mercoledì 27 giugno 2012
Roberto Jonghi Lavarini continua ad essere il nostro referente politico!
Convegno delle DESTRE EUROPEE a Milano
Ringraziando i Dirigenti Nazionali della FIAMMA TRICOLORE, Attilio Carelli e Valerio Cignetti, organizzatori dell'evento, DESTRA PER MILANO, Vi invita a partecipare al grande convegno internazionale delle destre europee, i prossimi 6 e 7 luglio a Milano. Interverranno rappresentanti del Fronte Nazionale francese di Marine Le Pen, del British National Party, del movimento Jobbik ungherese e, probabilmente, anche del movimento greco Alba Dorata. Si tratta del primo passo verso la riunificazione della destra italiana (LA DESTRA di Francesco Storace con la FIAMMA TRICOLORE di Luca Romagnoli) ed europea, in un solo, grande FRONTE NAZIONALE, popolare, sociale, identitario, europeo ed antimondialista.
ALLEANZA EUROPEA DEI MOVIMENTI NAZIONALI
Incontro a Milano il 6 e 7 luglio 2012
Hotel Michelangelo - via Scarlatti n. 33 - Milano
Tel. 02 67551 - Hotel Michelangelo Milan: 4 Star Business Hotel Milan
Programma (provvisorio):
6 luglio: Incontro organizzativo della AEMN
(riservato agli invitati)
- Ore17,00: Discorso di benvenuto del Presidente Bruno Gollnisch del Front National (F).
- Rapporto del Segretario Generale Valerio Cignetti della Fiamma Tricolore (I).
- Attività nelle altre Nazioni: Ungheria, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Svezia, Slovenia, Portogallo, Russia, Belgio, Lituania, USA, Malta, Polonia, Bulgaria.
- Proposta per un Sindacato Europeo.
- Proposta per un "Think tank" Europeo.
- Dibattito.
Ore 20,00: termine lavori.
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7 luglio: Crisi dell'Europa e dell'€uro: le nostre proposte.
Incontro pubblico dell'AEMN.
Ore 11,00. Discorso di apertura del Presidente Bruno Gollnisch del Front National (F)
Interventi dei vice-Presidenti: Nick Griffin del British National Party (GB) Luca Romagnoli della Fiamma Tricolore (I)
Discorso dell'eurodeputato e tesoriere AEMN
Béla Kovàcs di Jobbik (HU)
Interventi di:
Zmago Jelinčič Plemeniti di Slovenska Nacionalna Stranka (SLO)
Pedro Frade Del Partido Nacional Renovador (P)
Marco Santi di Démocratie National (B)
Mateusz Piskorski di Geopolityka (PL)
ed altri importanti ospiti.
Attività nelle altre Nazioni: Svezia, Russia, Austria, Germania, Lituania, USA, Malta, Bulgaria.
Ore 14,00: Termine dei lavori con la firma che verrà apposta da tutti i presenti sulla dichiarazione politica comune.
NOTA BENE:
Per riservare una camera, uso singolo o doppio, contattare direttamente l'hotel Michelangelo. Tel . 02 67551
e-mail : booking.michelangelo@milanhotel.it .
Il prezzo concordato è di €. 111,00 a notte colazione compresa, fare riferimento al "meeting della AEMN".
In alternativa contattare direttamente l'Hotel delle Nazioni in Via Cappellini, 18 - 20124 Milano - Tel. 02 66981221 Hotel Delle Nazioni Milano - Hotel Milano Central Station - 3 three star hotel Milano .
Camere a partire da €. 58,00
Per richiedere l'iscrizione alla giornata di lavoro di venerdi 6 luglio compilare il modulo e inviarlo alla e-mail: aemn.milano@gmail.com .
Si rammenta che l'iscrizione non da diritto alla partecipazione all'evento, solo il ricevimento della e-mail di invito potrà consentire l'ingresso alla sala.
Il Bureau politico della AEMN si riserva il diritto di revocare in qualsiasi momento l'invito.
La giornata di sabato 7 luglio 2012 é invece aperta a tutti e, quindi, non é prevista alcuna registrazione.
martedì 26 giugno 2012
Doverose precisazioni!
