CCP

giovedì 17 aprile 2014

La "destra terminale" è terminata...


 
 
In fondo ci dispiace ma l'avevamo previsto. Avevamo lanciato appelli alla unità ma, purtroppo, siamo rimasti inascoltati. La destra radicale italiana, divisa in decine di gruppi, scompare definitivamente dallo scenario politico nazionale. M...entre in tutta Europa, le destre nazional-popolari si uniscono e si rafforzano, in Italia: Forza Nuova, Casa Pound, la Fiamma Tricolore ed il Fronte Nazionale non sono nemmeno riusciti a presentare le proprie liste alle prossime importantissime elezioni europee del 25 maggio. Ora l'elettorato "di destra" dovrà decidere chi sostenere fra i candidati della nuova Lega No €uro, dei Fratelli d'Italia o della alleanza La Destra-Forza Italia...
 

mercoledì 16 aprile 2014

Intervista a ROBERTA CAPOTOSTI

 
 
 
Di Adriano Scianca
 
Il 29 aprile 1975, a Milano, il giovane Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, spirava dopo 48 giorni di agonia in seguito a un agguato di alcuni estremisti di Autonomia Operaia. Da allora, nel giorno della morte, ogni anno le varie anime della destra milanese si raccolgono in corteo per ricordare il ragazzo barbaramente ucciso. Quest’anno, tuttavia, il sindaco Giuliano Pisapia ha messo le mani avanti: pur definendo il ricordo di Ramelli “una commemorazione giusta e doverosa”, il primo cittadino ha invitato a “opporsi alla bieca strumentalizzazione di questo tragico evento attraverso la parata nazi-fascista che da anni deturpa la nostra città. Mi auguro vivamente che le autorità competenti facciano tutto quanto possibile per evitare questa grave offesa alla Milano Medaglia d’Oro della Resistenza”. Per la consigliera provinciale di Milano di Fratelli d’Italia Roberta Capotosti, tuttavia, “non sta certo a lui stabilire cosa a Milano si può si può ricordare e come”.
Capotosti, come giudica la dichiarazione del sindaco Pisapia?
«Sono parole che lasciano il tempo che trovano, è più di un mese che nei vari consigli di zona si perde tempo per discutere di questo argomento anziché dei problemi della città».
Quindi lei si sente di confermare che il corteo in ricordo di Ramelli si farà?
«Sì, certo, il corteo si farà».
Secondo lei perché Pisapia ha sentito il bisogno di questa entrata a gamba tesa?
«Il sindaco voleva solo salvare la faccia con il mondo antagonista che ha contribuito ad eleggerlo».
Mondo antagonista che sembra piuttosto inquieto, dopo il divieto di contropresidio disposto dalla questura…
«Avevano prenotato la piazza che tradizionalmente ospita il nostro ricordo di Ramelli a dicembre per mettere in atto una becera provocazione, un tentativo di far saltare un corteo pacifico, che si tiene da anni senza aver dato mai un problema di ordine pubblico».
Però Pisapia ha anche aggiunto che la commemorazione in sé è “giusta e doverosa”. Ipocrisia o tentativo di disgelo?
«Non credo che spetti a lui stabilire cosa è giusto e doveroso ricordare. Non ci facciamo dire come ricordare un camerata ucciso da uno dei difensori dei suoi assassini».
Com’è oggi la Milano di Pisapia?
«La città è peggiorata: in decoro, in sicurezza… Invece di occuparsi di tutto ciò, la giunta si perde in discussioni surreali sull’antifascismo o sui gay pride, che sono i veri cortei che offendono la città, altro che il nostro».
I rapporti fra Pisapia e l’estrema sinistra milanese sono sempre stretti?
«Questa dichiarazione conferma che i rapporti tra il sindaco e l’estrema sinistra sono fortissimi. È tuttavia vero che politicamente oggi la sinistra rappresenta uno zero assoluto, a Milano, se poi sono costretti a chiedere alla questura di vietarci le manifestazioni…».
 

