evidenza, dell'ennesimo caso di "giustizia politica ad orologeria", per colpire e danneggiare il Popolo della Libertà, il centro-destra e la difficile campagna elettorale per la rielezione del Sindaco Letizia Moratti a Milano. Al di là delle divergenze politiche e delle mie legittime critiche, anche recenti, alla "gestione La Russa", trovo giusto e doveroso, in un momento di crisi, serrare i ranghi e respingere gli assalti del nemico comune, oggi rappresentato, non solo dalla sinistra comunista e giacobina, ma anche dai poteri forti e da certi magistrati e giornalisti militanti che usano il loro potere per fare politica.

ROBERTO JONGHI LAVARINI

martedì 26 aprile 2011

Noi facciamo!





Incontro con il Sindaco Letizia Moratti

Nel PDL, le ex correnti di AN sono diventate dei meri gruppi di potere, autoreferenziali e clientelari, che vivono di rendita parassitaria, accumulando e distribuendo, al loro interno, cariche e prebende. Gli ex colonnelli di AN che hanno in gestione il 30% delle "quote di potere" del PDL (candidature e nomine) non sono più rappresentativi della base militante e degli elettori dai quali sono stati delegati. I proventi politici di quelle quote di rappresentanza non vengono equamente divisi fra tutti gli aventi diritto ma gestiti in maniera personalistica e distribuiti fra parenti, amici e compaesani.

Anche a Milano, una sempre più consistete parte della base militante ex AN non si sente più politicamente tutelata e rappresentata dal Ministro Ignazio La Russa, anzi, oramai, ne contesta apertamente le scelte ed i criteri di selezione della classe dirigente. L’esclusione dalle liste elettorali del PDL milanese di Stefano Di Martino e Roberto Jonghi Lavarini, è stata solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, facendo venire a galla il profondo malcontento, già diffuso e radicato, di una comunità umana e politica che, da troppo tempo, non si sente più considerata, ascoltata e coinvolta nella vita di partito.

Per questi motivi politici, una serie di differenti realtà militanti, tutte provenienti dalla storia della destra italiana, ha deciso di "mettersi in proprio", di organizzarsi autonomamente, di auto tutelarsi, in maniera trasparente, partecipativa e meritocratica, creando nuove sinergie trasversali e cercandosi nuovi e più affidabili referenti politici diretti politici all’interno del PDL. Contatti, incontri e trattative politiche a 360°, senza filtri e mediatori, sono già in corso con Letizia Moratti e Mariolina Moioli, con Maurizio Lupi e Benedetto Tusa, con Angelo Gianmario e Marco Clemente, con Guido Podestà e Daniela Santanchè.

D’ora in poi, nel PDL, non ci saranno più automatismi, quote sicure e rendite di posizione: AN non esiste più e nessuno si può più arrogare la sua rappresentanza in esclusiva. In attesa di un vero congresso del Popolo della Libertà, a pesare veramente saranno le preferenze che otterranno i vari candidati alle prossime elezioni amministrative. Noi seguiremo, sosterremo e voteremo solo coloro che si saranno guadagnati la nostra fiducia, dandoci risposte politiche chiare, precise e concrete!

Associazione Culturale Futurista - Milano Sinergie 2015

Centro Studi Storici e Politici Internazionali Patria e Libertà

Comitato Destra per Milano - LiberaMente nel PDL


Venerdì scorso, 22 aprile 2011, il vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano, STEFANO DI MARTINO, ha avuto un lungo, cordiale e proficuo incontro con il Sindaco LETIZIA MORATTI e l'Assessore Mariolina Moioli, insieme ai promotori di questo nuovo soggetto politico interno al Popolo della Libertà. Della delegazione facevano parte: Riccardo Beghi, Giovanni Galantino, ROBERTO JONGHI LAVARINI, Dott. Cav. Federico Pizzi, Prof. Avv. Marco Rezzonico, EMILIO SANTOMAURO, Dott. Raimondo Tisbo ed altri, per un totale di quasi 5.000 voti di preferenza, presi alle scorse elezioni.

venerdì 22 aprile 2011

Camerata Sergio Ramelli: Presente!






