CCP

martedì 20 marzo 2012

Politica ed amicizia "alla luce del sole"









Ieri è stato un giorno di grande amarezza e forte tensione: l'avviso di garanzia a Romano La Russa è un sonoro schiaffone morale a tutta la comunità, umana prima che politica, che, in Lombardia, ha incominciato a fare politica, a destra, nel Movimento Sociale Italiano.

Sono stato fra i primi, in tempi non sospettti, a criticare pubblicamente la deriva nepotistica di Alleanza Nazionale a Milano, sopratutto, in merito, alla selezione della classe dirigente ed al cumolo di nomine, incarichi e mandati ma non posso credere a questa degenerazione del quadro clinico-politico.

Conosco bene la famiglia La Russa, dal lontano 1986, quando, a soli 14 anni mi iscrissi al Fronte della Gioventù di Via Mancini, ed a tutti loro sono sinceramente affezionato. Non ho grande fiducia in questa magistratura, fortemente politicizzata a sinistra, lenta e contemporaneamente ad orologeria che, negli ultimi anni, si è evidentemente accanita contro il Presidente Berlusconi e tutto il centro-destra.

Quindi, in attesa di ulteriori sviluppi e di prove concrete, a prescindere da ogni altra considerazione politica, non posso che esprimere la mia piena umana solidarietà a Romano La Russa ed a Marco Osnato, auspicando che possano, presto, dimostrare l'assoluta infondatezza delle infami accuse a loro carico.

"I veri amici si vedono nel momento del bisogno": io che dai potenti La Russa non ho mai ricevuto nulla, voglio proprio vedere quanti dei mediocri parassiti e cortigiani che, in tutti questi anni, hanno approfittato della loro amicizia, solo per ricevere favori e prebende, avranno il coraggio di esprimere la medesima vicinanza!

Roberto Jonghi Lavarini

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