ONORE a SERGIO RAMELLI ed a tutti i CAMERATI CADUTI

 
Il circolo “Destra per Milano (per l’Europa dei Popoli)” di PROGETTO NAZIONALE aderisce alla manifestazione unitaria in Onore dei Camerati Caduti (Carlo Borsani, Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi) ed invita tutti ad attenersi scrupolosamente alle precise indicazioni degli organizzatori (lealtazione@libero.it).
Camerati,
"oggi abbiamo ricevuto dalla Questura di Milano la conferma allo svolgimento, in data 29 Aprile, del tradizionale corteo in memoria di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. Unitamente al permesso, la Questura ci ha notificato alcune diffide sulle modalità di svolgimento del corteo stesso. A seguito della richiesta negata alla sinistra antagonista, di tenere un presidio lo stesso giorno in P.le Susa, la Questura adotta una politica cerchiobottista. Negare la piazza ai “sinistri” è stato un atto dovuto, visto che la provocazione insita nella richiesta di quel presidio era talmente evidente da risultare addirittura malignamente stupida. Se anche i soliti fomentatori d’odio della sinistra milanese, sindaco Pisapia in testa, non avranno il presidio, la Questura con le sue diffide ha comunque fatto il “lavoro sporco” per questi figuri, notificando divieti assurdi con l’intento di minare nel profondo un corteo che si svolge da anni dando esempio di ordine e disciplina, cosa sconosciuta ad altri cortei… Pur negando la piazza alla sinistra, la Questura ne raccoglie il testimone e prova ad imporci un corteo anonimo e neutro… proprio come gli assassini di ieri vorrebbero fosse il ricordo dei nostri Camerati caduti. Ci vietano le bandiere con le croci celtiche. Ci vietano di marciare ordinati al suono dei tamburi. Ci vietano il saluto per i Caduti. Ma non riusciranno a non farci commemorare i nostri Caduti con Onore.... e nessuno potrà toglierci l'Onore di sfilare in loro memoria, inquadrati ed ordinati, al ritmo dei tamburi, dietro le nostre bandiere, per arrivare a volgere l'unico saluto degno a chi è caduto per l'Idea! Il comitato organizzatore del Corteo Unitario per Sergio, Enrico e Carlo, dichiara che non consegnerà al futuro la memoria di un corteo privato dell’identità che da sempre ispira e muove gli animi dei suoi partecipanti ed il ricordo dei caduti che vi si commemorano. Il comitato organizzatore chiama a raccolta in piazzale Susa il 29 Aprile alle ore 20.00 tutti i camerati, gli amici, i simpatizzanti e gli uomini liberi che vorranno sfilare con noi per affermare, a 39 anni dalla tragica morte di Sergio, che non si può accettare che gli assassini di ieri impongano, oggi, le modalità per commemorare le loro vittime, i nostri caduti! Se la richiesta del presidio in data 29 Aprile da parte della sinistra antagonista, definisce il metro e la misura di questa gente che senza avere più i numeri e la forza di prendersela con i vivi e si scaglia verso i morti … Se le parole del sindaco di Milano fanno il paio, a 39 anni di distanza, con gli infami applausi in consiglio comunale all’annuncio della morte di Sergio… Se la Questura di Milano decide di voler fare il lavoro sporco per la sinistra antagonista … Noi risponderemo come tutti gli altri anni. Determinati, fieri, inquadrati, presenti. Per Carlo, Sergio ed Enrico. Con Carlo, Sergio ed Enrico. Per i camerati di ieri, di oggi e di domani.
Come ogni anno vogliamo ricordare il sacrificio di Sergio Ramelli con una serie di iniziative. Di seguito il calendario degli eventi. La settimana dedicata a Sergio inizia sabato 26 aprile quando, sui muri della città, compariranno i manifesti che riguardano il tradizionale corteo del 29 aprile. Lunedì 28, come ogni anno, la veglia silenziosa e composta sotto casa Ramelli. Martedì 29 il tradizionale corteo - fiaccolata. Il concentramento è fissato per le ore 20.00 in p.le Susa. Prima della partenza del corteo i camerati, inquadrati di fronte ad una simbolica lapide, chiameranno il “Presente” per Carlo Borsani caduto per mano partigiana il 29 aprile del 1945 proprio in questa piazza. Il corteo, composto e silenzioso, arriverà fino sotto casa Ramelli dove verrà chiamato il “Presente” per Sergio Ramelli. Sciolto il corteo tutti i partecipanti raggiungeranno p.le Piola da dove partirà il secondo corteo che proseguirà fino sotto casa Pedenovi. Invitiamo tutti i camerati a presenziare con lo spirito che ha animato gli organizzatori, uno spirito di sereno cameratismo.
A tutti i camerati chiediamo di tenere il sangue freddo, il cuore caldo ed i nervi saldi. Per agevolare e non complicare il lavoro del comitato organizzatore chiediamo di: - non diffondere commenti o ulteriori notizie od informazioni su social network, forum o siti web.  - mantenere un distaccato silenzio rispetto i fecali tentativi della sinistra di infangare la memoria dei nostri Caduti.  - aiutare il successo del Corteo rilanciando esclusivamente il presente comunicato e la locandina-manifesto ufficiale dell'appuntamento. L'unica cosa che conta, l'unico impegno da salvare, l'unica meta per la quale occorrerà conservare tutta la tensione sarà la sera del 29 Aprile, in P.le Susa. La risposta a tutto sarà essere tutti presenti!
I CAMERATI
Il Comitato Organizzatore del Corteo unitario per Sergio, Enrico, Carlo.
Per info:
milanoricorda@libero.it
 
 
 

PROGETTO NAZIONALE in Piazza Duomo a Milano


 
PROGETTO NAZIONALE in Piazza Duomo a Milano. Nella foto, da sx: Ignazio Matteini, Alessandro Romei Longhena, On. Iva Zanicchi (europarlamentare di Forza Italia), Roberto Jonghi Lavarini, Mario Mazzocchi Palmieri e Tullio Trapasso

PROGETTO NAZIONALE MILANO ancora in televisione


 
PROGETTO NAZIONALE Milano in televisione (nella foto da sx: l'editore-libraio MARCO BATTARRA della Ritter, il "barone nero" ROBERTO JONGHI LAVARINI, il capitano FRANCESCO LAURI, il conte ALESSANDRO ROMEI LONGHENA, "o lione" MARIO MAZZOCCHI PALMIERI) :
 



martedì 15 aprile 2014

CAMPO X - MILANO 2014

 

Unione Nazionale Combattenti della R.S.I.

