mercoledì 14 novembre 2012
L'Europa dei popoli si ribella alla plutocrazia!
FUORI IL BILDERBERG DA ROMA E DALL’EUROPA
“Cosa ci fanno manager, banchieri, finanzieri, imprenditori, politicanti e giornalisti riuniti in gran segreto? Partecipano alla riunione del Gruppo Bilderberg, potente circolo finanziario para-massonico mondiale, che dal 1954 pianifica e decide le sorti di popoli e continenti.Oggi si ritrovano a Roma a decidere il destino dell’Europa, dell’Italia, della Spagna e della Grecia”.
Questa una nota del Movimento Sociale per l’Europa.
“L’incontro doveva svolgersi in gran segreto, ma noi lo abbiamo scoperto e siamo a qui a contestare i ‘grembiulini’ sbarcati a Roma per decidere il nostro futuro. Fuori il Bilderberg da Roma e dall’Europa!La politica riacquisti autonomia dalle consorterie internazionali ed il popolo torni ad essere sovrano.Avanti con l’euroribellione!”
Hanno concluso i militanti: “Vogliamo far sapere ai cittadini che all’incontro sono presenti Monti, Passera, Profumo, Severino e Fornero; Gruber, Mentana, De Bortoli; Draghi, Visco, Letta, Amato e De Benedetti; i vertici della Eads, di Barclays, della Td Bank Group, della Lazard, dell’Alcoa e della Shell, nomi noti alle cronache nostrane perché insieme agli altri ‘boss’ della speculazione mondiale ci hanno scippato il futuro ed hanno affamato il nostro popolo”.
MSE – COMITATO POLITICO
L’Euroribellione è iniziata
Tra il 4 e il 10 novembre, migliaia di Europei sono scesi in piazza per la libertà dell’Europa a Bruxelles, Mosca e Tallinn (4/11), a Madrid, Atene e Roma (10/11). Fratelli nella lotta, figli di una sola civiltà, hanno gridato la loro rabbia contro le catene delle politiche finanziarie e sociali dei tecnocrati e dei burocrati della UE, hanno marciato contro l’occupazione americana della nostra terra e hanno ribadito la loro fratellanza con la Russia.
A Roma, nonostante le polemiche dei giorni precedenti, per il fastidio di quelli cui è piaciuto soffiare sul fuoco e alimentare l’odio coltivato nei nostri confronti, il corteo si è svolto senza problemi di sorta. I numerosi giornalisti intervenuti nella speranza di poter filmare e raccontare l’orda di barbari calati da tutt’Europa a mettere a ferro e fuoco la città, hanno avuto grandi difficoltà a camuffare la realtà: più di mille persone, militanti e semplici cittadini, famiglie e bambini compresi, ha partecipato ed ha animato un corteo che non aveva nulla di nostalgico. Persone che, al di là di ogni ideologia, hanno chiesto e pretendono una casa ed un lavoro, dignità e libertà. Persone che, contrariamente al livore e alla rabbia di chi ci ha attaccato e continua a farlo, hanno invaso le vie di Prati con il sorriso sulle labbra. Il riso e la gioia propri di chi non sarà mai solo, ma avrà sempre il sostegno della propria comunità. Il riso e la gioia propri di chi è consapevole che nonostante la crisi c’è ancora una speranza.
Ed è da quella gioia e da quella speranza che vogliamo ripartire, perché la nostra è una battaglia per il futuro, senza nostalgismi e passatismi. Una battaglia per la libertà della nostra terra dalla dominazione del grande capitale e dall’occupazione degli eserciti stranieri. Una battaglia per la libertà del nostro popolo dalla schiavitù della precarietà e dalla tirannia delle droghe.
E’ una battaglia di civiltà.
E’ una battaglia per l’Europa.
E noi saremo sempre sulla barricata.
Il Comitato Politico
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