martedì 17 maggio 2011
Commento ai risultati elettorali
Elezioni: i milanesi hanno mandato un forte segnale di protesta e di rinnovamento politico alla Moratti, a Berlusconi ed al PDL. Ascoltiamo Milano che è socialmente e culturalmente di centro-destra: al ballottaggio possiamo e dobbiamo vincere!
Milano, 17 maggio 2011
I risultati di queste elezioni, soprattutto a Milano, sono stati peggiori delle mie, già negative, previsioni. Perdono e calano sia il Popolo della Libertà (28,74%) che la Lega Nord (9,63%), vengono sconfitti, almeno in prima battuta, sia Letizia Moratti (41,58%) che Silvio Berlusconi. Questa innegabile sconfitta non è merito di Giuliano Pisapia (48,04%) e della sinistra ma colpa degli errori, e spesso anche della arroganza, dei vertici del PDL e del centrodestra, che hanno sbagliato molte candidature (a partire da quella del sindaco e dalla non ricandidatura di Stefano Di Martino), che hanno politicizzato una campagna elettorale amministrativa e che non hanno dato ascolto a fette importanti della società civile, dando per scontato ed automatico il consenso dei milanesi.
Secondo i dati, ancora provvisori, il centrodestra perderebbe anche tutte e nove le circoscrizioni di Milano. Altro dato inequivocabile è la definitiva scomparsa, a Milano come nel resto d'Italia, della destra terminale: Forza Nuova ottiene lo 0,35% e La Destra di Storace lo 0,28%. Milano è e rimane una città culturalmente e socialmente di centrodestra, i milanesi, al primo turno, hanno voluto dare un forte segnale di protesta e di rinnovamento, al ballottaggio, sono pronti a schierarsi nuovamente al fianco della Moratti ma attendono dei chiari segnali da Berlusconi e dai vertici del PDL: basta chiacchiere, promesse vane, anticomunismo d'accatto, magna-magna, festini, nani e ballerine. La festa è finita!
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