http://www.youtube.com/watch?v=hxUY55hUnGM&feature=player_embedded#at=123

La Comunità Militante della destra lombarda, anche quest’anno, il prossimo 29 aprile, renderà onore, con un programma unitario, alla memoria di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e di tutti i Camerati Caduti per l’Italia. Le radici profonde (che non gelano mai), una comune identità e valori spirituali condivisi da tutti, hanno prevalso sulle contingenti elezioni amministrative che vedono la destra milanese divisa in liste e candidati al consiglio comunale. Il Comitato Destra per Milano ringrazia tutti, in particolare il "Kassa", coordinatore delle diverse iniziative, i disciplinati militanti del Movimento Leatà e Azione per la loro disponibilità e per il loro costante impegno, Mamma Anita Ramelli e Roberta Capotosti che, con la loro passione e determinazione, hanno fatto prevalere, quel cameratismo e quella fratellanza ideale che, sempre, dovrebbe unire tutti i militanti della destra radicale, al di là delle sigle di appartenenza. Di seguito, il programma ufficiale.

Camerati!

Come ogni anno vogliamo ricordare il sacrificio di Sergio Ramelli con una serie di iniziative. Di seguito il calendario degli eventi.

COORDINAMENTO e INFORMAZIONI: 331.5779332

La settimana dedicata a Sergio inizia martedì 26 aprile, quando sui muri della città compariranno i manifesti che riguardano il tradizionale corteo del 29 aprile.

Giovedì 28 aprile, dalle 20.30 alle 21.30 presso i giardini intitolati a Sergio (via Bronzino) si terrà un concerto acustico dove le nostre canzoni di lotta e di vittoria saranno intonate in ricordo di Sergio e di tutti i camerati caduti.
A seguire, come ogni anno, la veglia silenziosa e composta sotto casa Ramelli.

Venerdì 29 aprile si terrà il tradizionale corteo - fiaccolata.
Il concentramento è fissato per le ore 20.00 in p.le Susa.
Prima della partenza del corteo i camerati, inquadrati di fronte ad una simbolica lapide, chiameranno il “Presente” per Carlo Borsani caduto per mano partigiana il 29 aprile del 1945 proprio in questa piazza.
Il corteo, composto e silenzioso, arriverà fino sotto casa Ramelli dove verrà chiamato il “Presente” per Sergio Ramelli.
Sciolto il corteo tutti i partecipanti raggiungeranno p.le Piola da dove partirà il secondo corteo che proseguirà fino sotto casa Pedenovi.

Domenica primo maggio si terrà la terza edizione del torneo di calcetto dedicato a Sergio.
Le squadre che si sfideranno in una cameratesca competizione saranno impegnate fino dalla mattinata.
A seguire grigliata e concerto con i gruppi milanesi Malnat, DDT e Nativi.

Invitiamo tutti i camerati a presenziare a tutti gli appuntamenti con lo spirito che ha animato gli organizzatori, uno spirito di sereno cameratismo.

Nobis
I CAMERATI

COORDINAMENTO e INFORMAZIONI: 331.5779332
http://www.facebook.com/group.php?gid=116818021666459

giovedì 21 aprile 2011

Milano Tricolore




In ZONA 6: Giuseppe PIAZZA



GIUSEPPE PIAZZA

nato a Milano il 28/09/1972, giovane imprenditore fin dal 1991 nel settore commerciale e oggi dirigente della storica attività di famiglia nel campo dell' intrattenimento.

Vivendo da sempre nel mondo del commercio per tradizione di famiglia prima, e vocazione personale poi, credo di essere uno che sa “ ascoltare la gente” : problemi, lamentele, esigenze e proposte. Il mio lavoro mi ha insegnato anche che alle cose occore stare dietro giorno giorno: l' inaugurazione è importante, ma ancora di piu' lo è la manutenzione. E' una faticaccia, certo. Ma sono pronto, con la vostra collaborazione e il vostro voto, a compierla per la nostra zona 6. Da questo nasce il mio slogan : da sempre tra la gente per far sentire la tua voce.

Milano: confermiamo una scelta di campo!

In ZONA 2: Roberta CAPOTOSTI



Carisssimi,

come certamente saprete il 15 e 16 maggio prossimi si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale di Milano e dei 9 Consigli Circoscrizionali, compreso quello della zona 2 (Monza, Padova, Palmanova, Greco, Gioia, Zara e Stazione Centrale), dove ho deciso di ricandidarmi come Consigliere e dove spero conoscerete qualcuno che vi risiede.

Ho 39 anni. Sono nata e cresciuta a Milano, in viale Monza. Condivido la mia casa e la mia vita con due meravigliosi “bambini pelosi”, Ciccio e Priscilla e svolgo, con passione, la professione di assistente parlamentare.