In merito all'ennesimo fantasioso articolo apparso ieri sul sito internet del sedicente Osservatorio Democratico, diretto dal noto provocatore comunista Saverio Ferrari, riservandomi di agire tramite vie legali, sono costretto a fare alcune doverose precisazioni. Confermo la mia amicizia con Rino Demango, Attilio Carelli, Alexander Comneno e Roberto Perticone; la mia ammirazione storica per il Comandante M.O. Principe Junio Valerio Borghese e la mia simpatia politica per il Front National di Jean Marie e Marine Le Pen. Smentisco categoricamente tutto il resto, in particolare, preciso di non avere mai avuto il piacere di conoscere Stefano Delle Chiaie e di non avere mai avuto intenzione di presentare, a Milano, la sua autobiografia che, peraltro, ho appena letto e trovato decisamente interessante.
Roberto Jonghi Lavarini
I programmi futuri dell’estrema destra milanese: prima Stefano Delle Chiaie poi un convegno con i nazisti greci. Redazione - Osservatorio democratico - 25/06/2012 Roberto Jonghi Lavarini sembrerebbe fermamente intenzionato a organizzare a breve a Milano la presentazione dell’autobiografia di Stefano Delle Chiaie L’aquila e il Condor (si veda la recensione pubblicata sul sito dell’Osservatorio). A tal fine ha già avuto un incontro riservato con Delle Chiaie, a Roma, tramite un ex avanguardista di Milano, tale Luigi Tabone (imprenditore edile), ora dirigente de La Destra di Storace (gruppo Tilgher). A far da tramite per l’evento (si fa per dire), anche l'associazione dei reduci della X Mas del principe golpista Borghese. Per inciso, il nonno materno di Jonghi, il conte Ganassini di Camerati, (esattamente così!), industriale farmaceutico, sembrerebbe sia stato in passato proprio uno dei finanziatori di Borghese (attendiamo smentita). Attivissimo è pure l’ex avanguardista di Rho, Gennaro Demango (detto Rino Banana), già precipitatosi alla fine della scorsa settimana a Roma, alla prima presentazione del libro. L’iniziativa si dovrebbe tenere in un qualche albergo, poiché lo Spazio Ritter (Battara, Murelli e Cappuccio) ha già fatto sapere di non essere disponibile per non inimicarsi gli ex ordinovisti e il gruppo Ar di Freda, storici rivali di Delle Chiaie, per altro indicati neanche tanto allusivamente dallo stesso, proprio nell’autobiografia, tra i responsabili, insieme al Sid della strage di piazza Fontana. Altra notizia è la messa in cantiere per l’autunno, sempre a Milano, di un convegno delle destre fasciste europee. In prima fila ancora Jonghi Lavarini e il cosiddetto Fronte della tradizione (ora associazione culturale, presieduta dal novantenne ex SS Alexander Comneno), Attilio Carelli della Fiamma e il lepenista nostrano Roberto Perticone. Fra gli invitati, oltre a Luca Romagnoli, si penserebbe a qualche rappresentante del Front national francese (forse Marine Le Pen o la nipote neodeputata Marion), ai nazi greci di Alba d'Oro e ai cetnici serbi del partito "radicale". Qualcuno ha anche fatto il nome di Daniela Santanché. Il tutto sotto la sigla Aemn (Alleanza europea dei movimenti nazionalisti) che raggruppa, tra l’altro, nelle proprie fila lo Jobbik ungherese e il British national party. L’annuncio dovrebbe essere dato il 6 o il 7 luglio in una conferenza stampa. A sostenere economicamente entrambi gli eventi ci penserebbe il marchese Vittorio Pancrazi, vecchio amico di Licio Gelli e gran cancelliere dell'Ordine di San Giuseppe, una loggia cavalleresca di cui fa parte il generale Amos Spiazzi di Corte Regia, vecchio militare in pensione coinvolto, ma sempre assolto, nei processi per il golpe Borghese e la strage del 17 maggio 1973 davanti alla Questura di Milano. Una bella compagnia! http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3245&Class_ID=1004
Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali: Convegno a Milano
Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali
valerio.cignetti@europarl.europa.eu
Alliance Européenne des Mouvements Nationaux
2, rue de Boofzheim - 67150 MATZENHEIM (France)
Incontro a Milano il 6 e 7 luglio 2012
Hotel Michelangelo, via Scarlatti n. 33, Milano.
