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lunedì 4 febbraio 2013

Cattolici in Politica con La Destra!

«Possiamo raccogliere un prezioso invito da sant’Ambrogio: a quanti voglio collaborare al governo e all’amministrazione pubblica, il santo richiede che si facciano amare. Nell’opera De officiis egli afferma: “Quello che fa l’amore, non potrà mai farlo la paura. Niente è così utile come farsi amare”. D’altra parte, la ragione che muove e stimola la vostra operosa e laboriosa presenza nei vari ambiti della vita pubblica non può che essere la volontà di dedicarvi al bene dei cittadini, e quindi una chiara espressione e un evidente segno di amore. Così, la politica è profondamente nobilitata, diventando una elevata forma di carità». È Benedetto XVI che parla, nel suo discorso con le autorità, in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie (Milano, 2 giugno 2012). Il testo dell’intervento fa parte di Politica – «Elevata forma di carità» (160 pagine, 8 euro), volume realizzato in coedizione da Libreria Editrice Vaticana e Piccola Casa Editrice. Il percorso di questo libro intende approfondire attraverso le parole del Santo Padre il tema della politica e del bene comune, aspetti delicati per la situazione sociale e istituzionale del nostro paese. Sant’Ambrogio «fu un governatore equilibrato e illuminato che seppe affrontare con saggezza, buon senso e autorevolezza le questioni, sapendo superare contrasti e ricomporre divisioni», continua il Pontefice. E proprio per questo alcuni princìpi che il santo seguiva sono preziosi per chi è chiamato a reggere la cosa pubblica. «L’istituzione del potere deriva così bene da Dio, che colui che lo esercita è lui stesso ministro di Dio». Parole che potrebbero sembrare strane oggi, «eppure indicano una verità centrale sulla persona», dice il Papa. «Nessun potere dell’uomo può considerarsi divino, quindi nessun uomo è padrone di un altro uomo». Benedetto XVI ricorda un altro insegnamento: «La prima qualità di chi governa è la giustizia, virtù pubblica per eccellenza, perché riguarda il bene della comunità. Eppure non basta. Ambrogio le accompagna un’altra qualità: l’amore per la libertà, che considera elemento discriminante tra governatori buoni e cattivi. “I buoni amano la libertà, i reprobi amano la servitù”. Tuttavia, libertà non significa arbitrio del singolo, ma implica piuttosto la responsabilità di ciascuno».
Sia Roberto Jonghi Lavarini (candidato alla camera dei deputati) che Benedetto Tusa (candidato al consiglio regionale) sono esempi di cattolici praticanti impegnati in Politica, con La Destra di Francesco Storace, in difesa degli irrinunciabili Valori naturali e cristiani, della famiglia tradizionale, del diritto alla vita, della autentica solidarietà e giustizia sociale. Entrambi i candidati, accogliendo, con cavalleresco spirito di servizio, gli accorati appelli del Santo Padre e dell'Arcivescovo di Milano in favore di un ritrovato impegno politico e sociale dei cattolici in difesa del bene comune, sono scesi in campo, in prima persona, sottoscrivendo subito la piattaforma programmativa del forum italiano delle famiglie.

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