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martedì 26 marzo 2013

"Cuore saldo, mente lucida, mani libere".

Cuore saldo, mente lucida, mani libere.
Milano, 26 marzo 2013
Ad una persona normale che si sveglia presto per andare a lavorare, un buon caffè dà la giusta carica per iniziare bene la giornata e, nel corso di questa, altri caffè servono a mantenere alta la concentrazione e, quindi, la produttività. Come questa persona prenda il caffè (normale o macchiato, lungo o ristretto, amaro o zuccherato, diluito in un caffelatte o con un gelato affogato) ha poca importanza, quello che conta veramente è la giusta dose giornaliera di caffeina.
Ma cosa c’entra questa banale storiella con il futuro della destra sociale italiana? Ve lo spiego subito. Al nostro popolo, la nostra destra (intesa come valori, idee, uomini, stili e comportamenti) è assolutamente necessaria (come la caffeina) ma come questa si inserisca nelle specifiche dinamiche spazio-temporali della politica (elezioni ed istituzioni) non ha alcuna importanza. Concentrata in una piccola lista autonoma, diluita in una coalizione o in un grande partito, il risultato non cambia: l’importante è essere assunti dal corpo della nazione e, come un toccasana, essere realmente utili alla sua salute, al suo buon funzionamento.
Per questo, dopo la scomparsa del Movimento Sociale Italiano, ho imparato a rimanere assolutamente rigoroso nei confronti dei principi e degli ideali, quanto ad essere assolutamente pragmatico sull’utilizzo degli strumenti e delle strategie più adeguate ed utili alla “buona battaglia”. L’importante non sono i contenitori e le etichette,le sigle ed i partiti, meri strumenti, per quanto essenziali di questa democrazia, per fare Politica, ma i contenuti valoriali, ideali e programmatici , la coerenza fra il pensiero e l’azione ed il buon esempio quotidiano.
Io, in questi anni, ho, più volte, cambiato appartenenza organizzativa (Alleanza Nazionale, Fiamma Tricolore, Indipendente in AN, Popolo della Libertà e Indipendente ne La Destra) ma rivendico di averlo fatto rimanendo assolutamente coerente con me stesso, con le mie idee e con i miei valori di riferimento, senza mai rinnegare nulla e nessuno della mia oramai ultra ventennale militanza politica. Altri, invece, spesso solo per puro opportunismo o, forse peggio, per mera ottusità, sono rimasti fermi sotto lo stesso marchio o sotto lo stesso padrone, non accorgendosi che il carro sul quale erano comodamente seduti, ha più volte cambiato strada e spesso anche sbandato. Quello che conta veramente è solo la Fedeltà spirituale ed ideale, non quella ad un partito, ad una corrente o ad un qualsiasi capetto.
Dopo le ultime elezioni politiche, stiamo, purtroppo, assistendo al completo sfacelo della destra sociale italiana: ai sette nani, tutti perdenti, si aggiungono, di giorno in giorno, nuove scissioni, nuove sigle e nuovi guru che, naturalmente divisi fra loro, promettono la oramai chimera unità d'area. Siamo passati dalla tragedia alla farsa! Per questo, prendendomi l’ennesima pausa di riflessione, mi ritengo assolutamente libero di trovare nuove sinergie, di creare nuove sintesi e di percorrere nuove strade. Il tutto, insieme ai miei amici, camerati e sostenitori: rimanendo noi stessi e ricercando sempre il bene comune.
Roberto Jonghi Lavarini - DESTRA PER MILANO

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