CCP

martedì 19 febbraio 2013

Costituente di Destra.


Roberto Jonghi Lavarini, presidente del comitato Destra per Milano, candidato alla camera dei deputati, nella coalizione di centro-destra, come indipendente con La Destra di Francesco Storace, insieme al filosofo (giornalista e scrittore) Marcello Veneziani, promotore del Progetto Itaca: per la convocazione di un grande congresso costituente, per la riunificazione, il rinnovamento ed il rilancio, culturale e politico, della destra sociale ed identitaria italiana e per costruire un "fronte europeo dei popoli e delle nazioni", insieme a Marine Le Pen.









Via alla settimana finale. Poi, dal parlamento, la grande destra nazionalpopolare.

Dopo la manifestazione romana di ieri si riparte per ricostruire un mondo La diaspora finiana non ci ferma: sovranità la battaglia dei prossimi anni.

Entreremo in Parlamento e convocheremo la costituente per formare la nuova, grande destra italiana. E' il mandato che puntiamo a ricevere copiosamente dal popolo italiano, perché avvertiamo la sofferenza della diaspora provocata da Gianfranco Fini. Lo abbiamo rivendicato anche ieri sera alla manifestazione di Roma, fummo i primi in Alleanza nazionale a chiudere la porta in faccia al tradimento che si approssimava. Ce ne andammo quando all'orizzonte si vedeva la sagoma del partito popolare europeo. Dicemmo di no e continuiamo a dirlo. In Italia e in Europa dobbiamo costruire una forza di destra, non democristiana. Ancora meglio, una forza politica che si batta per la sovranità dell'Italia e dell'Europa, che rifugga la moneta come totem a cui si prostrano gli Stati. No, sono gli stati che battono moneta e dettano legge. Altrimenti, che si vota a fare per le classi dirigenti? Che ne è della democrazia? E' lo spirito con cui affrontiamo l'ultima settimana di campagna elettorale. Domenica e lunedì prossimi si sceglie il nostro destino per i prossimi cinque anni. Ci sarà La Destra in Parlamento. E voteremo alla presidenza della Repubblica chi si impegnerà pubblicamente a non ostacolare la riforma presidenzialista dello Stato. Ci sarà La Destra in Parlamento e le banche avranno un nemico in più che affiancherà invece i giovani nelle loro aspirazioni a realizzare sogni che vengono compressi dall'usura in guanti bianchi. Ci sarà La Destra in Parlamento e finalmente ci si batterà anche nei Palazzi della politica per tagliare le unghie al mostro chiamato Equitalia, che ti fa pagare dieci volte un debito di valore uno. Ci sarà La Destra in Parlamento, e le battaglie per la tutela della famiglia naturale e la difesa della sacralità della vita non resteranno vuote parole di circostanza. Ci sarà La Destra in Parlamento e il contrasto all'immigrazione clandestina sarà una cosa seria. Ecco, da ieri, da Roma, abbiamo rilanciato il nostro grande messaggio politico all'Italia e agli italiani. Spetterà a ciascun nostro militante e agli elettori che guardano a noi con simpatia e rispetto per la coerenza di questi anni, tradurlo in consenso nelle urne. Se torniamo alla Camera e al Senato avremo definitivamente scongiurato il tentativo di annientamento di una tradizione e di una cultura perpetrato da Gianfranco Fini.
FRANCESCO STORACE



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