mercoledì 30 settembre 2015

DESTRA PER MILANO - DESTRA LOMBARDA

ATTENZIONE: questo storico blog non è più operativo!

La nuova pagina web ufficiale del movimento civico nazional-popolare DESTRA PER MILANO - Destra Lombarda è soltanto:
 
 
 

martedì 29 settembre 2015

"Il mondo è cambiato, servono nuove sintesi"...


Mentre continua il nuovo sondaggio dell’associazione culturale Grande Milano, http://progettomilano.it/, alla quale, in neanche un mese, hanno già partecipato 683 distinti cittadini milanesi (test piccolo ma significativo), il movimento civico Destra per Milano applaude l’accelerata di Silvio Berlusconi e di Roberto Maroni, sulla scelta del candidato sindaco di centrodestra.
"Noi, da destra, sosteniamo l’unità, il rinnovamento, l’allargamento ed il rilancio del centro destra. Basta fare nomi a caso: i vertici del centro destra scelgano un candidato autorevole e super partes o convochino subito le elezioni primarie di coalizione, alle quali, da tempo, siamo ufficialmente candidati solo io e Giulio Gallera
questa la dichiarazione di Roberto Jonghi Lavarini, coordinatore del nuovo movimento regionale Destra Lombarda, già esponente della Fiamma Tricolore di Pino Rauti e de La Destra di Francesco Storace, che si dice pronto a sostenere il candidato unitario ed a confluire nella Lista Civica del Sindaco, insieme a Gente di Milano, Noi per Milano, il Partito Nuova Italia, il Partito Liberale Italiano ed altre realtà operanti sul territorio milanese.
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JONGHI (DESTRA): “Il mondo è cambiato, servono nuove sintesi”.
Intervistiamo  Roberto Jonghi Lavarini, 43enne,  storico esponente della destra missina lombarda, attualmente non è iscritto a nessun partito politico ma è ugualmente attivissimo in associazioni ed iniziative, culturali e sociali, oltre che come provocatorio opinionista radiotelevisivo.
Quale è la Tua attuale posizione politica?
Sono e rimango un uomo di destra, orgoglioso e coerente, ma il mondo è profondamente cambiato, rimangono i valori di riferimento ma servono delle nuove sintesi politiche. Per questo, auspico il superamento del vecchio quadro politico, e la nascita di una nuova forza popolare, sociale e  identitaria, una Lega Italia, guidata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Parallelamente, sostengo l’unità, il rinnovamento, l’allargamento  ed il rilancio di tutto il centro-destra, a partire da Milano.
Ma quale sindaco al posto di Pisapia?
Chiunque meglio di lui e dei suoi compagni. Del Debbio sarebbe stato ideale ma si è defilato. De Albertis potrebbe essere una valida alternativa ma deve schierarsi. Altrimenti, da tempo, è pronto Giulio Gallera di Forza Italia, galantuomo cattolico liberale, età giusta, avvocato, padre di famiglia, politico capace ed amministratore pubblico con una lunga esperienza. Con una buona squadra ed il sostegno della coalizione e di liste civiche, può riconquistare Milano. Ma bisogna prepararsi ad una dura battaglia politica.
E sulla situazione economica?
Fino a quando ci sarà questa intollerabile tassazione, non ci potrà essere alcuna vera ripresa, punto, tutto il resto sono balle o provvedimenti inutili.  La Flax Tax proposta dalla Lega sarebbe l’ideale ma basterebbe dimezzare le tasse e la burocrazia esistenti, per ottenere, in poco tempo, una crescita dei consumi, del lavoro, della economia reale che produce benessere e giustizia sociale. Poi, a tutela di famiglie e imprese, andrebbe abolita Equitalia e rivisto tutto il sistema bancario e finanziario del credito…
E l’iniziativa dei Fratelli Cristiani?
Siamo stati i primi a denunciare  la strage di cristiani in medio oriente ed a sostenere concretamente la loro difesa, anche con l’invio di soldi che sono serviti loro  a comprare armi. Ora, con grave, colpevole ed ipocrita ritardo, se ne sono accorti tutti… Dobbiamo solo ringraziare la nuova Santa Russia Ortodossa di Putin per il suo aiuto alla Siria di Assad, se il terrorismo islamico sarà fermato. Ripeto, il mondo è cambiato: l'Europa deve uscire dalla NATO e costruire una nuova alleanza continentale euroasiatica.
(intervista a cura di Giovanni Morandi, destra blog.eu)
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Ho seguito molto attentamente il dibattito su passato, presente e futuro della destra italiana, in particolare, gli autorevoli interventi di Marcello Veneziani, Marco Valle, Nello Musumeci, Giorgia Meloni e Francesco Storace. Il primo dato di fatto è che la destra post-missina è diventata irrilevante nello scenario politico e culturale italiano. Il secondo dato di fatto è che lo spazio politico a destra, lasciato colpevolmente vuoto dai vertici finiani della vecchia AN, è stato abilmente occupato dalla nuova Lega di Matteo Salvini.
Se da una parte la Lega Nord, oggettivamente, fatica a diventare credibile movimento politico nazionale, dall’altra, Fratelli d’Italia non avanza perché ancora ostaggio delle logiche e degli interessi dei vecchi colonnelli che hanno già fatto fallire il progetto di Alleanza Nazionale e che, ora, tentano di mettere le mani sul patrimonio economico ed immobiliare della omonima Fondazione, proprietà morale e legale di tutti coloro che sono stati dirigenti, militanti ed iscritti del MSI.
Oggi, io, come la stragrande maggioranza del popolo della destra, non sono pienamente convinto di nessuna offerta partitica, quindi rimango alla finestra, occupandomi solo della tutela della tradizione e del patrimonio missino, e di iniziative culturali e sociali. Salvini dovrebbe passare dalle parole ai fatti, dalla lega nordista ad un vero e proprio Fronte nazional-popolare, e la Meloni, eliminata tutta la vecchia zavorra, dovrebbe convergere ed aderire a questo nuovo soggetto politico. Vedremo… Roberto Jonghi Lavarini

