mercoledì 10 ottobre 2012
Dal Fondo Monetario solo bugie.
Adesso, c’è anche il sigillo di quella spelonca di ladri internazionali del Fondo monetario: non ci sarà nessuna crescita nel 2013, ma un’ulteriore flessione, dopo quella di quasi il 3% del 2012, di circa il 2%. Non è tutto. A pesare sui conti dello Stato italiano sarà ovviamente il debito pubblico che, non ostante l’impareggiabile – a livello mondiale – avanzo primario (cioè, la differenza tra entrate e uscite della Pubblica amministrazione, tutto compreso, escluso il pagamento degli interessi sul debito), porterà il rapporto deficit pil dal meno 2.7% del 2012 al meno 1.8% dell’anno venturo. Quel che più impressione, però, è la presa in giro: a vanificare lo sforzo degli italiani, infatti, è l’alto livello dello spread, o meglio, l’alto livello di interessi che lo Stato paga sui titoli che emette per assicurarsi liquidità, che, sempre secondo il Fondo monetario, sarebbe molto più alto di quanto giustificato dai fondamentali dell’economia. Forse, qualcuno si sarà perso, in questa piccola jungla di numeri e di termini economici, ma tradotta nel linguaggio della casalinga di Voghera, significa semplicemente che l’Italia è sotto truffa. L’Italia sta risparmiando a tutta forza: può tagliare ancora, soprattutto nella spesa pubblica, ma è un fatto incontestabile che stia spendendo molto meno di quello che incassa con tasse, imposte, tariffe e quant’altro. L’Italia non ha mai disatteso un pagamento internazionale. Le aste dei titoli pubblici sono sempre andate bene, se non mlto bene. Ma le banche – che sono le uniche che, con la costituzione della Bce, possono scontare i titoli pubblici – creano le condizioni per far lievitare i tassi d’interesse. Di fatto, più l’Italia versa in conto interessi, stremando la propria economia già esausta con imposizioni sempre più pesanti, più le banche, già riempite di soldi dalla stessa Bce e dai provvedimenti di Monti, s’approfittano della situazione, speculando sui titoli pubblici. E, a fronte di questo, si deve continuare a parlare del milione rubato da Fiorito? Lo si fucili subito, ma ci si occupi della vera rapina che si sta consumando ai danni del popolo italiano, col premier e con governo nel ruolo dei basisti di questa “spectre” finanziaria. O bisogna aspettare che scorra il sangue per le strade, prima che qualcuno si muova sul serio?
Massimiliano Mazzanti (DestraMente)
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