Mi occupo di politica fin da giovanissima, come militante del Movimento Sociale Italiano, dirigente provinciale del Fronte della Gioventù, dirigente nazionale del FUAN (l’organizzazione universitaria del MSI) e di Azione Giovani (l’organizzazione giovanile di AN). Ho aderito ad Alleanza Nazionale fin dalla sua costituzione, divenendone dirigente provinciale con delega alle pari opportunità e sono stata tra i soci fondatori dell’Associazione Culturale di Area, associazione che fa riferimento all’area della Destra Sociale, ideata dall’attuale Sindaco di Roma, on. Gianni Alemanno. Il mio percorso lineare, coerente e leale mi ha successivamente portato all’interno del Popolo della Libertà a ricoprire il ruolo di dirigente cittadino. Sono stata eletta al Consiglio di Zona 10 nel 1997 e, dopo la riforma delle circoscrizioni di Milano, al Consiglio di Zona 2 nel 1999 e nel 2006. Il particolare successo personale in termini di preferenze prese in quest’ultima competizione elettorale, mi ha permesso di andare a ricoprire il ruolo di capogruppo dell’allora Alleanza Nazionale e di Presidente della Commissione Cultura. Nel 2009 sono stata eletta alla Provincia di Milano dove, attualmente, ricopro il ruolo di Presidente della Commissione Sport, Tempo Libero, Politiche Giovanili ed Idroscalo. Dal 2010 faccio parte della Consulta Pari Opportunità dell’Unione Province d’Italia.

La domanda che immagino vi starate ponendo è: ma con tutte queste mansioni, dove lo troverà il tempo per occuparsi ancora della zona? Ormai da tanti anni sono abituata a convivere con un’agenda fitta di appuntamenti e di impegni che mi piace sempre onorare perché, per sentirmi a posto con la mia coscienza, ho bisogno di essere sempre in movimento e di contribuire in prima persona a concretizzare le idee che mi animano. La Politica, per come la intendo io e per come mi hanno insegnato a farla è, innanzitutto, servizio ad una comunità più ampia ed il Consiglio di Zona, fra le varie Istituzioni, è quella più vicina ai cittadini e permette, a chi ne diventa amministratore, di avere un contatto diretto con le persone e rappresenta un luogo di osservazione privilegiato nei confronti dei problemi da risolvere. Ci tengo, in ogni caso, ad evidenziarvi che, essendo già consigliere provinciale, eserciterei il ruolo di consigliere di zona totalmente a titolo gratuito. Una sorta di “militanza istituzionale”, concetto con il quale sono cresciuta e che da sempre mi anima. Non ho mai amato, infatti, chi fa politica per interesse personale, in modo autoreferenziale ed, anzi, credo fermamente nel merito acquisito sul campo, senza scorciatoie facili che, per mia natura, ho sempre rifiutato.

Nei cinque anni passati in Consiglio di Zona, oltre ad occuparmi di cultura, ho sempre cercato di seguire con cura e dedizione tutte le questioni relative al degrado ambientale e sociale, monitorando le questioni urbanistiche, divenendo un interlocutore affidabile e credibile per le varie associazioni presenti sul territorio, cercando di essere, in particolare, un punto di riferimento per quanti si occupano di volontariato, compreso quello sportivo, tutela degli animali, giovani, anziani, comitati di cittadini, tutela degli spazi di verde e messa in sicurezza delle aree di gioco per i bambini nei parchi e salvaguardia dei negozi di vicinato.

Per continuare a realizzare tutto quanto sopra espresso ed altro ancora ho bisogno di voi, del vostro aiuto, del vostro voto e di quanti conoscete che risiedono in zona 2.

Per qualsiasi necessità, informazione, approfondimento, consiglio mi potete contattare al numero 3346946250 o scrivere all’indirizzo di posta elettronica roberta.capotosti@virgilio.it.
Ringraziandovi per l’attenzione e la disponibilità, vi invio i miei migliori saluti.


Roberta Capotosti

mercoledì 20 aprile 2011

Letizia Moratti, Sindaco di Milano



http://www.letiziamoratti.it/

Fulvio MONETA Caglio, Candidato PDL al Consiglio di ZONA 1 (Centro Storico di Milano)



Fulvio Moneta Caglio de Suvich

Milanese 46 anni sposato con Maria Carolina dei conti Agliardi, due figli Giovanni di otto anni e Matilde di sei

La sua Famiglia appartiene alla storia di Milano. I Moneta infatti furono intorno all’anno 1000 Capitani di porta Romana e Decurioni della città. Un Moneta come scrive Galvano Fiamma partecipò alla Prima Crociata e un Moneta fu con Alberto da Giussano combattente a Legnano. Tris nipote di Ernesto Teodoro unico premio nobel della Pace italiano.

