venerdì 30 marzo 2012
Anche noi OCCUPYAMO PIAZZA AFFARI...
Non ci interessano le posizioni politiche e culturali di chi ha promosso questa iniziativa. Noi non abbiamo pregiudizi e preconcetti ideologici! Siccome si tratta di una sacrosanta battaglia contro le infami speculazioni finanziarie delle banche internazionali ed anche contro questa miserabile classe politica italiana, incapace e servile, domani: scenderemo in piazza anche noi!
Manifesteremo in difesa della giustizia sociale e della nostra sovranità nazionale, popolare, politica, economica e monetaria! Urleremo la nostra rabbia contro i parassiti delle banche e delle borse che soffocano l'economia reale, colpendo ed impoverendo tutti i lavoratori, i precari come la sana borghesia produttiva, i giovani ed i pensionati, le giovani coppie e le famiglie italiane.
mercoledì 28 marzo 2012
Araldica, Nobiltà ed Ordini Cavallereschi.
Pur rispettando tutte le iniziative singole e private che si ispirano ai concetti ed ai valori cristiani ed europei di cavalleria, aristocrazia e impero, per serietà e rispetto della storia, il Fonte della Tradizione, d'ora in poi, riconoscerà e darà spazio solo:
- ai NOBILI riconosciuti tali dal COLLEGIO ARALDICO di Roma (che edita lo storico Libro d'Oro della Nobiltà Italiana, presente anche su Facebook), dalla SOCIETA' GENEALOGICA ITALIANA (S.G.I. che edita il Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea e che gestisce il portale enciclopedico Aristopedia, presente anche su Facebook), dal Corpo della Nobiltà Italiana (C.N.I.), dal Corpo della Nobiltà della Sardegna, dall'Istituto Accademico Araldico Genealogico delle Due Sicilie, dall'Istituto Araldico Genealogico Italiano (I.A.G.I.) e dalla Società Italiana di Studi Araldici (S.I.S.A). Per quanto riguarda i titoli e nobili stranieri, verranno riconosciuti solo quelli approvati dalla C.I.L.A.N.E. (Commission d'Information et Liaison des Associations Nobiliaires Européennes) e dalle associazioni nazionali facentene parte, dal "Cuerpo Colegiado de la Nobleza Historica de los Reinos Ibericos" e dal "Colegio Heraldico Antoniano de Lisboa".
- agli ORDINI CAVALLERRESCHI (Dame e Cavalieri) degli stati sovrani, agli ordini pontifici ed a quelli riconosciuti dallo Stato Vaticano come lo S.M.O.M. (SOVRANO MILITARE ORDINE di MALTA) e l'O.E.S.S.G. (Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), agli ordini dinastici come l'O.S.S.M.L. (Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro), l'Ordine Costantiniano di San Giorgio (dei legittimi rami di Parma, Napoli e Spagna) e quelli dei legittimi rappresentanti delle ex Case Sovrane d'Europa riconosciuti dalla "Commission Internationale Permanente d'Etudes des Ordres de Chevalerie" o dalla Accademia di Studi sugli Ordini Cavallereschi.
Chiunque avesse domande e-o dubbi sulla legittimità di titoli ed ordini, può rivolgersi direttamente al Fronte della Tradizione per una consulenza assolutamente gratuita e disinteressata: tradizioneuropea@gmail.com
martedì 27 marzo 2012
"Quei nostalgici che non si rassegnano al tramonto delle idee"
Quei nostalgici che non si rassegnano al tramonto delle idee
Eccoli, i nostalgici. Dopo la guerra, finito il fascismo, un gruppo di ventenni che avevano appena sfiorato da ragazzi la Repubblica Sociale, si ritrovano in gruppi, cenacoli, riviste.
Il Msi, per loro è troppo poco, è un partito, roba da parlamento, mentre loro vogliono essere un’aristocrazia, il fior fiore. Per esempio I figli del Sole. Un nome pagano, quasi esoterico, che scopre Julius Evola e Massimo Scaligero. Il loro leader è Enzo Erra, vi aderiscono Pino Rauti, Giano Accame, Fausto Gianfranceschi, Primo Siena.
