giovedì 5 luglio 2012
La Fiamma continua ad ardere e vuole l'unità a Destra!
Appunto una certezza la vogliamo continuare ad avere, proprio in ragione di quanto scrivevo qualche giorno fa: con tutte le difficoltà del caso, esiste ed è considerato un Partito di gente per bene e coerente soprattutto un Partito, nell’ambito del centrodestra e della destra italiana, la Fiamma Tricolore. Lo sanno i nostri militanti e lo sanno anche altri che pure non militano con noi. Questo un fatto; anche se non abbiamo visibilità necessaria a rammentarlo ed evidenziarlo agli italiani. Siamo noi che prima degli altri diciamo, a mero semplice e contemporaneo esempio, “eurolira”, così come prima degli altri troviamo spunti, idee e progetti sui quali in molti ci seguono (soprattutto a chiacchiere, mentre ci superano in termini di visibilità e propaganda). Dunque le nostre qualità e capacità non sono dubitabili, sul piano della proposta e della progettualità. Di questo eravamo e restiamo fieri, come pure delle altre dette e ridette nostre qualità. Non siamo fieri però delle nostre difficoltà di penetrazione nell’attenzione e nell’informazione. Abbiamo limiti indiscussi, anche se è assai discutibile il sistema dell’informazione, soprattutto pubblica.
Certo, se fossimo un pochino visibili, credo che i consensi "a destra" si concentrerebbero con maggior peso sulla Fiamma. Non perché è il simbolo più gradevole, ma perché è un simbolo che evoca, mobilita, scuote (e imbarazza chi ha tradito il MSI) le coscienze. È un simbolo che rappresenta, dicevo evoca, quello che “margherite”, “somari” “elefanti”, “sigle anonime da detersivo”, nomi di questo o quel “politico” non sanno evocare.
E lo vogliamo tenere questo simbolo.
Certo, poiché vogliamo fare politica e rappresentare ho sempre sostenuto e sostengo che siamo pronti ad alleanze, condivisioni etc. rimango convinto che a destra del “centrodestra”, non si può lasciare il campo alla Lega o ad altre organizzazioni e Partiti antinazionali. Certo ho detto pubblicamente che un accordo con chi “è più vicino” a noi va trovato. Ma senza rinunciare a quello che ci tiene insieme da anni.
Capisco che qualche coscienza sia turbata, comprendo che chi ha fatto AN, ha fatto poi altri percorsi, e magari cerca “altre soluzioni”, gli dispiaccia che esistiamo, noi piccola favilla che ricorda cosa e per cosa dicevano di battersi in passato.
Comprendo che se il sacramento del pentimento non ci fosse tutti i cristiani si sentirebbero sollevati. Ma siccome il sacramento c’è, possiamo considerare la remissione delle colpe e degli errori, ma vogliamo continuare a perseguire la nostra causa con dignità e onesta, senza accettare lezioni da altri peccatori. Come sempre abbiamo fatto.
Per questo, a oggi, la Fiamma non ha formalizzato accordi elettorali o politici con nessuno. Ho detto e scritto che siamo pronti a federarci, ad allearci, a partecipare insieme ai prossimi appuntamenti elettorali, purché il nostro simbolo sia presente e il nostro contributo, in termini d’idee ma anche di uomini, sia valorizzato.
Poi, solo poi, esperito un percorso di lavoro e soddisfazioni comuni, si potrà valutare se “rifondare” o fare un unico Partito che raccolga grandissima parte di chi vuole un Movimento politico che rappresenti idee e concezioni della vita e della politica “nostre”.
Poiché a oggi non c’è nulla di formalizzato e condiviso, ma solo dichiarazioni unilaterali e “certezze di accordo” date in pasto alle giuste speranze di molti militanti, è opportuno che qui ribadisca il mio dovere: esserci, nel dibattito politico e nella proposta, esserci ai prossimi appuntamenti elettorali (cominciando dalla Sicilia), esserci con la Fiamma.
È siccome esserci da soli è difficile, continuo a cercare "Chi" può darci questa possibilità. Parlo, e credo che tutti dobbiamo parlare, in ragione della possibilità di esserci con la nostra Fiamma. E tizio o caio, e un’alleanza con tizio o caio, può valere, soprattutto ora, in ragione della “ragionevole” garanzia che questa Fiamma continui in qualche modo a esistere e ad agitare coscienze.
Analogamente è bene precisi a proposito del “PARTITO EUROPEO” (si chiama AEMN, Alleanza dei Movimenti Nazionalisti Europei), che agli inizi di luglio sarà presentato (in Italia) ufficialmente a Milano.
Di quest’Alleanza sono stato ispiratore fin dal 2004, in questo, che non è Partito, ma Alleanza, sono Vicepresidente al pari degli altri Segretari Nazionali dei Partiti appunto “nazionali” che ne hanno condivisa la costituzione.
Questa è stata voluta e fatta in ragione di un progetto di collaborazione e solidarietà a livello europeo tra Partiti Nazionalisti e Nazionali e di altre considerazioni che qui non specifico.
Quest’alleanza non è stata sicuramente fatta né per sostituire i Partiti nazionali fondatori, né per essere sostenuta da questi. È invece vero l’opposto.
Serviva e deve servire i Partiti Nazionali.
E in tale ragione mi interessa e deve interessare chi milita, o tanto più chi dirige a qualche titolo o livello, per la Fiamma.
Ad coadiuvandum, dunque non ad substituendum.
Altrimenti buona fortuna.
Luca Romagnoli
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