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giovedì 30 agosto 2012

Bersani bugiardo ed imbroglione!

BERSANI NON MENTIRE 30ago2012
E’ in atto uno dei più grandi raggiri elettorali ai danni dei cittadini italiani che la nostra nazione ricordi. Dietro l’intenzione di migliorare l’attuale legge elettorale, il cosiddetto Porcellum, si nasconde un inganno di cui il maggiore artefice è il leader del Pd, Bersani. Mentre a sinistra si urla ai media che è necessario attivarsi affinché gli italiani la sera stessa della chiusura delle urne sappiano chi li governerà, dall’altra si gioca sul sistema elettorale, ventilando ipotesi di un premio di maggioranza al partito con più voti. Ciò significa che in barba a ogni trasparenza, per cui gli elettori prima del voto sanno già chi sarà il candidato premier della coalizione o del partito che indicheranno, i signori del palazzo si lasciano la possibilità di indicare a urne chiuse il presidente del consiglio e la maggioranza che lo sostiene. Una decisione indotta dal più che fondato timore che gli italiani stanchi di certa politica non le diano fiducia. E si cerca di difendersi come si può. Ecco perché da mesi sentiamo parlare di accordo in dirittura d’arrivo sulla nuova legge elettorale, prima a luglio, poi ad agosto, ora settembre. Il fatto è che non sanno come poter uscire con meno danni possibili dalla prossima tornata elettorale. Tanto che ancora non c’è un’intesa sul testo, come evidenziato ieri dai relatori per la riforma, che però si dicono ottimisti sulla modifica del Porcellum. Con candida tranquillità, Quagliariello ha invece accennato a quelle che potrebbero essere le novità, tra cui il sistema proporzionale a 26 circoscrizioni con sbarramento tra il 5% e l’8% in quelle maggiori. Sarebbe una follia alla quale si aggiungerebbe la vera e propria truffa sugli eletti, che per due terzi sarebbero scelti dai cittadini, e per un terzo in liste bloccate. E quale partito e’ in grado di eleggere oltre il 33 per cento di parlamentari…..? Imbroglioni! E chi ci dice quale sarà il partito che ne eleggerà di più? E ancora, quale sarà l’entità di questo fantomatico premio di maggioranza, al quale proprio Bersani punta con decisione? Una determinazione che non può non far sorgere qualche legittimo dubbio. Non sembra, infatti, peregrino immaginare che l’attuale governo dei tecnici possa proseguire con la stessa maggioranza che lo sostiene oggi in Parlamento anche allo scadere naturale del suo mandato. D’altronde, immaginare Monti temporaneamente in panchina per essere subito riportato in campo alla chiusura delle urne sostenuto da una grande coalizione può sembrare aberrante per chi, come noi, crede negli ideali della propria forza politica. Mentre può essere idea scontata per chi, tremando alla cessione di quote del proprio potere, è disponibile a mettere sul piatto altrettante parti di sovranità popolare. Dirlo a chiare lettere sarebbe controproducente e farebbe perdere voti. Nasconderlo dietro una riforma elettorale a tagliola sugli italiani è decisamente meno rischioso. (Francesco Storace)

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