Mentre continua il nuovo sondaggio dell’associazione culturale Grande Milano, http://progettomilano.it/, alla quale, in neanche un mese, hanno già partecipato 683 distinti cittadini milanesi (test piccolo ma significativo), il movimento civico Destra per Milano applaude l’accelerata di Silvio Berlusconi e di Roberto Maroni, sulla scelta del candidato sindaco di centrodestra.
"Noi, da destra, sosteniamo l’unità, il rinnovamento, l’allargamento ed il rilancio del centro destra. Basta fare nomi a caso: i vertici del centro destra scelgano un candidato autorevole e super partes o convochino subito le elezioni primarie di coalizione, alle quali, da tempo, siamo ufficialmente candidati solo io e Giulio Gallera“
questa la dichiarazione di Roberto Jonghi Lavarini, coordinatore del nuovo movimento regionale Destra Lombarda, già esponente della Fiamma Tricolore di Pino Rauti e de La Destra di Francesco Storace, che si dice pronto a sostenere il candidato unitario ed a confluire nella Lista Civica del Sindaco, insieme a Gente di Milano, Noi per Milano, il Partito Nuova Italia, il Partito Liberale Italiano ed altre realtà operanti sul territorio milanese.
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JONGHI (DESTRA): “Il mondo è cambiato, servono nuove sintesi”.
Intervistiamo Roberto Jonghi Lavarini, 43enne, storico esponente della destra missina lombarda, attualmente non è iscritto a nessun partito politico ma è ugualmente attivissimo in associazioni ed iniziative, culturali e sociali, oltre che come provocatorio opinionista radiotelevisivo.
Quale è la Tua attuale posizione politica?
Sono e rimango un uomo di destra, orgoglioso e coerente, ma il mondo è profondamente cambiato, rimangono i valori di riferimento ma servono delle nuove sintesi politiche. Per questo, auspico il superamento del vecchio quadro politico, e la nascita di una nuova forza popolare, sociale e identitaria, una Lega Italia, guidata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Parallelamente, sostengo l’unità, il rinnovamento, l’allargamento ed il rilancio di tutto il centro-destra, a partire da Milano.
Ma quale sindaco al posto di Pisapia?
Chiunque meglio di lui e dei suoi compagni. Del Debbio sarebbe stato ideale ma si è defilato. De Albertis potrebbe essere una valida alternativa ma deve schierarsi. Altrimenti, da tempo, è pronto Giulio Gallera di Forza Italia, galantuomo cattolico liberale, età giusta, avvocato, padre di famiglia, politico capace ed amministratore pubblico con una lunga esperienza. Con una buona squadra ed il sostegno della coalizione e di liste civiche, può riconquistare Milano. Ma bisogna prepararsi ad una dura battaglia politica.
E sulla situazione economica?
Fino a quando ci sarà questa intollerabile tassazione, non ci potrà essere alcuna vera ripresa, punto, tutto il resto sono balle o provvedimenti inutili. La Flax Tax proposta dalla Lega sarebbe l’ideale ma basterebbe dimezzare le tasse e la burocrazia esistenti, per ottenere, in poco tempo, una crescita dei consumi, del lavoro, della economia reale che produce benessere e giustizia sociale. Poi, a tutela di famiglie e imprese, andrebbe abolita Equitalia e rivisto tutto il sistema bancario e finanziario del credito…
E l’iniziativa dei Fratelli Cristiani?
Siamo stati i primi a denunciare la strage di cristiani in medio oriente ed a sostenere concretamente la loro difesa, anche con l’invio di soldi che sono serviti loro a comprare armi. Ora, con grave, colpevole ed ipocrita ritardo, se ne sono accorti tutti… Dobbiamo solo ringraziare la nuova Santa Russia Ortodossa di Putin per il suo aiuto alla Siria di Assad, se il terrorismo islamico sarà fermato. Ripeto, il mondo è cambiato: l'Europa deve uscire dalla NATO e costruire una nuova alleanza continentale euroasiatica.
(intervista a cura di Giovanni Morandi, destra blog.eu)
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Ho seguito molto attentamente il dibattito su passato, presente e futuro della destra italiana, in particolare, gli autorevoli interventi di Marcello Veneziani, Marco Valle, Nello Musumeci, Giorgia Meloni e Francesco Storace. Il primo dato di fatto è che la destra post-missina è diventata irrilevante nello scenario politico e culturale italiano. Il secondo dato di fatto è che lo spazio politico a destra, lasciato colpevolmente vuoto dai vertici finiani della vecchia AN, è stato abilmente occupato dalla nuova Lega di Matteo Salvini.
Se da una parte la Lega Nord, oggettivamente, fatica a diventare credibile movimento politico nazionale, dall’altra, Fratelli d’Italia non avanza perché ancora ostaggio delle logiche e degli interessi dei vecchi colonnelli che hanno già fatto fallire il progetto di Alleanza Nazionale e che, ora, tentano di mettere le mani sul patrimonio economico ed immobiliare della omonima Fondazione, proprietà morale e legale di tutti coloro che sono stati dirigenti, militanti ed iscritti del MSI.
Oggi, io, come la stragrande maggioranza del popolo della destra, non sono pienamente convinto di nessuna offerta partitica, quindi rimango alla finestra, occupandomi solo della tutela della tradizione e del patrimonio missino, e di iniziative culturali e sociali. Salvini dovrebbe passare dalle parole ai fatti, dalla lega nordista ad un vero e proprio Fronte nazional-popolare, e la Meloni, eliminata tutta la vecchia zavorra, dovrebbe convergere ed aderire a questo nuovo soggetto politico. Vedremo… Roberto Jonghi Lavarini