E’ dottore commercialista e avvocato, lavora presso il suo Studio in Milano. Laureato all’Università Bocconi di Milano in economia aziendale, all’università Insubria di Como in giurisprudenza e all’università di Valencia in derecho.

Attivo da sempre in politica dove ha iniziato giovanissimo a Roma nel Fronte della Gioventù rifondando la sede Parioli del Fronte. Trasferito a Milano è stato tra i primi aderenti di A.N. fondando il primo circolo Vilfredo Pareto e primo responsabile dei giovani di A.N. di Milano. Eletto per due volte nella Circoscrizione 1 di Milano ha ricoperto la carica di Presidente della commissione Sport e Giovani, è stato capogruppo prima di A.N. e poi del Pdl.

Si è occupato da sempre di cultura come Segretario del Santo Sepolcro e di svariati circoli culturali organizzando manifestazioni soprattutto a carattere storico. E’ socio di vari circoli quale l’Unione di Milano la Caccia di Roma, la Storica Lombarda di Milano, l’associazione Archivistico Genealogica dei Nobili Lombardi di Milano di cui è anche Revisore. Cavaliere di Onore e Devozione dell’Ordine di Malta è stato Consigliere e Tesoriere della Delegazione di Lombardia e Cavaliere dell'Ordine Dinastico Religioso Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro.



Di seguito il suo manifesto elettorale

Intendo ricandidarmi per portare avanti le mie battaglie che sono anche le vostre. Difesa dei valori della tradizione, della famiglia, valorizzazione della nostra storia e della nostra cultura. Ma la politica in zona significa soprattutto rispondere alle esigenze quotidiane dei cittadini residenti. Il centro storico è un’area molto particolare perché è quella su cui è nata e si è sviluppata nei secoli la nostra città e che racchiude la sua storia, la sua architettura, i suoi monumenti. Va quindi difesa, preservata e abbellita. Milano deve essere una città e un centro storico a misura di famiglia e soprattutto dei bambini. Quindi sì alla tutela del verde, alla diminuzione dell’inquinamento, all’aumento delle aree attrezzate per i giochi, alla valorizzazione dei monumenti ad una mobilità sostenibile. Sì al sostegno alla cultura soprattutto attraverso la collaborazione con le associazioni che si occupano di Milano e della sua storia. Sono quindi a chiedere ancora il vostro voto perché vinca la Milano della Tradizione e del Futuro. Vi ricordo che per votarmi è necessario barrare il simbolo del PDL sulla scheda verde e scrivere MONETA o MONETA CAGLIO. Grazie!

RINNOVAMENTO POLITICO

E’ un dato di fatto che molto spesso ci ritroviamo ad essere rappresentati da persone che non ci corrispondono.

Quello che vogliamo è che chi si avvicina alla politica lo faccia non per una scelta residuale ma per passione, convinto di avere idee per cambiare l’esistente.
La base deve essere un progetto politico che abbia radici forti.

Forse parole come “ Dio, Patria, Famiglia” “Tradizione” “Amore della Nazione” possono suonare obsolete ma per noi non lo sono.

Non si può costruire un futuro se non si conosce il passato.

Un albero cresce se ha radici forti radicate nel terreno.
Ecco, noi vogliamo che a rappresentarci siano donne e uomini con principi forti.

Orgogliosi di essere italiani, orgogliosi di appartenere ad una cultura millenaria che è il percorso e la sintesi delle varie tradizioni europee.

Ma ciò non basta, chi ci rappresenta deve avere anche altri requisiti perché se è vero che a ciascuno deve essere data ogni possibilità è anche vero che ciascuno di noi è artefice del proprio destino.

E quindi accanto all’impegno, che deve essere la pietra angolare, il politico deve dimostrare di saper camminare sulle sue gambe e di non avere bisogno della politica per sopravvivere.

Sull’esempio di quello che era il “cursus honorum” chi, con le caratteristiche di cultura, professionalità e capacità intraprende la carriera politica deve dimostrare di saper salire i gradini delle cariche. Deve esserci un tempo per iniziare ed uno per progredire.

Quindi sarà necessario che, innanzitutto, chi si avvicina alla politica dimostri un curriculum che non può prescindere dalle sue caratteristiche personali di rettitudine, preparazione e capacità di impegno. Deve conoscere e presentare un progetto politico che sia di lungo respiro perché uno dei nostri mali è quello del “tutto e subito”.

