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martedì 28 gennaio 2014

Carlo Magno Imperatore d'Europa

 

28 gennaio: Carlo Magno Imperatore

 
            Gentile Roberto Jonghi Lavarini,  
        
 
Celebriamo oggi, 28 gennaio, i milleduecento anni della morte dell'Imperatore Carlo Magno (742-814), un uomo così grande da aver la grandezza incorporata nel proprio nome. Il suo culto liturgico è autorizzato in alcune diocesi della Germania. Ad Aachen, dov’è seppellito, la liturgia è di prima classe con ottava. 
 
        In Germania, una mostra itinerante durata un anno intero ha attirato milioni di visitatori: un colossale successo che ha sorpreso perfino gli organizzatori. Colpiva sopratutto il numero di scolaresche. La mostra “Carlo Magno e la Svizzera”, tenutasi nel Landmuseum di Zurigo, ha avuto successo non minore. In Italia, mentre riviste specializzate come La Civiltà Cattolica pubblicavano saggi sull’illustre personaggio (Giancarlo Pani S.I., Carlo Magno, un Padre dell’Europa, No. 3926 del 18/01/2014), anche la stampa quotidiana gli dedicava lunghi articoli (Giuseppe Galasso, Carlo Magno, primo europeo, “Corriere della Sera”, 26 gennaio 2014).
 
        In un'epoca in cui tanto si discute sulle radici dell'Europa, Carlo Magno si staglia come il primo grande europeo. Un modello lontano anni luce da quello oggi imposto da Bruxelles, e proprio perciò interessante. L’enorme e inaspettato successo che hanno avuto le varie mostre a lui dedicate, sta a indicare che nel più profondo dell’anima europea vi è il desiderio di qualcosa di molto diverso da quello che ci viene oggi imposto in modo sempre più dittatoriale. 
 
        Plinio Corrêa de Oliveira era un devoto entusiasta di Carlo Magno, che egli conobbe leggendo una sua biografia all’età di otto anni. Ecco come lui stesso racconta il suo “incontro” con l’Imperatore:
http://www.atfp.it/2003/88-dicembre-2003/417-plinio-correa-de-oliveira-incontra-carlo-magno.html

         Trascriviamo anche brani di una sua conferenza del 28 gennaio 1972:
 
        Abituati agli odierni discorsi politici, non abbiamo più l’idea di quale possa essere l’allocuzione di un capo di Stato veramente cattolico, quale fu Carlo Magno. Riproduciamo qui di seguito il suo discorso ai dignitari del regno alla chiusura del Consiglio Generale di Aquisgrana nell’802. Chiamato “Ammonizione del Signor Imperatore Carlo”, fu pronunciato in latino, lingua che Carlo Magno parlava correntemente. Esso contiene un vero “programma di governo”, fondamento di una civiltà cristiana in linea con la Città di Dio descritta da Santo Agostino: 
 
 
 
         Cordialmente,

JULIO LORETO - TFP ITALIA
Tradizione Famiglia Proprietà
                                                                                          

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