Noi di Destra per Milano non abbiamo nulla da nascondere: la nostra militanza politica è alla luce del sole, le nostre idee assolutamente chiare e risapute. Troviamo altresì ridicolo e penoso, più che fastidioso, che qualcuno perda il suo tempo a spiarci da lontano ed a costruire su di noi chissà quali tragicomiche "trame nere". Evidentemente, i compagni antifascisti, che ci seguono con tanta attenzione, non hanno niente di meglio da fare, sono degli sfigati patologici o dei miserabili spioni prezzolati, probabilmente entrambe le cose. Contenti loro... Noi andiamo avanti per la nostra strada: il nostro nemico, del nostro popolo e della nostra nazione, è la plutocrazia mondialista, non questi idioti, utili al sistema.
I raduni dello scorso 5 ottobre a Milano del Fronte nazionale di Adriano Tilgher e dei fascio-leghisti di Mario Borghezio . Due alberghi per due assemblee. Redazione - Osservatorio democratico - 10/10/2013. Nella giornata di sabato scorso, 5 ottobre, si sono tenute a Milano due iniziative di stampo neofascista. La prima, a Niguarda, promossa a livello regionale dal redivivo Fronte nazionale di Adriano Tilgher, dopo la sua fuoriuscita da La Destra di Francesco Storace. La scelta di un albergo periferico (il Residence Siloe di via Cesari) è stata dettata dal rifiuto della concessione di una sala pubblica a Sesto San Giovanni da parte del sindaco. Nell’occasione si sono alternati un centinaio di militanti provenienti da tutta la Lombardia. Grazie all’attento monitoraggio di un nostro “osservatore”, possiamo dire che, tra i presenti era possibile notare una ventina di vecchi di Avanguardia nazionale (chiamati da Stefano Delle Chiaie), una decina di esponenti di varie famiglie calabresi, i soliti Remo Casagrande e Roberto Jonghi Lavarini. Nell’occasione il varesotto Nello Riga (ex La Destra) è stato eletto responsabile regionale, mentre per Milano è stato nominato Carlo Lasi (ex Fiamma tricolore). Il secondo appuntamento, svoltosi in contemporanea, è stato quello organizzato all’Hotel dei Cavalieri in piazza Missori dalla Fondazione Europa dei popoli, presieduta da Mario Borghezio, su “Immigrazione, identità e cittadinanza”, con la partecipazione, come ospite d’onore, del capogruppo al parlamento europeo del Fpo austriaco Andreas Molzer. Anche qui ci siamo infilati. Duecento circa i presenti, per lo più vecchi leghisti, molti bossiani e qualche secessionista come Pino Babbini e Roberto Bernardelli. Tra i fascisti conosciuti: il solito “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini (che si vanta, tra l’altro, di discendere dalla comunità walser, di origine germanica, presente nel vallese, aderendo ovviamente alle sue componenti più tradizionaliste), la principessa Silvia Comneno d'Otranto di Bisanzio (nipote di un ex volontario nelle SS italiane) e Valerio Zinetti, tutti e tre molto in confidenza con gli austriaci del Fpo. L’onnipresente Jonghi Lavarini, dal canto suo, come Destra per Milano, sarà anche a Roma il prossimo 9 novembre, in occasione della manifestazione organizzata da uno dei due poli nati per riaggregare i reduci di Alleanza nazionale e più in generale l’area sparsa del neofascismo nostrano. Quello promosso da Francesco Storace, che insieme a Io Sud di Adriana Poli Bortone, alle briciole di Futuro e libertà (Roberto Menia), al nipote di Tatarella e ad altri ex colonnelli di An, vede della partita anche i residui della Fiamma tricolore di Luca Romagnoli. Lo scopo è di alzare il prezzo della unificazione con i loro camerati dei Fratelli d'Italia di Ignazio La Russa e di Prima l’Italia di Gianni Alemanno. http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3399&Class_ID=1004
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