“Memorie di guerra / testimonianze, diari e lettere degli italiani con le stellette” un libro di Orazio Ferrara
“…e le stellette che noi portiamo / son disciplina di noi soldà…”, così un vecchio e triste canto di marcia dei soldati italiani nell’appena trascorso secolo. E in nome di quella disciplina i nostri connazionali con le stellette si sacrificarono, silenziosamente e spesso con onore, a centinaia di migliaia nel corso delle guerre che squassarono tutto il Novecento.
La prima guerra mondiale, quella del ’15 – ’18, detta la Grande Guerra forse per l’immane ecatombe di giovani vite spezzate, che mostrò subito il suo vero volto terribile e disumano a beffa delle oleografiche partenze dal sapore vagamente risorgimentale, avvenute tra bandiere sventolanti e lanci di fiori odoranti. Gli italiani, come i combattenti di tutte le altre nazionalità, furono immediatamente catapultati in un vero e proprio orrorifico inferno, che aveva per gironi le trincee rese fangose e viscide dal sangue dei troppi camerati e nemici uccisi. E la seconda guerra mondiale con i suoi trenta gradi e oltre sottozero sul fronte del Don e le aride sabbie infuocate del deserto africano di El Alamein e i giorni tragici e oscuri dell’8 settembre 1943, in cui veramente la Patria sembrò morta.
Le testimonianze, i diari e le lettere di questo libro raccontano di quelle epoche, di quei giorni da tregenda. Gli scritti ci restituiscono intatti i “sapori” e le atmosfere di quei tempi ormai lontani, che sembrano distanti anni-luce dal nostro vivere di ogni giorno, di quando gli italiani con le stellette erano immersi nei quotidiani drammi che ogni guerra immancabilmente porta con sé. Certo, piccoli tasselli di storia, a volte forse insignificanti, ma di tanti piccoli tasselli “a volte insignificanti” è formata la grande Storia, quella che poi si studia a scuola sui libri di testo. E allora i morti diventano numeri, soltanto numeri. Come quelli del 18 ottobre e 10 novembre 1915, rispettivamente 3a e 4a battaglia dell'Isonzo. Perdite complessive degli italiani circa 116.000 combattenti contro 70.000 austriaci. Montagne di cadaveri per insignificanti spostamenti fronte. Già la fanteria della Grande Guerra. Soltanto carne da cannone, per i generali. E dietro ogni numero c’era invece un uomo con la sua storia, con i suoi amori, con le sue speranze.
E di fronte a tanti orrori spesso la baionetta, il fucile, il cannone non bastava e non restava che affidarsi a Dio, alla Madonna e ai Santi. Come quel fante della ferrea Brigata Catanzaro, dissanguata in tanti combattimenti e sempre ricostituita, che annotava : “ … porto sempre con me un piccolo Crocifisso attaccato al polso della mano destra che mi ha conservato finora la vita…”. E ancora: “Oh beata Vergine del Carmelo, ricordatevi di me… Per questo benedetto abitino che porto sul petto…”. O quel sergente artigliere sul fronte russo del ’42 che scriveva “… mi trovavo distaccato dalla Batteria con le macchine cariche di munizioni ci scoppiarono le granate nemiche, per cui sempre grazie al nostro Signore Iddio …”. Ma anche a casa alle donne, madri, mogli, sorelle, figlie non restava che rivolgersi al cielo. Nel Napoletano esse intonavano un melodioso e struggente canto con cui si rivolgevano così alla Madonna “… e frate nuoste songhe ‘e surdate / pe stu Bambino ca tiene ‘mbraccio / fance grazia, oj Marò…”.
E non sempre c’era la “grazia” ed allora si moriva, con gli occhi rivolti al cielo e alla casa e ai cari lontani, immersi nelle trincee fangose o in una coltre ghiacciata di neve o nelle sabbie africane, sempre avide di sangue, o negli abissi del mare con la propria nave spezzata in due, sempre in silenziosa obbedienza di quelle benedette stellette che erano “disciplina di noi soldà…”.
Alla memoria di quanti dei Nostri nel corso del Novecento partirono un giorno con le stellette… e non più tornarono alle case, alle donne, agli affetti, questo libro è dedicato.
Orazio Ferrara - Memorie di guerra / testimonianze, diari e lettere degli italiani con le stellette - IBN Editore, Roma, 2013
176 pp., con numerose foto, € 16
IBN Editore, Via dei Marsi, 57 - 00185 Roma, Tel & Fax: 0039 06 4452275 - 0039 06 4469828 - e-mail: info@ibneditore.it
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