Tel. 02 67551; http://michelangelohotelmilan.com
Programma (provvisorio):
venerdì 6 luglio
Incontro organizzativo della AEMN riservato agli invitati.
Ore 17,00.
Discorso di benvenuto del Presidente :
Bruno Gollnisch del Front National (F)
Rapporto del Segretario Generale :
Valerio Cignetti (I)
Attività nelle altre Nazioni: Ungheria, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Svezia, Slovenia, Portogallo, Russia, Belgio, Lituania, USA, Malta, Polonia, Bulgaria.
Proposta per un Sindacato Europeo
Proposta per un "Think tank" Europeo
Dibattito
Ore 20,00 termine lavori.
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sabato 7 luglio 2012
Crisi dell'Europa e dell'€uro: le nostre proposte, incontro pubblico dell'AEMN.
Ore 11,00.
Discorso di apertura del Presidente :
Bruno Gollnisch del Front National (F)
Interventi dei vice-Presidenti :
Nick Griffin del British National Party (GB)
Luca Romagnoli della Fiamma Tricolore (I)
Discorso dell'eurodeputato e tesoriere AEMN :
Béla Kovàcs di Jobbik, (HU)
Interventi di:
Zmago Jelinčič Plemeniti di Slovenska Nacionalna Stranka (SLO) ;
Pedro Frade Del Partido Nacional Renovador (P) ;
Marco Santi di Démocratie National (B) ;
Mateusz Piskorski di Geopolityka (PL) e altri importanti ospiti.
Attività nelle altre Nazioni: Svezia, Russia, Austria, Germania, Lituania, USA, Malta, Bulgaria.
Ore 14,00 Termine dei lavori con la firma che verrà apposta da tutti i presenti sulla dichiarazione politica comune.
valerio.cignetti@europarl.europa.eu
N.B.
Per richiedere l'iscrizione alla giornata di lavoro di venerdi 6 luglio compilare il modulo in allegato e inviarlo alla e-mail: aemn.milano@gmail.com . Si rammenta che l'iscrizione non da diritto alla partecipazione all'evento, solo il ricevimento della e-mail di invito potrà consentire l'ingresso alla sala. Il Bureau politico della AEMN si riserva il diritto di revocare in qualsiasi momento l'invito ; La giornata di sabato 7 luglio 2012 é invece aperta a tutti e, quindi, non é prevista alcuna registrazione.
lunedì 25 giugno 2012
Destra-Fiamma: unità nella chiarezza!
Un pò di chiarezza.
14 giugno 2012
Da giorni ormai si rincorrono voci di possibili alleanze, fusioni, federazioni ecc ecc. mi preme dire che allo stato attuale, non vi è nulla di tutto questo, ma solo una manifestata volontà di ricreare un cartello elettorale che quasi cinque anni or sono ci portò al 2,4% a livello nazionale.
Sebbene molti di noi siano restii ad un'altra alleanza con il partito di Storace, dobbiamo pensare che questa per noi, (e per ogni partito vicino a noi) è l’ultima chiamata. O si arriva a qualcosa adesso, o non si arriverà più a nulla. Rispondo ai tanti che manifestano la loro indignazione solo sentendo parlare di un congresso fondativo, e quindi di una fusione dei due movimenti: a mio avviso questa è la strada, per continuare a crescere in un partito che ricordi almeno nella struttura e nella vastità del territorio interessato, il nostro amato MSI. Sappiamo bene che ci sono zone dell’Italia dove La Destra non è presente, ma sappiamo altrettanto bene che ci sono zone dove la Fiamma Tricolore manca, colmare questo vuoto è possibile solo facendo un discorso comune. Non si può pensare di continuare a correre da soli contro tutti. Ovviamente se ciò che si andrà a formare sarà una riproposizione di Alleanza Nazionale, io mi chiamo fuori già da ora, consapevole che molti mi seguiranno, anche loro disgustati dalla formazione di una Destra liberale che, in quanto tale, Destra non può certo essere. Una Destra che rifiutarono i miei dirigenti nel ’95, e che potendo scegliere, rifiuterei io adesso. La Destra italiana è l’antitesi esatta del liberalismo e del capitalismo. E noi per questo continueremo a combattere.
