Se rottura vuol dire chiarezza, ben venga! La destra rimane nel PDL con Silvio Berlusconi, alleati fedeli e leali della Lega Nord di Umberto Bossi, per una nuova Italia presidenziale e federale: l'infame Gianfranco Fini ed i suoi "bocchinari" radicaleggianti vadano pure a sinistra, non li seguirà nessuno!
Roberto Jonghi Lavarini
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I tre Coordinatori Nazionali del PDL, amareggiati, contro Fini: “atteggiamento incomprensibile”
"Le recenti elezioni regionali e amministrative hanno riconfermato la validita’ politica della decisione di dar vita al PdL, un traguardo storico irreversibile", si legge nella nota firmata da Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, dopo l’incontro con il presidente Berlusconi. "Gli italiani, dimostrando anche in questa occasione maturita’ ed intelligenza hanno premiato l’azione del Governo e creato le migliori condizioni per proseguire sulla strada delle riforme che abbiamo intrapreso e dell’ulteriore rafforzamento del nostro partito. Da queste inoppugnabili considerazioni nasce la nostra profonda amarezza per l’atteggiamento dell’On. Gianfranco Fini che appare sempre piu’ incomprensibile rispetto ad un progetto politico comune per il quale abbiamo lavorato concordemente in questi ultimi anni, un progetto di importanza storica che gode di un consenso maggioritario nel popolo italiano. Come dimostrano il successo alle Politiche del 2008, le elezioni amministrative, nelle quali il centro-destra e’ passato ad amministrare la maggioranza delle province italiane, e le Regionali che ci hanno visto passare in questi anni dal governo di 4 a quello di 11 Regioni".
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