Va da sé che questo presupponga anche una conoscenza approfondita della nostra cultura, delle nostre tradizioni, delle nostre leggi.

Vogliamo gente preparata che sappia e, soprattutto, sia capace, perché ha già dimostrato, anche in altri campi, di saper eccellere.

“Aristos” nel senso dei “migliori” sono questi gli individui che ci devono rappresentare.

Ma l’individuo dovrà essere capace di mettere prima di sé e dei suoi interessi le idee a cui si è votato.

Quindi un’altra caratteristica imprescindibile che dovrà avere sarà quella dell’onore e della fedeltà. “Electa una via non datur ad alteram” se scelgo vuol dire che ho riflettuto, elaborato e mi sono affidato ad una idea e a chi sopra di me la rappresenta. L’unica possibilità di modificare la mia fedeltà sarà data dal fatto che chi ho scelto abbia in qualche modo “tradito” le idee che ci univano. Le idee, i progetti vengono prima di tutto. Non vi è posto per i trasformismi.

Milano 2011: ReAzione Aristocratica

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione della UNIONE dei NOBILI ITALIANI che fra i candidati milanesi consiglia anche i nostri amici Fulvio Moneta in Zona 1 e Mario Mazzocchi in Zona 7.



Aristocratici candidati alle elezioni amministrative di Milano:

Marchese Gian Paolo Landi di Chiavenna
(Popolo della Libertà con Letizia Moratti– Comune di Milano)

Nobile Alessandro De Mojana di Cologna
(Progetto Milano Migliore con Letizia Moratti – Comune di Milano)

Conte Gianluca Bonazzi di Sannicandro
(Fiamma Tricolore / Gabriele Leccisi Sindaco– Comune di Milano)

Conte Fulvio Moneta Caglio de Suvich (PDL – Consiglio di Zona 1)

Nobile Mario Mazzocchi Palmieri (PDL - Consiglio di Zona 7)

Conte Marco Anguissola di San Damiano (PDL – Consiglio di Zona 8)

martedì 19 aprile 2011

Il nostro candidato: Mario Mazzocchi Palmieri in Zona 7 a Milano.



Mario MAZZOCCHI Palmieri,

30 anni, esperto informatico e di telecomunicazioni, volontario della protezione civile, orgogliosamente italiano (milanese di origini salernitane);

dirigente del Comitato Destra per Milano, sostenitore del Centro Studi Patria e Libertà, sostenitore dell'Associazione Futurista Milano Sinergie 2015, militante del Movimento Destrafuturo, socio del Circolo del Buon Governo, iscritto al Popolo della Libertà fin dalla sua fondazione;

Candidato al Consiglio di Zona 7 (Baggio-San Siro-Trenno) del Comune di Milano.

http://milanozona7.blogspot.com/ - http://milanozona7.wordpress.com/

mario.mazzocchi@gmail.com - tel cell. 388.1944589

presente anche su Facebook










Mario Mazzocchi Palmieri con Ignazio e Romano La Russa.





Mario Mazzocchi Palmieri con Roberto Jonghi Lavarini e Francesco Filippo Marotta: il triumvirato che governa Destra per Milano.

Elezioni a Milano: liste e candidati di destra



Si confermano le assurde divisioni della destra radicale che, anche a Milano, si presenta con tre liste concorrenti: la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli (con l’Avv. Gabriele Leccisi candidato sindaco e il conte Gianluca Bonazzi di Sannicandro capolista), Forza Nuova di Roberto Fiore (con Marco Mantovani candidato sindaco e Duilio Canu capolista) e La Destra di Francesco Storace (capolista indipendente Alberto Torreggiani) che, invece, sostiene Letizia Moratti.

Esponenti, più o meno noti, della destra milanese sono candidati in altre liste minori: Io Amo Milano di Magdi Cristiano Allam e la Lista Civica Milano al Centro che sostengono la Moratti, La Tua Milano di Carla De Albertis, il Partito Nuova Italia di Armando Siri, la Lega Milano e gli Autonomisti Goisis di Massimiliano Loda, la Lega Padana Lombardia di Roberto Bernardelli in appoggio a Giancarlo Pagliarini candidato sindaco.

http://www.milanotoday.it/tag/elezioni-comunali-2011-milano/

Nessuno dei sopracitati candidati, più o meno bravi e meritevoli, ha una reale speranza di essere eletto in consiglio comunale con queste listarelle dello zero virgola. I consiglieri comunali da eleggere sono scesi da 60 a 48 e, per le elezioni amministrative, vige, di fatto, uno sbarramento del 3%.

