Ieri "un centinaio" di militanti e
simpatizzanti del Comitato Destra per Milano (Movimento per Alleanza Nazionale)
"ha partecipato attivamente alla sacrosanta protesta organizzata dal
Movimento dei Forconi". Lo sostiene il “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini,
del movimento Destra per Milano che, "divisa in quattro gruppi e senza
simboli di partito, ha portato la propria piena solidarietà ed il proprio
convinto sostegno politico ai presidi di Bergamo, Lodi, Piacenza e
Vercelli". Jonghi Lavarini "ha guidato il gruppo di Vercelli,
partecipando alla manifestazione degli agricoltori, organizzata da alcuni suoi
parenti produttori di riso, ed è salito su un trattore, imbracciando un forcone
e una bandiera tricolore". "E' stata - afferma Jonghi Lavarini - una
calda giornata fredda. Una memorabile, pacifica, spontanea e trasversale
rivolta nazionalpopolare contro la plutocrazia mondialista, questa Europa di
banchieri, tecnocrati e burocrati, questo governo di servi incapaci , le caste
e la partitocrazia che stanno ammazzando di tasse le imprese e le famiglie
italiane".
Libero quotidiano, 1°
dicembre 2013
DESTRA PER MILANO - Roberto Jonghi Lavarini, presidente del Comitato
Destra per Milano, in una nota ha preso posizione riguardo la manifestazione
dei Forconi, che definisce «memorabile, pacifica, spontanea e trasversale
rivolta nazionalpopolare contro la plutocrazia mondialista, questa Europa di
banchieri, tecnocrati e burocrati, questo governo di servi incapaci , le caste
e la partitocrazia che stanno ammazzando di tasse le imprese e le famiglie
italiane». Jonghi Lavarini ha anche annunciato che «alle prossime
manifestazioni saranno regalate e distribuite le bandiere cuore-crociate
simbolo della rivolta (tradizionalista, identitaria, aristocratica e contadina)
di “Vandea” contro l’oppressione giacobina».
CORRIERE DELLA SERA, 10 DICEMBRE 2013
Anche il "barone nero" Roberto Jonghi
Lavarini, già presidente di zona 3 per Alleanza Nazionale, dichiara che la sua
associazione Destra per Milano è presente fin dal primo giorno ai presidi.
LA REPUBBLICA, 11 DICEMBRE 2013
«È il vero spirito del fascismo di San Sepolcro
del 1919, trasversale, che univa la sinistra interventista, sindacalismo, ex
combattenti e antiparlamentaristi» rievoca Roberto Jonghi Lavarini, esponente
della Destra per Milano, detto anche il Barone Nero, che in questi giorni gira
per tutto il Settentrione sostenendo la protesta dei forconi. Si tiene in
contatto con Najat Tantaoui, già portavoce della donne marocchine in Italia,
vicina al Pd, tra le promotrici della rivolta dei forconi nel milanese, in
particolare nel blocco del traffico in piazzale Loreto, terra di confine del
capoluogo lombardo. «La chiamo “camerata” scherza Jonghi. «Ieri i militanti di
Forza Nuova erano in piazza con i “leonkavallini” in una manifestazione
pacifica: una scena bellissima». La trasversalità, la non appartenenza politica
sono il motto di questa strana forma di protesta che sembra aver scavalcato
persino il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Non c'è una regia
comune. Le frange di destra hanno l'ordine di cantare solo l'inno nazionale, ma
allo stesso tempo si ritrovano a fianco giovani tifosi delle curve che cantano
contro la polizia. Dovevano essere a Roma durante il giorno della fiducia, ma
proprio per questi problemi organizzativi hanno preferito posticipare la
“marcia” nei prossimi giorni.
http://www.linkiesta.it/forconi-fascisti 11 DICEMBRE 2013
Non vogliono essere chiamati forconi. Un giovane
leader improvvisato urla: “Ho saputo che c’è un politico che si
è fatto fotografare al presidio, voglio dire che noi non lo conosciamo
e non vogliamo avere niente a che fare con lui” (era Jonghi Lavarini,
noto destrorso locale). Messinscena? Forse no, “qui ci sono comunisti,
fascisti, poveri, disoccupati, cosa importa?”. E comunque, quand’anche
fosse una piazza eterodiretta, è un embrione di rivolta impossibile
da governare per qualunque gruppetto fascista, soprattutto a Milano.
I ragazzi e le ragazze sono la maggioranza, giovanissimi disoccupati
o precari.
IL MANIFESTO, 11 DICEMBRE 2013
Nel movimento che in questi giorni sta sfilando a
Milano ci sono anche esponenti di estrema destra. Il comitato
antifascista di zona 3 di Milano se ne è accorto. E per questo motivo ha
diramato un comunicato dove racconta per filo e per segno chi c'è in questi
giorni in manifestazione con i Forconi. Qui di seguito la nota.
In prima fila
era riconoscibile il famigerato “barone
nero” Roberto Jonghi Lavarini, segretario lombardo della Destra di Storace,
che quando era presidente di zona 3 per AN, ha proposto di intitolare proprio
Piazzale Loreto al dittatore Mussolini
LINKIESTA, 12 DICEMBRE 2013
Per Roberto Jonghi Lavarini, Presidente del
Comitato Destra per Milano, questa manifestazione è: “memorabile, spontanea,
pacifica e trasversale. Si tratta di una rivolta nazional-popolare contro la
plutocrazia mondialista, questa Europa di banchieri, tecnocrati e burocrati, questo
governo di servi incapaci, le caste e la partitocrazia che stanno ammazzando di
tasse le imprese e le famiglie italiane”
http://lamianotizia.it/forconi,-secondo-giorno-di-protesta-in-tutta-italia.html
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