venerdì 4 giugno 2010
Finalmente liberi di gridare: W IL DUCE!
"Io non ho nessun potere, forse ce l'hanno i gerarchi, ma non io. Io posso solo decidere se far anadare il mio cavallo a destra o a sinistra, ma nient'altro" (Silvio Berlusconi cita i Diari di Benito Mussolini, conferenza internazionale OCSE, Parigi 27 maggio 2010)
Dopo i pubblici elogi del senatore Marcello Dell’Utri (appassionato di storia e libri antichi) che aveva definito Benito Mussolini “uomo straordinario e di grande cultura”, e l’iniziativa editoriale-pubblicitaria del quotidiano Libero che ha deciso di regalare ai propri lettori una raccolta di sei CD ( http://www.libero-news.it/discorsi_mussolini.jsp) con i discorsi del Capo del Fascismo (con la prima uscita il giornale ha aumentato del 30% le vendite), ora il presidente Silvio Berlusconi cita il Duce come un qualsiasi grande classico del pensiero europeo.
Bene, era quello che, noi di destra, abbiamo sempre voluto: liberare la cultura italiana dalla egemonia politica della sinistra e dalla censura antifascista, riconsegnando Mussolini ed il Fascismo alla storia patria, ad una serena rilettura e ad una storiografia obbiettiva. Per questo ringraziamo Dell’Utri e la fondamentale azione culturale dei Circoli del Buon Governo, Libero ed il suo direttore Maurizio Belpietro, e, soprattutto, il nostro presidente Berlusconi che, ancora una volta, si dimostra capo popolare e carismatico, fregandosene del “politicamente corretto” e degli antifascisti vecchi e nuovi, alla faccia del voltagabbana Gianfranco Fini e dei suoi “bocchinari”, ipocriti ed inaffidabili.
Finalmente liberi di gridare: W IL DUCE!
:-)
Roberto Jonghi Lavarini
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