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giovedì 20 dicembre 2012

Con La Destra di Francesco Storace, per l'unità ed il rilancio della destra italiana!

Nella foto, da sinistra: Renato Santin, Roberto Jonghi Lavarini, Andrea Colella, Francesco Lauri e Beppe Mambretti.
Gli ex AN di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni stanno ancora decidendo come meglio posizionarsi in vista delle prossime elezioni, mentre la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli sembra pensare ad una impossibile corsa solitaria. Intanto è stata fissata per il prossimo 24 febbraio 2013 la data definitiva per le elezioni politiche e regionali. Il tempo stringe, servono chiarezza e coraggio, per questo, perseguendo sempre l'unità ed il rilancio della destra italiana, invocato da Marcello Veneziani e Renato Besana ma anche da tutta la base militante, abbiamo deciso di sostenere il movimento che, in questo momento, ha, realisticamente, il progetto politico più serio e credibile, e le maggiori possibilità di successo elettorale: La Destra di Francesco Storace, Teodoro Buontempo, Adriano Tilgher, Nello Musumeci, Piero Puschiavo e Giuliano Castellino. In attesa della auspicata unità a destra, non possiamo permetteci di perdere tempo e nemmeno di disperdere il consenso elettorale. Per questo, sosterremo il nuovo responsabile milanese de La Destra, Avv. Benedetto Tusa, storico dirigente che conosciamo e stimiamo, nella raccolta delle firme neccessarie alla presentazione delle liste elettorali, magari, esprimendo anche qualche nostro candidato. F.to Comunità Militante di Destra per Milano - destrapermilano@gmail.com
“In effetti, uno se lo chiede. A che serve un nuovo contenitore nel centrodestra promosso da chi esce dal Pdl in dissenso con i metodi del Pdl per poi ritrovarsi ad appoggiare il leader del Pdl? E' la domanda che ruota attorno a questa strana idea partorita dalla mente tumultuosa di Ignazio La Russa”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia. “Con lui ne abbiamo parlato l'altra sera a cena, in un ristorante romano, dove stavamo facendo assieme a Roberto Buonasorte il punto sulla nostra raccolta delle firme per le liste de La Destra alle elezioni politiche. Mi sono permesso di suggerire a La Russa - che cenava al tavolo accanto - di stare attento a non dare l'idea di una semplice operazione salvaseggi, umana, cameratesca se si vuole, ma senza alcun collante di carattere politico. Ci sono cose che non si capiscono. Ad esempio, non si fa An con Guido Crosetto, gagliardo esponente di una cultura più liberista che liberale; e non si rifà An semplicemente con lui. In primis perché non c'e' più Gianfranco Fini che comunque ne ha rappresentato il leader. E poi, non ci sono i protagonisti, quelli che venivano dal MSI - Alemanno, Matteoli, Urso e nemmeno Gasparri - e quelli che venivano da altre sponde - Fisichella, Fiori, Selva, tanto per citarne alcuni - insomma, chi l'aveva creata. Qual e' il fascino di una proposta politica come questa – continua Storace - e' tutto da decifrare. Non ce la vedo una folla di astenuti pronta ad uscire di casa per recarsi alle urne per votare centrodestra nazionale o come si chiamerà. Non credo neanche che possa richiamare l'attenzione di qualche nostro elettore. In fondo pare solo un'operazione - che comunque va rispettata - interna al Pdl. Se a La Russa si avvicina la Meloni, al massimo ci chiederemo se se ne avvantaggia più lui o lei. Ma rischia di smarrirsi persino il fascino della bellissima manifestazione di domenica scorsa a Roma. Tutte quelle persone, credo, non sono arrivate nella Capitale per ritrovarsi un soggetto politico di cui uno e' presidente e l'altra segretaria e Crosetto chissà che cosa. Se si vuole fare una cosa veramente di destra, il luogo dove farlo c'è già, ed e' un partito che guarda prima al progetto e poi ai seggi. Se ci vogliamo provare noi siamo qui. Ma non ci si chieda di ammainare una bandiera senza un'idea – conclude Storace - per il futuro che vada oltre le nostre persone”. Il Cavaliere colpito dalle crescenti adesioni al partito de La Destra, ora rappresentata in bei sei consigli regionali, dopo l'arrivo dell'altoatesino Mauro Minniti "Fra poco superi Casini", così mi ha accolto ieri a palazzo Grazioli Silvio Berlusconi, per un colloquio che avevamo in programma sulla situazione politica in Italia. Aveva in mano sondaggi che lasciano nutrire la speranza che la partita e' tutt'altro che scontata e si può sovvertire un pronostico che sembrava davvero triste: "Come nel '94", dice il Cavaliere. E io gli dico: "Magari meglio del '94", memore del ribaltone. Comunque, la storia di Monti mi pare già finita, sarebbe inaccettabile continuare a gingillarsi attorno al destino di un premier che sembra prendersi gioco degli italiani. Annunci tutto quello che vuole, la campagna elettorale sta per cominciare e lo schema di gioco e' segnato. L'alternativa a Bersani non sara' rappresentata dai seguaci del premier tassaiolo, ma ancora una volta andrà ricercata in un centrodestra che può ritrovare un senso comune. Sui giornali di sinistra si gioca sul perimetro della coalizione. Su questo Berlusconi non ha dubbi e vuole che La Destra sia protagonista nell'alleanza. Io gli ho detto che non soffro di gelosie per quello che succede in casa loro, prova ne siano le adesioni che continuano ad arrivare, l'ultima in ordine di tempo quella di Mauro Minniti, consigliere regionale in rappresentanza dell'Alto Adige. Da ieri anche lui sta con noi e sono sei le assemblee regionali con rappresentanza de La Destra: Lazio, Campania, Sicilia, Abruzzo e Friuli sono le altre cinque. Ora si parlera' del programma e ho già detto ad Angelino Alfano che nel nostro manuale della sovranità si troveranno molte idee per una battaglia politica seria che trovi spunti notevoli di convergenza. Poi, il Lazio. Bisognerà discutere anche della presidenza della regione. Berlusconi appare ancora convinto della mia candidatura, ma e' bene - gli ho detto - verificare e testare ogni disponibilita'. Poi si parta, pero', che già troppo tempo e' stato lasciato alla propaganda avversaria. Noi, intanto, raccogliamo le firme. La vittoria dipende anche dalla nostra capacita' di mobilitazione. FRANCESCO STORACE - Segretario Nazionale de LA DESTRA - http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=xMcvs2Sollg

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