LA DESTRA contro le banche. «Più forti dei poteri forti» è stato il titolo dell'annunciato flash mob organizzato ieri mattina in Piazza Affari dai candidati della Destra di Francesco Storace. «+ popolo, - banche» stava scritto in uno striscione insolitamente colorato di giallo e blu, visto il dna dei partecipanti che lo hanno srotolato sotto il Dito, l'irriverente scultura di Maurizio Cattellan che campeggia di fronte al palazzo simbolo dei mercati finanziari. Con il candidato alla Camera Alessandro Nardone che spiega il presidio con la volontà di lanciare «il grido di battaglia: la Sovranità. Quale posto migliore se non l'emblema di quella finanza, in buona parte drogata e speculativa, di cui Monti, Bersani e Merkel ci stanno facendo pagare i debiti? Più popolo significa più attenzione ai problemi reali, quelli contro i quali gli italiani perbene sono costretti a lottare ogni santo giorno e meno banche, ovvero meno aiuti e sovvenzioni a chi non solo ha generato la tragica situazione che stiamo vivendo. E pensa di poter continuare a mettere le mani nelle nostre tasche».
Poi le accuse dei partecipanti alla «vergognosa operazione attraverso cui il governo Monti ha utilizzato i 3,9 miliardi introitati con l'Imu sulla prima casa per ripianare i debiti del Monte dei Paschi di Siena». Presente anche il rappresentante storico della destra milanese Roberto Jonghi Lavarini che da tempo cerca di ricomporre l'universo che si muove alla destra del centrodestra. (Il GIORNALE, 20 febbraio 2013)
Poi le accuse dei partecipanti alla «vergognosa operazione attraverso cui il governo Monti ha utilizzato i 3,9 miliardi introitati con l'Imu sulla prima casa per ripianare i debiti del Monte dei Paschi di Siena». Presente anche il rappresentante storico della destra milanese Roberto Jonghi Lavarini che da tempo cerca di ricomporre l'universo che si muove alla destra del centrodestra. (Il GIORNALE, 20 febbraio 2013)
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