Unici candidati di destra che concorrono seriamente per un posto di Consigliere Comunale sono quelli presenti nella coalizione di centro-destra che sostiene la rielezione del Sindaco Letizia Moratti: nella Lega Nord (come Leo Siegel ed il candidato di Mario Borghezio, Max Bastoni) e, soprattutto, nel Popolo della Libertà. Nel PDL vi sono innanzitutto Riccardo De Corato (Deputato ed eterno vice-Sindaco) ed i tre candidati di apparato che rappresentano le vecchie correnti di Alleanza Nazionale: Benedetta Borsani (candidata del Ministro Altero Matteoli e figlia dell’ex assessore regionale Carlo Borsani), Marco Osnato (candidato di Ignazio La Russa e genero dell’assessore Romano La Russa) e Antonluca Romano (di nome e di fatto, in quanto candidato di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma). Oltre a questi tre candidati, spinti e sponsorizzati dai rispettivi capicorrente, vi sono uomini liberi come Michele Mardegan (esponente dell’Opus Dei e rappresentante della destra cattolica) e, fuori dagli schemi, come l’emergente Marco Clemente che è riuscito a coalizzare, intorno a se, energie trasversali che vanno dal consigliere regionale Angelo Gianmario (ex Forza Italia) agli storici ambienti della destra sociale ed identitaria.

Questa è la fotografia obbiettiva ai nastri di partenza. Ovviamente tornerò presto sull’argomento, consigliandovi alcuni candidati, al comune e nelle nove circoscrizioni di Milano, dandovene valide e documentate motivazioni. Sicuramente non sono contento della esclusione del mio candidato Stefano Di Martino dalle liste del PDL, tantomeno della mia non candidatura alla presidenza di zona uno, ed anche su questo argomento ritornerò presto, ma, guardando il lato positivo, ora posso guardare con maggiore serenità, attenzione ed obbiettività alla campagna elettorale.

Roberto Jonghi Lavarini

giovedì 14 aprile 2011

La destra, il PDL e la Moratti



MILANO ELEZIONI COMUNALI
Monarchici senza Letizia
I "neri" di Milano contro la Moratti.
di Alessandro Da Rold (Lettera43)

Non c'è solo il Terzo Polo di Manfredi Palmeri a turbare i sonni di Letizia Moratti in vista dell'appuntamento elettorale del 15 maggio, quando i milanesi dovranno scegliere tra lei e Giuliano Pisapia il prossimo sindaco di Milano. Nei meandri del capoluogo lombardo si stanno muovendo nemici «destri» molto particolari. Si tratta della nobiltà nera milanese: conti, principi o ex pluridecorati della X Mas. Un variegato mondo di ex combattenti, che potrebbe vendere cara la pelle creando non pochi problemi all'ex ministro dell'Istruzione. Tanto che lunedì sera, in una riunione definita da alcuni partecipanti una via di mezzo «tra il ballo del Gattopardo e il bar di Guerre Stellari», la Moratti ha incontrato i reduci. Senza però trovare un accordo.

BOMBA FASCIO-MONARCHICO.

In queste ore così convulse, a tre giorni di distanza dalla chiusura della presentazione dei candidati, è scoppiata in seno al Popolo della Libertà un granata «fascio-monarchico-patriottica». Quella fetta di elettorato che si riconosce «negli antichi valori» di Casa Savoia, con rimandi nostalgici alla Repubblica di Salò, si è vista infatti chiudere la porta dalla lady di ferro di palazzo Marino e potrebbe presentarsi da sola alle elezioni comunali.

Le preoccupazioni di La Russa

Anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ex missino, si è preoccupato che quest'anima della città non venga tenuta fuori dall'alleanza pro Moratti nella prima tornata elettorale. Soprattutto dando un'occhiata ai sondaggi, che danno il sancora in affanno su Pisapia. «Basterebbero le preferenze che abbiamo preso alle scorse elezioni comunali per mettere in crisi la Moratti e obbligarla al ballottaggio. Noi, ripeto ancora una volta, siamo pronti a tutto, non abbiamo nulla da perdere e amiamo le battaglie difficili: 'molti nemici, molto onore'», tuona il «Barone Nero», Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas, raggiunto da Lettera43.it.

DALL'ISOLA AL COMUNE.