A fianco, in quel piccolo ma vivacissimo mondo, altre testate, altri ragazzi nostalgici sfidano il loro tempo: Piero Buscaroli, Silvio Vitale, Clemente Graziani, Gabriele Fergola, Vanni Teodorani, Roberto Melchionda, Fabio De Felice, Fausto Belfiori, Egidio Sterpa, Franco Petronio, Angelo Ruggiero e tanti altri. Di loro racconta la storia e le succinte biografie un libro-amarcord appena uscito di Sergio Pessot e Piero Vassallo, I figli del Sole (Novantico Editore, pagg. 280, euro 22).
Quel piccolo mondo in realtà è diviso in tre filoni culturali: quello sociale e nazionale che si richiama a Gentile, quello aristocratico-pagano che si richiama a Evola, quello cattolico tradizionale. A volte si accendono dispute anche furenti. A chi, come Mirko Tremaglia, all’epoca militante nella sinistra missina, ironizza sui figli del sole, Accame replica che loro invece, i fascio-sociali, sono «figli dell’intestino».
In questi stessi giorni, uno di loro, che vive ormai da decenni in Cile ma ha lasciato il cuore in Italia e in quell’Italia, Primo Siena, dedica un libro a La perestroika dell’ultimo Mussolini (Solfanelli, pagg. 282, euro 19). Arricchito da una prefazione di Giuseppe Parlato, il libro di Siena, oggi 85enne, ipotizza come si sarebbe evoluto il fascismo senza il trauma finale: dal cesarismo dittatoriale verso una democrazia organica. La linea di Salazar e Dollfuss e in parte di Franco.
Fondatore nei primi anni ’50 di una rivista, Cantiere, e poi a fianco di Gaetano Rasi con Carattere, Siena cerca di unire la sua idea sociale, nazionale e cattolica. Un altro libro nostalgico ci riporta a quegli anni: è Perché uccisero Mussolini e Claretta (Rubbettino, pagg. 216, euro 16) di Luciano Garibaldi e Franco Servello che nella sua ultima edizione riporta documenti rilevanti sulle omissioni e le responsabilità del Pci non solo nell’uccisione di Mussolini e della Petacci ma anche nella sparizione del cosiddetto oro di Dongo.
Il libro ripercorre un’inchiesta che fece nell’immediato dopoguerra Franco De Agazio, zio di Servello, che fu ucciso per le sue scottanti indagini dalla Volante rossa nel 1947. I figli del Sole, il sogno proibito dei nostalgici, il ricordo di De Agazio e di molti scrittori e giornalisti morti negli ultimi tempi (Accame, Erra, Gianfranceschi), l’estrema, tenace memoria degli ultimi testimoni. La Spoon River di una generazione fiera che non diventò classe dirigente politica ma si disperse in tanti rivoli, pur serbando una disperata coerenza.
Da IL GIORNALE
http://www.ilgiornale.it/cultura/quei_nostalgici_che_non_si_rassegnano_tramonto_idee/26-03-2012/articolo-id=579466-page=0-comments=1
movimento ALTERNATIVA ai partiti
Nasce la prima lista civica nazionale, denominata ALTERNATIVA AI PARTITI, si tratta di un movimento di opinione, di una rete trasversale di associazioni culturali e di categoria, di movimenti politici locali e di comitati di protesta di tutta Italia.
Fra i promotori: Artigiani Romani, Camionisti-Agricoltori-Taxisti, Centri di Azione Agraria, Circoli de Il Borghese, Comitato dei Cinquecento, Consulta dei Pensionati, Crociata per l’Italia, Italia Cristiana, Melograno Mediterraneo, Militia Christi, Movimento dei Forconi, Movimento Identitario, Movimento di Liberazione Fiscale, Movimento Tradizionalista, Noi Meridionali, No Tav - No Euro - Tradizione Alpina, Partito della Terra, Pensionati Uniti, Veneto e Libertà.
Presidente del coordinamento è stato acclamato il Principe "nero" Lillio Marescotto Sforza Ruspoli di Cerveteri che sarà coadiuvato dal Generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, dall’Avv.Prof. Filippo De Jorio e dal Dott. Giovanni Visconti.
