Ieri sera, in piazza, abbiamo visto i peggiori compagni e radical chic festeggiare la decadenza dal Senato di Silvio Berlusconi, brindando e cantando “Bella Ciao”. Dopo vent’anni di accanimento giudiziario, incredibile (nei numeri e nei tempi), cantano vittoria la sinistra, comunista e giacobina (faziosa, ipocrita e bugiarda), la magistratura politicizzata ed i poteri forti internazionali, ovvero i peggiori nemici nostri, del nostro popolo e della nostra nazione.
Ricordiamocelo bene: il nemico del mio nemico, è un mio amico!
Berlusconi non è affatto un santo, lo sappiamo bene e ci ha, da tempo, deluso: certamente per i suoi comportamenti privati e per la servile e parassitaria “corte dei miracoli” del quale si è circondato ma, soprattutto, per il suo fallimento politico, ovvero per le promesse elettorali non mantenute e per le riforme (istituzionali, economiche, sociali e fiscali) necessarie all’Italia, proposte ma mai attuate in questo ventennio.
Ma dobbiamo riconoscere al Cavaliere i giusti meriti politici, non solo nei confronti di Alleanza Nazionale, e di essere un capo carismatico, un sincero patriota anticomunista, fuori dagli schemi e sicuramente non allineato alla plutocrazia mondialista che, non a caso, lo ha sempre osteggiato per la sua autonoma politica estera, per le sue manifestate perplessità sull’Euro e per il suo fallito tentativo di dare autonomia energetica all’Italia, tramite accordi privilegiati con Russia, Turchia e Libia.
Ora più che mai, alla nostra Patria ed alla nostra Europa, serve una destra autentica, unita e forte, che difenda la sovranità nazionale, la giustizia sociale, l’identità, la sicurezza, il benessere ed i sacrosanti interessi del nostro popolo.
DESTRA PER MILANO - http://destrapermilano.blogspot.it/
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