CCP

martedì 29 maggio 2012

"Uniti in difesa della sovranità"

STORACE: DA NAPOLI LA SFIDA DELLA SOVRANITA’ Usciamo da questi due giorni di direzione nazionale tutti finalmente consapevoli delle nostre potenzialità. Diamo al partito una dozzina di temi su cui orientare con le nostre forti parole d’ordine l’azione su tutto il territorio. Al grande tema della sovranità aggiungeremo alcuni passaggi, a partire dal sapere come elemento di merito per la nostra gioventù e la rappresentanza di quelle imprese massacrate dalle politiche economiche, a partire da quelle agricole. Offriamo all’Italia una destra di valori e di programma, che dobbiamo verificare, senza infingimenti e con sincerita’, se riusciremo ad allargare, puntando a superare i dissensi dei tempi passati, alla Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli, con obbiettivi chiari per ciascuno. Spettera’ ai gruppi dirigenti delle due formazioni politiche provarci. È una destra che lancia al paese il grande tema della sovranità, che dovrà campeggiare nella importante manifestazione di Napoli il prossimo 9 giugno. Lì dovremo dire con chiarezza no al ricatto di chi paventa l’uscita dall’euro come disastro, e che pero’ omise di dire la stessa cosa quando adottammo la moneta unica senza neppure pretendere un’Europa finalmente capace di politiche non soggette alla finanza globale. A Napoli lanceremo la petizione per sottoscrivere un appello al Parlamento di indizione di un referendum sul fiscal compact. E lo faremo in piazza e nei gazebo, con una semplice frase: vuoi decidere tu il tuo futuro o vuoi che lo decidano gli uomini della banca centrale europea? Se il Parlamento ci risponde no, allora diremo basta a questa Europa. La sovranità è del popolo, e il popolo ha diritto di sapere chi detiene i 2000 miliardi dei nostri debiti nei mercati internazionali, e non ovviamente tra i risparmiatori di casa nostra. Non si paghino più: dobbiamo pretendere che si dica questo, con orgoglio, agli speculatori globali. Per farlo, ci vorrebbe un Craxi modello Sigonella. Abbiamo il dovere di vincolare ogni nostro passo all’obiettivo di programma, perché il centrodestra di oggi non è in grado di lanciare una battaglia di sovranità. Voglio dire di stare attenti a stare aggrappati a questo centrodestra. Se restiamo immobili assistiamo al bipolarismo tra Bersani e Grillo, e io non ci sto a portare la bara al funerale dell’alternativa alla sinistra. I nostri obiettivi programmatici li presenteremo proprio a Napoli, e dovrà essere chiaro che per le elezioni politiche non ci si potra’ chiedere di inseguire alleanze se non si butta giù Monti, se non ci si dirige verso politiche sociali serie, se non si punta al recupero della sovranità. Non c’è alleanza possibile se non si individuano obiettivi di programma. E dove siamo in coalizione non dico di rompere il patto con gli elettori, ma non dobbiamo restare silenti. Se restiamo la destra del centrodestra avremo un destino triste. Per allearci dobbiamo avere un gruzzolo di sì alle proposte che lanceremo a Napoli. Non è difficile, basta volerlo. FRANCESCO STORACE SEGR. NAZ. LA DESTRA

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