Alla conferenza stampa di presentazione del movimento, che si è tenuta a Roma nel prestigioso Palazzo Ruspoli, oltre ai rappresentanti delle varie sigle aderenti alla iniziativa ed a numerosi giornalisti, era presente, come osservatore, anche il Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni di Serravalle di Norcia, Presidente del Centro Studi Storici e Politici Patria e Libertà. Al Principe Ruspoli, storica figura della destra radicale, tradizionalista ed identitaria europea, sono giunti gli affettuosi saluti ed auguri dell’On. Mario Borghezio (Eurodeputato della Lega Nord), del “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini (animatore del blog-movimento Destra per Milano) e, soprattutto, di Jean Mary Le Pen (capo carismatico del Front National francese e padre di Marine, candidata alle elezioni presidenziali).
ALTERNATIVA AI PARTITI sosterrà liste e candidati già alle imminenti elezioni amministrative (a Verona, come a Roma ed a Palermo), preparandosi a presentare suoi candidati alle prossime elezioni politiche.
«Il primato dell'etica sulla politica e della politica sull'economia: questo è il primo punto, la premessa del nostro programma.” Ha dichiarato il Principe Ruspoli, aggiungendo: “Dopo anni di sofferto silenzio indotto dal disgusto per gli errori e le ruberie della classe politica, è necessario dare un nuovo impulso al nostro Paese e un'occasione a chi in maniera disinteressata desidera impegnarsi nella vita pubblica”.
http://www.pensionatiuniti.org/notizie/258-una-crociata-per-litalia-e-per-leuropa-video-del-convegno.html
http://www.sforzaruspoli.com/
Agenzia Stampa ITALIA InFORMA - 26 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
venerdì 23 marzo 2012
Milano, 23 marzo 2012: ONORE e FEDELTA'
Anche questo venerdì pomeriggio, 23 marzo 2012, giornata primaverile ma lavorativa, Milano ha ricordato ed onorato, chiamando il tradizionale Presente, i Martiri della Rivoluzione Fascista sepolti al Cimitero Monumentale, ovvero gli squadristi milanesi (Aldo Sette, Franco Baldini, Ugo Pepe, Eliseo Bernini, Edoardo Crespi, Emilio Tonoli, Cesare Melloni, Paolo Grassigli, Enzo Meriggi Bonmartini, Loris Socrate, Vittorio Agnusdei dei Pensi, Orazio Porcù e Luca Mauri) caduti combattendo contro la sovversione e la canea rossa.
Ad organizzare la cerimonia, come sempre, la storica Unione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana (rappresentata dai reduci Dario Buzzi ed Armando Santoro) e la gloriosa Associazione Nazionale Arditi d’Italia (rappresentata da Leonardo Romano e dal capitano Francesco Lauri). Hanno ufficialmente aderito la Fiamma Tricolore (rappresentata da Attilio Carelli), Forza Nuova, Lealtà e Azione e l’Unione Patriottica. Erano presenti, anche se i forma strettamente privata, anche Mamo Turci del Popolo della Libertà e Valerio Zinetti della Lega Nord. Sono intervenuti una cinquantina di patrioti, fra questi, alcuni noti militanti della destra milanese: Francesco Cappuccio (animatore del Circolo Letterario Ritter), Remo Casagrande, Roberto Jonghi Lavarini, Antonio La Bollita ed il ricercatore storico Pierangelo Pavesi.
Il Comandante ARMANDO SANTORO (già Volontario nelle Fiamme Bianche e nella Legione Autonoma Ettore Muti della Repubblica Sociale Italiana), Presidente della Unione Nazionale Combattenti della RSI, Presidente della Associazione Fiamme Nere e Socio Onorario della Associazione Nazionale Arditi d'Italia.
"Strano ma vero": le Waffen SS primo esercito multinazionale e multietnico.
Oltre agli europei, bianchi e cristiani(non solo tedeschi ma anche francesi, belgi e valloni, russi ed ucraini, spagnoli, italiani, baltici, irlandesi e scozzesi, ecc...) fra i valorosi combattenti Volontari delle Waffen SS, nella seconda guerra mondiale, ci furono migliaia di autentici patrioti, di ogni razza, fede religiosa e nazionalità, fra questi: negri nubiani e zulu, indiani indù e sickh, mongoli, cinesi ed indonesiani, mussulmani arabi e balcanici, buddisti tibetani, pellerossa, persiani e irakeni, afghani e palestinesi. Il "famigerato" corpo scelto di Hitler fu, nella sua realtà storica, il primo esempio di moderno esercito multinazionale, multienico e multireligioso.
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