Ovviamente c’è da tener conto della nostra storia, del lavoro svolto, delle persone che ogni giorno in prima persona e in modo del tutto gratuito, regalano il proprio tempo e la loro passione per un ideale, questo ideale si chiama Fiamma Tricolore. Pensare di non rispettare queste persone e questo movimento, sarebbe un grave errore, non tener conto dell’orgoglio dei ragazzi che oggi formano questo progetto, dei dirigenti che si spendono per quel simbolo, e di un Segretario Nazionale che da ormai più di dieci anni tiene “la barra dritta”, equivarrebbe ad un errore di dimensioni enormi. Non si potrebbero avere i presupposti per un dialogo alla pari. L’orgoglio di chi milita nella Fiamma Tricolore non verrà meno se ancora una volta si deciderà di correre soli, lo facciamo dal lontano ’95 noi, da quando molti dei nostri interlocutori, erano comodamente seduti in altre poltrone e si vivevano esperienze diverse dalla nostra, mentre noi, sull’onda della disfatta di Fiuggi, rimanevamo protagonisti della scena politica nazionale. Nel bene e nel male sempre al fianco di quel simbolo che ci regala emozioni solo a sentirlo nominare, che fatichiamo a portare su un giornale, ma che basta questo per darci la forza di continuare. La compagine nel 2009 è diminuita di numero, nel 2010 si è ulteriormente ridotta, ma rispondete: quale Movimento dopo tante divisioni si sarebbe potuto rinnovare e ripartire? La risposta è ovvia, siamo riusciti a dare nuova linfa, a portare nuovi iscritti, a portare volti nuovi e giovani pronti a metterci la faccia per un ideale più alto di qualsiasi montagna, un ideale più puro dell’aria e del cielo, questo è ciò che ci spinge avanti, la consapevolezza di essere nel giusto. Finché nel cuore di chi crede ci sarà ancora orgoglio, e finché le persone che costituiscono questo movimento avranno modo per dimostrare il loro valore, allora li vivrà la nostra amata Fiamma, e sono sicuro che nessuno, per nulla al mondo, svenderà mai il nostro simbolo e la nostra storia. Continuiamo a lottare a fianco di tutti i nostri dirigenti e il nostro Segretario, per un’Italia più pulita, per la giustizia sociale, perché l’unica Fiamma degli Italiani siamo noi.
Denis Scotti
venerdì 22 giugno 2012
Associazione Nazionale Combattenti Italiani in Spagna - ANCIS
Conferenza a Milano: "L'euro e l'Europa"
Interessante convegno politico-economico a Milano, sull'Euro e l'Europa. Fra gli organizzatori ed oratori, anche il nostro bravissimo Franz, il Cav. Francesco Filippo Marotta (nella foto il primo a sinistra), drigente di Destrafuturo, collaboratore della rivista Polaris e del Centro Studi Patria e Libertà.
martedì 19 giugno 2012
Con Marion Le Pen, il Front National torna nel parlamento francese.
Dopo decenni di isolamento, il Fronte Nazionale francese, solo contro tutti, è riuscito, finalmente, a riportare una pattuglia di tre rappresentanti nel parlamento francese. Fra questi la più giovane deputata francese, la bella MARION LE PEN, 22 anni, nipote di Jean Marie (nonno) e Marine Le Pen (zia). La famiglia Le Pen: tre generazioni di militanti politici di destra, al servizio della Tradizione e del Popolo, della Francia e della nostra Europa! Una evidente dimostrazione della solidità e della validità del concetto spirituale di aristocrazia ereditaria.
lunedì 18 giugno 2012
Decima Marinai: Decima Comandante!
Milano, 60° Anniversario di Fondazione della Associazione Nazionale Combattenti della Decima Flottiglia Mas. Nella foto, davanti al glorioso Medagliere della X MAS, da sx: Ufficiale di Marina, Sergio Pogliani (vice Presidente Nazionale), Avv. Fabio Masciadri (Marò Btg. Barbarigo, Croce al V.M. sul Fronte di Nettuno, Presidente Nazionale), Franco Stefanizzi e Roberto Jonghi Lavarini.