Il primo cittadino avrebbe deciso di non candidare il vice presidente del consiglio comunale Stefano Di Martino, perché coinvolto negli scontri di via Paolo Sarpi del 2007, quando la Chinatown cinese esplose causando disagio e preoccupazioni nella cittadinanza. Eppure Di Martino è esponente di non poco conto per quel mondo di ultraottantenni che ancora si commuovono ricordando gli ultimi giorni di sua Maestà Umberto II nel nostro Paese. Fu proprio lui a riappacificare Emanuele Filiberto Di Savoia con il Duca d'Aosta durante i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia. E non è un caso che proprio Emanuele Filiberto, in questi giorni sull'Isola dei famosi, abbia dato la propria disponibilità a scendere in campo al primo turno delle amministrative contro la Moratti.

Il misto bosco fascio monarchico

In questo mondo «da grigliata mista», come lo chiama lo stesso Jonghi Lavarini, si muovono vorticosamente discendenti di Ascari, ufficiali del Regno d'Italia di Albania, ammiragli e generali ormai di una certa età. Ma anche i tifosi di estrema destra di Inter e Milan, frequentatori del centro sociale Cuore Nero e molti nostalgici di Benito Mussolini: insomma l'anima nera dell'ex capitale morale d'Italia è in subbuglio.

DAME, CAVALIERI E AMICI DI PINOCHET.

E poi ancora, come dimenticare la gran Dama Silvana Fiolini Alessio o il «nobile cavaliere» Sandro Pierato, «senatore del regno». Quindi la principessa Beatrice Feo Filangeri di Cutò e la contessa Anna Maria Teodorani, quest'ultima nipote del Duce. Il vero collante parrebbe essere Lilio Marescotto Sforza Ruspoli di Cerveteri, ma una menzione speciale va data anche al conte cavaliere di gran croce Fernando Crociani Baglioni di Serravalle di Norcia (presidente del centro studi Patria e libertà e amico personale della famiglia Pinochet). E come dimenticare i principi Alexander Comneno Otranto di Bisanzio e Andrea Scirè Borghese: il primo, ora ultranovantenne, fu volontario delle Ss italiane, mentre il secondo è il nipote di Julio Valerio Borghese.

L'INCONTRO DI METÁ MARZO.

Pensare che la Moratti li aveva incontrati nemmeno a metà marzo per una rievocazione patriottica. Alla manifestazione erano presenti tutte le organizzazioni combattentistiche e d'arma. Tra queste la storica Associazione nazionale arditi d’Italia e una «folta», si legge nelle cronache dell'epoca, delegazione della Associazione combattenti della X mas, rappresentata, oltre che dal vice presidente nazionale, Sergio Pogliani, da ben tre reduci di guerra. La Moratti è avvisata.

Mercoledì, 13 Aprile 2011

http://www.lettera43.it/politica/13109/monarchici-contro-letizia.htm

Accordo con Letizia Moratti, non con il PDL



COMUNICATO UFFICIALE

Dopo gli incontri ed i chiarimenti politici avuti con Letizia Moratti, abbiamo decisono di sostenere la sua ricandidatura a Sindaco di Milano, fin dal primo turno, rinunciando a presentare una nostra lista autonoma. Valuteremo, insieme a Stefano Di Martino e Federico Pizzi, quali liste e candidati della coalizione di centro-destra sostenere. Per ora, i vertici del PDL non ci hanno dato alcuna significativa risposta e garanzia politica, quindi, da questi, non ci sentiamo tuteleati e rappresentati.

Milano, 14 aprile 2011

Prof. Fernando Crociani Baglioni, Presidente del Centro Studi PATRIA E LIBERTA'
Avv. Vincenzo Forte, Presidente del Circolo UNIONE PATRIOTTICA
Dott. Roberto Jonghi Lavarini, Presidente del Comitato DESTRA PER MILANO

mercoledì 13 aprile 2011

La nostra destra, il PDL e la Moratti



I giornali hanno scritto tutto ed il contrario di tutto Letizia Moratti è terrorizzata dal pensiero di essere costretta ad andare al ballottaggio, ed Ignazio La Russa cerca, come sempre, di ricucire. La verità è che l'esclusione mia e di Stefano Di Martino dalle liste del PDL ha scatentato una serie di spontanee quanto durissime dichiarazioni del composito ed eterogeneo mondo dei nostri amici e sostenitori: fascisti e monarchici, aristocratici e nazionalpopolari, tradizionalisti e nazionlarivoluzionari, ex combattenti ed associazioni d'arma, di tutte le età ed estrazioni sociali. Questo "fascio" di energie sane della nazione, di autentici patrioti, di vera destra, oggi, non si sente più rappresentanto dal PDL ed è indeciso se e per chi votare alle prossime elezioni amministrative di Milano. Alla Moratti ed ai vertici del PDL abbiamo chiesto, non posti e prebende (se vengono tanto meglio) ma garanzie politiche, gesti simbolici e concreti a sostegno della Comunità e dei Valori che, orgogliosamente rappresentiamo. Incontri e trattative politiche a 360° sono ancora in corso, nessuna ipotesi è, per ora, scartata,