Associazione Nazionale Arditi d'Italia

Associazione Combattenti X MAS

 

Domenica 27 aprile 2014 - ore 10.00

Campo X - Cimitero Maggiore di Milano

 

Commemorazione dei Caduti della

Repubblica Sociale Italiana

 

Informazioni ed adesioni:

 

Comandante Armando Santoro

Presidente UNCRSI Milano

 

Via Rivoli 4, 20121 Milano

Tel.02.861559 - Fax 02.99982988

unionecombat.rsi@fastwebnet.it

 

 


 

PS: Grazie ancora ai volontari della associazione Memento !


venerdì 11 aprile 2014

"Soldati Politici della Tradizione"

 
“Non siamo dei mestieranti della partitocrazia ma dei soldati politici della Tradizione. Le elezioni democratiche, per quanto importanti, sono solo un fatto tecnico e contingente, la nostra è una battaglia meta politica, culturale e spirituale per far rinascere l’Europa dei popoli e delle identità. Il nostro modello ideale rimane quello del Sacro Romano Impero”
Con queste chiare parole, ieri sera, l’eurodeputato Mario Borghezio, ha iniziato il suo intervento all’incontro milanese organizzato dal “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini, allo Spazio Ritter del libraio ed editore Marco Battarra. E su questo inusuale livello politico, alto e nobile, si sono sviluppati anche tutti gli altri interventi, fra i quali segnaliamo quello eccezionale di Pierfranco Bruschi (già rappresentante in Italia della Jeune Europe di Jan Thiriart, storico movimento nazional-rivoluzionario europeo, nella quale, in gioventù, ha militato lo stesso Borghezio), quello culturale ed operativo del conte Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo (che ha proposto una scuola permanente di formazione politica), quello di Mauro Melchionda (che ha sottolineato l’importanza fondamentale di coinvolgere i giovani), quello di Antonio Imperatore (dirigente leghista con un passato, mai rinnegato, nella destra radicale) e quello del Dott. Giuseppe Costi (già dirigente missino e segretario della Giovane Italia a Parma, da anni, militante della Lega). Fra il numeroso ed attento pubblico, entusiasta per la profonda tensione ideale della riunione (non si è minimamente parlato di campagna elettorale e preferenze ma, solo, di valori, idee e azioni culturali e sociali da intraprendere insieme!) segnaliamo: la immancabile amica contessa Elena Manzoni, il conte Alessandro Romei Longhena, Giovanni Pugliese (presidente della associazione culturale ed identitaria Calabria Domani), Paolo Soffritti (esponente del Fronte Nazionale di Adriano Tilgher), lo scrittore e ricercatore storico Pierangelo Pavesi, il Prof. Antonio La Bollita , il capitano Francesco Lauri ed “il leone” Mario Mazzocchi Palmieri.



 





giovedì 10 aprile 2014

Incontro politico PROGETTO NAZIONALE - FORZA ITALIA

 
Ieri pomeriggio, a Milano, a Palazzo Marino, vi è stato il primo incontro politico ufficiale fra la delegazione di PROGETTO NAZIONALE (capitanata da Roberto Jonghi Lavarini e Mario Mazzocchi Palmieri) e quella di FORZA ITALIA (guidata dal c...onsigliere regionale Giulio Gallera e dal consigliere comunale Andrea Mascaretti). I due movimenti, nel reciproco rispetto della propria autonomia organizzativa e del proprio libero pensiero, hanno concordato una fattiva collaborazione politica, culturale e sociale al fine di rafforzare la coalizione di centro-destra e di riconquistare insieme il Comune di Milano. La prima iniziativa comune sarà per la sicurezza dei milanesi, contro l'illegalità diffusa e dilagante, a causa della mala amministrazione della sinistra: campi nomadi abusivi, immigrati irregolari ed occupazioni abusive. Prossimamente, Progetto Nazionale, sarà ufficialmente invitato ad un ristretto incontro politico con il Presidente Silvio Berlusconi.


Destra per Milano in televisione, su Telelombardia.

 
Roberto Jonghi Lavarini (Presidente del Circolo Destra per Milano di Progetto Nazionale), insieme ad Alessandro Romei Longhena, Mario Mazzocchi Palmieri ed a Marco Battarra (editore e libraio), ancora in televisione, ospiti di Roberto Poletti su Telelombardia e Intelligo TV.
 




 


 

 

martedì 8 aprile 2014

Destra per Milano: avanti, liberi e coerenti, con Progetto Nazionale !

 

Circolo "Destra per Milano" di Progetto Nazionale
Associazione Culturale e Laboratorio Politico
Fondato nel 2000 da Roberto Jonghi Lavarini