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martedì 28 agosto 2012

Basta con la "mignottocrazia"

"Anche a noi piace la figa ma la politica è un'altra cosa" così Roberto Jonghi Lavarini, presidente del comitato Destra per Milano ed allora esponente del Popolo della Libertà, commentò efficacemente la candidatura di Nicole Minetti nel listino bloccato alle scorse elezioni regionali lombarde. Poi ci fù il caso Ruby, le intercettazioni telefoniche e la dettagliata descrizione dei festini di Arcore. Da allora, nulla sembra essere cambiato: lo scorso 15 luglio, infatti, Silvio ha festeggiato, insieme a tutto il suo harem, la sua nuova preferita, la 27enne Francesca Pascale, già consigliere provinciale del PDL napoletano. Le "olgettine" escluse dall'evento che protestavano davanti ai cancelli di Villa San Martino, sono state allontanate, secondo la ricostruzione di Libero quotidiano, non a suon di mazzate ma a suon di mazzette, ovvero di buste con migliaia di euro. Sempre questa estate la cosidetta "Ape Regina" ha raccontato di aspettare un figlio dal Cavaliere che lei ama ed ha tenuto a raccontare pubblicamente che "adora leccare perchè profuma come un bambino". Ultima notizia, forse la peggiore, sicuramente quella politicamente più penosa e tragica, è che a consigliare Silvio sia sul nuovo nome e simbolo del PDL che sulla legge elettorale e la selezione dei futuri candidati, per tutta l'estate, sia stata la deputata napoletana Maria Rosaria Rossi, praticamente una "Minetti partenopea". Tutto questo mentre l'Italia sprofonda nella crisi ed il PDL di Alfano continua a sostenere, insieme a PDL ed UDC, questo governo tecnico, tutto aumenti, tasse e massacro sociale. Non siamo certamente degli ipocriti moralisti ma, evidentemente, Berlusconi ha superato ogni limite ed è sicuramente meglio, innanzitutto per l'Italia ma anche per il centro-destra e persino per lui stesso, che non si ricandidi alle prossime elezioni politiche. Qualcuno, fra i servi, parassiti e pecoroni che lo circondano, avrà il coraggio di dirglielo? F.to Federico Bussi.

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