Vi terrò aggiornati. La cosa sicura è che nessuno può prenderci in giro, comprarci con quattro soldi o tapparci la bocca: amiamo combattere le battaglie difficili e non abbiamo nulla da perdere!

"Nessuno si illuda di piegarci senza prima avere duramente combattuto" (Benito Mussolini)

Roberto Jonghi Lavarini

http://www.lettera43.it/politica/13109/monarchici-contro-letizia.htm

lunedì 11 aprile 2011

Roberta Capotosti, candidata in Zona 2





Roberta Capotosti insieme ad Ignazio La Russa, Marco Valle e Roberto Jonghi Lavarini

Cultura, storia e geopolitica



La destra con la schiena dritta!



I vertici del PDL non mi hanno candidato alla Presidenza di Zona 1 (Centro Storico) e nemmeno alla presidenza di una delle altre otto circoscrizioni del Comune di Milano, tantomeno mi hanno fatto delle proposte alternative. Fatto politico ben più grave, non hanno ricandidato nemmeno il vice-Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Stefano Di Martino, mio fraterno amico e camerata, storico punto di riferimento degli ambienti patriottici, tradizionalisti, militari e monarchici milanesi.

La questione è prettamente politica: nel Popolo della Libertà, la destra italiana ha ancora spazio, legittimità ed agibilità politica? Il PDL non è AN, tantomeno il vecchio MSI, quindi, non esistono più automatismi elettorali e rendite di posizione, per nessuno. Se il Ministro Ignazio La Russa ed il Sindaco Letizia Moratti vogliono ancora il sostegno, il consenso, i voti e le preferenze della destra, devono meritarseli! Come? Innanzitutto, dando chiare risposte politiche e programmatiche ma anche garantendo adeguati spazi alla comunità della destra, ai suoi militanti ed ai suoi rappresentanti.

In sintesi: non ci vogliono candidare perché siamo “fascisti, brutti e cattivi”? Legittimo ma si scordino anche i nostri voti, non abbiamo più intenzione di portare gratuitamente acqua a mulini altrui: senza una adeguata contropartita politica che riconosca ufficialmente, in maniera chiara ed inequivocabile, il nostro ruolo ed il nostro peso, non sosterremo la rielezione di Letizia Moratti.

Lo dobbiamo alla nostra dignità personale e, soprattutto, alla nostra comunità politica di appartenenza.

Roberto Jonghi Lavarini
Presidente Destra per Milano

venerdì 8 aprile 2011

17 aprile 2011 al CAMPO X





Domenica mattina 17 aprile 2011, alle ore 10.00, al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano, verrà celebrata una Santa Messa in suffragio dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana. La cerimonia è organizzata, come tutti gli anni, dalle Associazioni d’Arma e dai Combattenti della RSI, gli stessi (ANAI, UNC-RSI e AC-XMAS) che lo scorso 19 marzo hanno partecipato alla riuscita manifestazione patriottica, per il 150° Anniversario della Unità Nazionale, promossa dal vice-Presidente del Consiglio Comunale, Stefano di Martino, autorevole rappresentante istituzionale del Popolo della Libertà. In quella occasione, sia il Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, che il Sindaco di Milano, On. Letizia Moratti, avevano fatto delle importanti ed inequivocabili dichiarazioni a sostegno della pacificazione nazionale e di una memoria storica condivisa. Bene, ora, in vista delle imminenti elezioni amministrative di Milano, chiediamo al Sindaco Letizia Moratti ed ai candidati di tutte le liste e di tutti gli schieramenti, di dare un segnale, simbolico e concreto, come già fece il mai dimenticato Gabriele Albertini, venendo al Campo X a rendere omaggio anche agli "sconfitti" della guerra civile, ovvero alle decine di migliaia di Italiani che, in assoluta buona fede e mossi da valori ideali, si arruolarono e combatterono, in divisa, nelle Forze Armate ed Ausiliarie della RSI.