Milano, 60° Anniversario di Fondazione della Associazione Nazionale Combattenti della Decima Flottiglia Mas. Nella foto, intorno alla originale "Bandiera da Guerra" del Comandante M.O. Principe Junio Valerio Borghese, da sx: Iwan Bianchini (Marò Btg. Nuotatori Paracadutisti, Encomio Solenne Battaglia di Tarnova), Sergio Pogliani (vice Presidente Nazionale della gloriosa associazione), Franco Stefanizzi, Roberto Jonghi Lavarini ed Attilio Carelli (Dirigente Nazionale della Fiamma Tricolore).
Serve un vero Progetto Nazionale!
Viviamo davvero in un quadro surreale. Cassa integrazione da record (lo dichiara l’Inps), stretta creditizia (si lamenta addirittura Confindustria), chiusura delle attività produttive, azzeramento della sovranità (lo denuncia il Censis).
E quali sono le priorità per il centrodestra e il centrosinistra? Presidenzialismo da una parte e riforma della legge elettorale dall’altra!
Per il segretario pidiellino Alfano la prima voce in agenda è il semipresidenzialismo alla francese (nemmeno si riesce più ad immaginare qualcosa senza aggettivarlo con qualche richiamo esterofilo), mentre al povero Bersani (ma anche ai centrodestri) preme la modifica della legge elettorale.
Mentre tutto crolla intorno a loro, questi “signori” si premurano di garantirsi la sopravvivenza scopiazzando sistemi elettorali a doppi turni e sbarramenti altissimi, con la scusa della “governabilità” e della “stabilità”.
In realtà questi partiti sono ormai dei vuoti a perdere (ma per fortuna non tutti i politici che ne fanno parte), che affogano nel loro astrattismo, prigionieri di logiche di potere estranee agli interessi reali; è normale che essi alimentino il disgusto, le sacche di depressione morale e la mitologia della rinuncia.
Centrodestra e centrosinistra sono finiti su di un binario morto. Si aggrappano al passaggio da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, al mantenimento dei privilegi attraverso una legge elettorale ad hoc spacciandola quale necessità per meglio governare.
E questi cambiamenti inderogabili ed “epocali” a cosa servirebbero senza un progetto di sovranità? Dove starebbe il cambiamento se la stanza dei bottoni è ormai fuori dai “palazzi del governo” e i bottoni li schiacciano comunque altri? Moneta e trattati europei, strapotere del sistema bancario, mercato globale, invasioni immigratorie, flessibilità e precarietà, smantellamento dello stato sociale, svendita dei settori strategici, obblighi militari al soldo d’interessi stranieri: tutto ci è stato imposto da fuori! I governi degli ultimi decenni non hanno fatto altro che prendere atto ed avvallare condizioni dettate da altri.
Se le politiche sono sempre le stesse, in sostanza può cambiare davvero poco.
Fino a che punto arriverà il “senso di responsabilità” (leggi servilismo e opportunismo) dei partiti che sostengono lo sceriffo di Montingham?
Cosa c’è di più miserabile per un governo di anteporre l’interesse altrui a quello dei propri cittadini?
Cosa c’è di peggiore per un politico di asservire il proprio popolo ad interessi stranieri?
Chiedetelo al presidente della Repubblica Napolitano, lui vi risponderà: le miserabili logiche nazionali!
Lui…
Luca Zampini
Franco Freda: "la destra ritrovi il valore"...
Ci sarà qualcuno pronto a considerare con onestà l’appello di Marcello Veneziani per la rigenerazione di ciò che, ovviamente semplificando, chiamiamo ‘destra’? Il suo scritto non manca di ragionevolezza. Il momento è perfetto per chi volesse – cito appunto Veneziani – “fare sul serio”. L’occasione d’oro. Non c’è più niente di decoroso, in giro. Da nessuna parte e di nessun colore. Squagliati gli uomini, squalificate le organizzazioni. Restano solo, sospese a mezz’aria, una rabbia vibrante e una nostalgia vaghissima. E una disperazione che non trova di meglio che pisciare cocaina e psicofarmaci nei fiumi. L’Arno, il Tevere, pure il mitologico Po portano i segni delle pasticche che la gente ingurgita a raffica per tirare avanti. Ma twittando twittando non è che si faccia molta strada – lo sanno tutti. Rovesciando bile sul web, come petroliere ebbre e devastate.
