CCP

lunedì 17 settembre 2012

Fratelli Cristiani.

Stavolta non smentiamo nulla: i Fratelli Cristiani nascono per difendere, in maniera assolutamente concreta e pragmatica, le comunità cristiane perseguitate nel mondo, in Africa, medio ed estremo Oriente. Ed il nostro riferimento è il Generale Michel Aoun, già Presidente del Libano, alleato dei mussulmani sciiti di Hetzbollah.
I fratelli cristiani contro i fratelli mussulmani Nasce sostenuta dall’estrema destra una nuova associazione internazionale per procurare armi e istruttori ai cristiani delle chiese orientali. Un primo convegno a Milano a difesa del dittatore siriano Assad Redazione - Osservatorio democratico - 03/09/2012 È nata l'associazione internazionale Fratelli cristiani. A promuoverla una trentina di esponenti di estrema destra, autodefinitisi «buoni patrioti», di diversa nazionalità: italiani, francesi, austriaci, russi, serbi, greci, egiziani, etiopi, libanesi, siriani e iracheni delle chiese orientali. A darne l’annuncio nei giorni scorsi è stato l’avvocato Vincenzo Forte, a capo a Milano dell’Unione patriottica, secondo cui l'associazione si proporrebbe «l'unità dei cristiani nel mondo e la loro difesa attiva, soprattutto di quelli emarginati e perseguitati per la loro fede religiosa in Medio Oriente, Africa ed Asia», raccogliendo, «a differenza di altre benemerite associazioni laiche e religiose che sostengono i medesimi scopi con la preghiera», i fondi per «acquistare ed inviare alle comunità che lo necessitano: sistemi di sicurezza (allarmi, video sorveglianza, anti-intrusione, ecc...); equipaggiamento (abbigliamento paramilitare, divise, giubbotti anti-proiettile, visori notturni, maschere anti-gas, ecc...) ed armamento difensivo (armi bianche e leggere)». Tali forniture, sempre secondo l’avvocato Vincenzo Forte, «saranno accompagnate da istruttori-consiglieri volontari (ex ufficiali delle forze armate e dei corpi speciali di diverse nazioni) che forniranno anche l'adeguata formazione tecnica ed il necessario addestramento militare». Referente politico internazionale del movimento sarebbe il generale Michel Aoun, già leader dei cristiano maroniti libanesi, in ottimi rapporti sia con i mussulmani sciiti di Hezbollah che con i laici nazional-socialisti arabi del partito Baath. Il movimento, come scritto in un breve documento di presentazione, si opporrebbe «alla preoccupante espansione dell'estremismo islamico sunnita (arabo wahabita e dei Fratelli Mussulmani) e al crescente terrorismo omicida di Al Qaeda, fenomeni macroscopicamente favoriti dalla finta "primavera araba", dal sionismo internazionale, dagli interessi economici e petroliferi e dall'imperialismo americano». Fra i promotori italiani anche Roberto Jonghi Lavarini che ha dichiarato: «Sosteniamo attivamente l'asse Russia-Siria-Iran contro l'alleanza Usa-Israele-Arabia Saudita e preferiamo il dittatore (laico, sciita, alawita) Bashar Al Assad al caos, all'anarchia ed all'estremismo islamico». La prima iniziativa si dovrebbe concretizzare a breve con un convegno proprio a Milano. A organizzarlo, insieme ai Fratelli cristiani, anche la rivista «Eurasia» di Claudio Mutti e l’Alleanza europea dei movimenti nazionali (Aemn), già a convegno all’Hotel Michelangelo, a Milano, lo scorso 6 e 7 luglio e costituita dal Front national francese, dal British national party e dall’ungherese Jobbik. Avrebbero già assicurato la loro presenza europarlamentari di estrema destra (aderenti all’Aemn), esponenti delle comunità cristiane orientali e rappresentanti del Baath e di Hetzbollah. http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3263&Class_ID=1004

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