mercoledì 12 dicembre 2012

Le radici cristiana della nostra Europa.

LA NOSTRA EUROPA E' QUELLA FONDATA SULLE SUE RADICI CRISTIANE. Mai confondere gli ideali con le contingenze e le situazioni transeunti. L'Europa resta l'ideale di mezzo miliardo di Europei; un ideale di civiltà, di umanità, di collaborazione e solidarietà. Il Premio Nobel è stato conferito per la Pace, cioè il valore supremo cui ambiscono i posteri di un secolo che fu il più tragico della storia umana senza precedenti per proporzioni e numeri sterminati di vittime; con due guerre mondiali, l'una conseguenza dell'altra; il XX° che dilaniò il Continente, per gli odi e le sfrenate ambizioni e voglie di rivalsa e vendetta che si trascinavano dal XIX°. 60 anni di pace sono un merito altissimo per quell'unione che nacque come comunità del carbone e dell'acciaio, cioè per mettere insieme in collaborazione quelle materie prime che in passato erano servite principalmente per alimentare con le industrie belliche il bellicismo degli stati i più guerrafondai dell'uno e dell'altro schieramento. Noi siamo figli di quel passato, posteri di quelle generazioni che soffrirono e si sacrificarono, compiendo pur eroicamente il loro dovere di cittadini e di soldati; sperando poi in un mondo migliore, in un'Europa pacificata, riconciliata, impegnata a ritrovare la sua missione di Civiltà nel mondo. Per questo la vogliamo fondata sulle sue radici cristiane, fedele alla sua storia, alle sue culture e peculiarità nazionali. Sarà vieppiù l'Europa dei popoli, l'Europa Nazione com'è nella nostra ispirazione fin dal dopoguerra, o non sarà ! ... l'Europa delle Patrie, anche delle piccole patrie, delle culture locali, nel quadro dei grandi ideali di libertà, democrazia, tolleranza, e pacifica conciliazione di ogni possibile controversia che possa ancòra minacciare la pace, la stabilità, la laboriosità delle genti. Per questo la desideriamo senza interferenze, senza egemonie: nè politiche, nè economiche, nè finanziarie, nè militari, nè culturali, nè bancarie, nè lobbistiche. Senza omologazioni, senza appiattimenti sugli stili di vita degli individui o dei gruppi. Senza mondialismi e soffocanti globalizzazioni. Che sia l'Europa delle anime, della nostra alta e nobile Civiltà Cristiana. F.to Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni

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