La finzione rischia di sostituirsi alla realtà. Il mentire a sé stessi all’azione. Finirà che gli uomini diventeranno fantasmi, preda a loro volta dei propri fantasmi, spettri all’ennesima potenza, e non è la guerra metafisica dell’‘oltre’ cantata ne “Gli incendiati” di Antonio Moresco. Qua si smuore piano, goccia a goccia (prostaticamente…); ogni giorno una diminuzione. A ‘destra’, ma pure a ‘sinistra’ – però quelli non meritano che ci diamo la pena di mortificarci per loro, tanto hanno mentito per decenni e celebrato la sguaiata gioia di avercela fatta a sopravvivere malgrado tutto. Malgrado, cioè, la resa del buongusto e dell’equilibrio etico alla scaltrezza più selvaggia, al risentimento più meschino. E, per giunta, senza fare praticamente mai “sul serio”. Ma non ci curiamo di Tersite, bruttoecattivo.
Passando, invece, tornando alla ‘destra’: come ha potuto trasformarsi nella pappa viscida che è oggi? Perché una ragione essenziale ci dev’essere e non è soltanto la captivitas diaboli, la carognaggine di certi suoi esponenti, invero piuttosto accentuata. Non è la nostalgia segreta del missino tipo: l’ambizione di essere lui e solo lui il Duce – quindi l’individualismo. Quello ha trovato il terreno fertile per esprimersi, sennò non avrebbe vegetato così rigoglioso. Il vero problema è che, per essere restituiti alla circolazione (monetaria?), i missini hanno rinnegato tutto. E così sono diventati niente. Cos’è Fini, oggi? La fine assoluta. Hanno più attrattiva i pettegolezzi sui suoi maneggi e disavventure familiari dei suoi programmi politici. E Fini è l’emblema di un mondo. Non a caso se l’erano scelto per capo.
Incredibile quello che è successo alla ‘destra’. Farsi scippare dalla ‘sinistra’ un tesoro di secoli, di millenni, maturato perfino nella vastità solenne di ere geologiche. Parliamoci chiaro: tutto quello che il genere umano ha fatto di meglio lo deve all’alchimia di una volontà ordinata e amica del vero più che dell’opportunismo. Alla tensione all’ordine, alla perfezione, che è il cardine del pensiero di una ‘destra’ illuminata e luminosa. Alla selezione severa, implacabile, del bello contro il brutto. Tutto quanto. Le colonne doriche, gli esametri di Virgilio (puro ritmo: cioè ordine, cioè rito). Gli endecasillabi di Dante, i boccoli biondi della Venere di Botticelli. Cosa ne possono sapere, capire, indovinare di Dante, di Virgilio, di Botticelli esseri che, non troppo tempo fa, usavano termini come “padronato”, formule come “masse popolari”? E la ‘destra’ se li è fatti fregare, il suo tesoro e il suo giusto orgoglio, solo perché quelli avevano vinto la guerra più recente. Probabilmente per lo shock. Per un incomprensibile complesso di inferiorità. Per la smania vigliacca di farsi accettare. Per essere ‘al passo coi tempi’, anche quando i tempi zoppicavano e inciampavano. Forse perché non si sono neppure accorti che Virgilio, Dante, Botticelli erano i propri paradigmi, il proprio miglior Io.
La ‘destra’ doveva stare, non mutare, non correre ad adeguarsi. Doveva continuare a contemplare le proprie idee. Anche senza parole: certo. Pontificalmente. Doveva essere, non convincere. “Mostrare, non dimostrare”. Effondere la propria autorevolezza con la serenità di chi sa respingere il dialogo, la dialettica, quando le sue premesse siano truffaldine. E fissare il proprio firmamento, precisarne la fisionomia, riconoscerne i canoni, raccontarne, senza volerlo a tutti i costi abbassare, implebeire. Entrare nell’agone politico imbracciando questa massima perfetta: “La politica dovrebbe essere la scienza che definisce le condizioni sociali più propizie alla percezione del valore e alla realizzazione di esso.” Questo è il vero compito, la vera maieutica, la vera ragion d’essere della cosiddetta ‘destra’: capire che cosa abbia valore, quindi che cosa sia il valore, capire come aprirgli la strada per la sua vittoria sul mondo. Non è facile, ma è l’unica meraviglia che possiamo offrire alla storia. Le altre sette sono già polvere, tranne l’ultima, la piramide di Cheope, irrimediabilmente contaminata.
Franco Giorgio Freda
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