CCP

martedì 25 settembre 2012

Un'altra Destra per una buona Politica!

Come comunità umana, prima che politica, abbiamo il dovere di fare una seria autocritica perché nell’attuale, e sempre più evidente, degrado della partitocrazia, tante, troppe, mele marce, purtroppo, provengono dalla destra, da AN e dal MSI. Troppi “vecchi camerati” di un tempo hanno sbagliato, perdendo la bussola e la strada, facendosi ammagliare dalle sirene del sistema, del potere e del denaro. Ma non è affatto vero che “tutti i politici sono uguali e fanno schifo”! Rivendico, con forza e con orgoglio, l’esistenza di un’altra Destra e di una buona Politica, fatta, con passione e disinteresse, per senso civico del dovere, per idee ed ideali, per amore del nostro popolo e della nostra nazione. Mi sono iscritto, a soli 14 anni, al Fronte della Gioventù del Movimento Sociale Italiano di Via Mancini a Milano, e ho sempre militato a destra, con coerenza e coraggio, rimanendo, come tantissimi altri amici di allora, uomo libero, senza padroni e senza padrini. Solo per questo, perché ho sempre detto quello che pensavo e ritenevo giusto ed ho sempre cercato di fare quello che dicevo, non ho fatto carriera, quando, senza falsa modestia, avrei potuto tranquillamente essere deputato o assessore. E’ da anni, prima in AN e poi nel PDL, che, insieme ai miei amici di Destra per Milano, mi batto per un vero rinnovamento della politica, chiedendo maggiore partecipazione, trasparenza e meritocrazia nella selezione della classe dirigente; lottando apertamente contro il nepotismo ed il cumulo di mandati, incarichi e prebende. Ma i vertici nazionali del PDL, invece di ascoltare i nostri consigli, intelligenti e disinteressati, hanno preferito creare e consolidare una vera e propria casta di mestieranti della politica, complessivamente mediocri e servili, molto spesso incapaci e immeritevoli, a volte persino ladri e prostitute. Ora si vedono i risultati, nel Lazio come in Lombardia, ed il PDL sta crollando su se stesso e, da questa crisi inevitabile non si risolleverà più. Non possiamo però consegnare la nostra sovranità, la nostra libertà ed il nostro futuro alla sinistra comunista e giacobina, al pagliaccio santone Grillo o, peggio, alla plutocrazia dei tecnocrati mondialisti. Per questo dobbiamo costruire un nuovo centro-destra (PDL e Lega ripuliti + destra + Montezemolo e Giannino), un fronte di salvezza nazionale, per cambiare radicalmente il nostro sistema politico in partecipativo, presidenziale e federale, dimezzando i costi del suo funzionamento. E di questo schieramento, la destra italiana dovrebbe esserne la punta di diamante, la guida morale prima che politica. Per questo sono impegnato nel “Ritorno ad Itaca” (ovvero il Laboratorio Politico per la Rinascita Italiana, promosso da Marcello Veneziani) e spero ancora in una lista unitaria Destra-Fiamma-ex AN alle prossime elezioni politiche. F.to ROBERTO JONGHI LAVARINI - robertojonghi@gmail.com

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