CCP

domenica 20 gennaio 2013

"L'alleanza Destra-PDL è una partita a scacchi"

Nessun matrimonio ma solo una “partita a scacchi”, potremmo definire così l’alleanza nel centrodestra. La legge elettorale (che non ha voluto la Destra), obbliga i partiti a schierarsi nei due blocchi principali, pena l’esclusione netta dalla politica parlamentare per le formazioni come la nostra. In questa partita fra coalizioni, ognuno porta in base alla proprio forza e capacità, può esser quindi fante o cavaliere, re p pedone ognuno nella sua realtà e indipendenza. Oltre a portare le proprie forze gli alleati che fronteggeranno l’avversario (in questo caso i sinistri), ogni forza componente l’alleanza porta un contributo al programma preparato per la vittoria. In questo caso “Re Francesco” (Storace), ha chiesto e ottenuto l’inserimento di un corposo taglio ad Equitalia, l’impegno alla realizzazione della Repubblica Presidenziale, la partecipazione agli utili per i dipendenti delle grandi aziende (come avviene in Germania) e la ridiscussione con l’Europa della problematiche del fiscal compact, che di fatto impediranno la libera attività dei governi. Nella conferenza risuona forte e chiara la volontà‘ d’esser Destra che sappia far qualcosa di concreto oltre a esporre delle belle idee ed ottimi contenuti. Scelte, la politica è fatta da libere scelte che si fanno nel campo di battaglia in cui ci si trova. Il nostro “esercito” non si è certo inserito ne è stato assorbito da alcuno, partecipa a questa partita a “scacchi” le cui regole sono state volute dal popolo Italiano. Considerati gli “ottimi” rapporti con i cugini di una parte e dell’altra sponda non rimaneva altro che osare questa strada. La Destra vuole rappresentare la politica di Destra “del fare” e non certo essere uno dei tanti gruppi tutto “pane e rivoluzione”, nemmeno collocarsi tra i molteplici “camerati” maturi liberali bisognosi di PPE e di centro in genere. Questa scelta serve a portarci in Parlamento, di li i fatti e la volontà aiuteranno la nascita di una grande Destra o il rafforzamento e la trasformazione in Grande Destra de La Destra. Ancora quindi tutto da costruire. Di certo se “Re Francesco” e noi che lo seguiamo non avessimo fondato il nostro partito, oggi tra “fardelli D’Italia” pardon Fratelli D’Italia e emotivi incazzati la Destra politica non esisterebbe questa la realtà. Si tratta quindi di digerire un’alleanza che permetterà la realizzazione di qualche nostra precisa volontà politica, oltre a garantirci la crescita politica per una Destra più significativa ed utile. Nello Alessio

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