venerdì 6 dicembre 2013

Verità storiche e favole buoniste...

 
Nelson Mandela è stato sicuramente un personaggio storico e carismatico ma anche un capo tribale (bantù xhosa) e politico (comunista!) subdolo, spietato e corrotto. Come capo dell'ANC (African National Congress, finanziato ed armato dalla allora Unione Sovietica) è politicamente responsabile di gravissimi attentati terroristici, scontri armati e linciaggi che hanno causato la morte, non solo di centinaia di bianchi ma anche di migliaia di negri di altre etnie (soprattutto zulu), fra appartenenti alle forze armate e di polizia, suoi oppositori politici e vittime innocenti. Per questo e certamente non per semplici reati di opinione, è stato giustamente condannato ed incarcerato. Poi la sua rivoluzione (armata e non pacifica!) ha vinto e, nonostante abbia lasciato una nazione divisa, insicura ed in grave crisi economica e sociale, è stato "beatificato" dai vincitori che, come sempre, riscrivono la storia a loro piacimento, uso e consumo. Oggi, alla sua morte, per quale portiamo, comunque, rispetto, tutti si accodano acriticamente alla sua leggenda politicamente "corretta", ignorando la inconfutabile verità storica: è stato un terrorista comunista ed ha ucciso più negri lui del regime segregazionista bianco!

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