Comunichiamo che sul sito della Libreria Ar - http://www.libreriaar.com/ - è stata inserita una galleria di immagini dedicata al barone von Ungern-Sternberg
Sempre nel sito della Libreria Ar, nella pagina 'Notiziario', sono state, poi, inserite due recensioni dedicate al libro: Il dio della guerra
Jean MabireIl dio della guerra.
Sempre nel sito della Libreria Ar, nella pagina 'Notiziario', sono state, poi, inserite due recensioni dedicate al libro: Il dio della guerra
Jean MabireIl dio della guerra.
Il barone Roman Feodorovič von Ungern-Sternberg
Traduzione di Fabrizio Sandrelli; 4 illustrazioni su carta patinata,
pp. 230; Collezione "il Cavallo alato".Edizioni di Ar, euro 20,00
Amici cavalieri, armatevi per la guerra Un giorno partì a cavallo, folle di amore per la guerra e di istintivo ardore religioso, il generale-barone von Ungern-Sternberg, dal golfo di Finlandia al deserto dei Gobi, e lo uccisero più per lo scandalo che davano la sua feroce vocazione e il suo inflessibile senso dellonore e della decenza, che per autodifesa. Lo uccisero i bolscevichi, insieme agli altri dèi che minacciavano di intralciare il progresso. Il miraggio della potenza, la cavalcata del guerriero e dellorda che gli obbediva, rendevano risibile lumanitarismo cencioso à la Russie allora in voga: i piani quinquennali, le odi coatte al sudore della fronte, quel pugnaccio isterico sul tavolo dei padroni. In questo travolgente romanzo il sangue scorre a fiumi, lefferatezza si spreca, ma è come un farmaco. Non cè mai puzza di carogna, perché Ungern e i suoi uomini, figli del vento, hanno troppa fretta, troppa sete di trionfo per fermarsi a pensare sopra la vita lasciandola marcire, per bamboleggiare nelle sociologie. Due s: sodalità e scelus contro gli empi, non socialismo dicono le gesta del barone. Di assassinio in assassnio, di scoppio in scoppio, pur di progredire nella vita, non di truffa in truffa, e di guaìto in guaìto così infuriò il magnifico Ungern, monaco guerriero, uomo solo, uomo dellaltrove, uomo compiuto e radicato nel dio.
La cosacca del barone von Ungern
Traduzione di Fabrizio Sandrelli; 4 illustrazioni su carta patinata,
pp. 230; Collezione "il Cavallo alato".Edizioni di Ar, euro 20,00
Amici cavalieri, armatevi per la guerra Un giorno partì a cavallo, folle di amore per la guerra e di istintivo ardore religioso, il generale-barone von Ungern-Sternberg, dal golfo di Finlandia al deserto dei Gobi, e lo uccisero più per lo scandalo che davano la sua feroce vocazione e il suo inflessibile senso dellonore e della decenza, che per autodifesa. Lo uccisero i bolscevichi, insieme agli altri dèi che minacciavano di intralciare il progresso. Il miraggio della potenza, la cavalcata del guerriero e dellorda che gli obbediva, rendevano risibile lumanitarismo cencioso à la Russie allora in voga: i piani quinquennali, le odi coatte al sudore della fronte, quel pugnaccio isterico sul tavolo dei padroni. In questo travolgente romanzo il sangue scorre a fiumi, lefferatezza si spreca, ma è come un farmaco. Non cè mai puzza di carogna, perché Ungern e i suoi uomini, figli del vento, hanno troppa fretta, troppa sete di trionfo per fermarsi a pensare sopra la vita lasciandola marcire, per bamboleggiare nelle sociologie. Due s: sodalità e scelus contro gli empi, non socialismo dicono le gesta del barone. Di assassinio in assassnio, di scoppio in scoppio, pur di progredire nella vita, non di truffa in truffa, e di guaìto in guaìto così infuriò il magnifico Ungern, monaco guerriero, uomo solo, uomo dellaltrove, uomo compiuto e radicato nel dio.
La cosacca del barone von Ungern
[...] Ne disse Julius Evola: «Si vuole che una grande passione avesse bruciato il lui ogni elemento umano, non lasciando sussistere che una forza incurante della vita e della morte». La sete di vittoria, di eccessi di preda, le sue brame così intense da assurgere al calor bianco e divenire sovrumane, vengono qui narrate dalla penna errante e preziosa di Mario Appelius, e filtrate attraverso gli occhi di una cosacca che al barone si accompagnò. Fantastica storia di «gloria e brigantaggio», di trionfi e rese: di «grande passione» appunto.
Edizioni di Ar. Collana 'Le librette di controra'. Pp. 64, Euro 10,00.
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