giovedì 17 settembre 2015

Patrioti di tutto il mondo, uniti, contro la plutocrazia mondialista!

 
Roberto Jonghi Lavarini è stato ufficialmente accettato nel consiglio del Movimento Mondiale Nazional-Conservatore (WNCM), coordinamento internazionale che raggruppa una cinquantina di gruppi patriottici e tradizionalisti di tutto il mondo.

giovedì 10 settembre 2015

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lunedì 31 agosto 2015

"Senza una politica forte con c'è mai stata in alcun luogo, un'economia sana"


 
Oswald Spengler e i segni premonitori del globalismo occidentale
L'idea di tramonto dell'Occidente fa pensare all'esaurimento delle energie vitali di una civiltà ma anche all'insorgere di altre: declino di un mondo e alba di un altro. 
Oswald Spengler si è occupato del problema negli anni Venti, in piena euforia progressista, con una straordinaria capacità di anticipo sui tempi. Nelle sue pagine complesse e laboriose, si colgono i primi segni di quello che nei decenni successivi diventerà il progetto cosmopolita dell'Occidente.
Pessimista, Spengler ritiene fatale il declino e invita a tener duro rifiutando un atteggiamento passivo. Mentre altri vedevano nelle contaminazioni tra vecchio e nuovo, un fattore di arricchimento, Spengler evidenziava l'impossibilità di aggregare ciò che è non assimilabile. Il rifiuto del cosmopolitismo è inevitabile per cui considera strutturale l'unità di una civiltà, che può dirsi tale se possiede un radicamento in una precisa realtà spazio-temporale e, quindi, una forte identità. “Una civiltà – scrive – fiorisce su una terra esattamente delimitabile, alla quale resta radicata come una pianta”.
La multiculturalità che parte dal rifiuto di ogni elemento spaziale si fonda sulla convinzione che ogni tradizione può e deve convivere con altre, anche se tra di esse ci sono differenze incompatibili, talvolta manifestate con ostilità e ferocia.  Spengler quando lo scrisse non avvertiva il problema con la stessa intensità di oggi, dove più forti sono i contrasti tra gruppi etnici in Europa e Stati Uniti. Il progetto multiculturale viene utilizzato ideologicamente per affrontare la questione dell'integrazione dei flussi migratori che portano in Occidente masse di popolazioni sempre più numerose ed estranee. Non si tratta di impedire ai gruppi etnici di rispettare le loro usanze, bensì di rifiutare la protezione legale, comprensione e indulgenza culturale a quei gruppi le cui usanze risultino incompatibili, ostili e in conflitto con i nostri principi di libertà.
Culture diverse radicate in tradizioni differenti non si possono mescolare, è l'avvertimento impietoso di Spengler verso chi difende ancora l'ideologia multiculturalista, mostrando come la sua effettiva conseguenza sia l'accelerazione del declino dell'Occidente per opera di popoli che credono nella loro tradizione e identità culturale. Popoli, direbbe Spengler, ricchi di simbolicità, non disposti a farsi “contaminare” da altre civiltà e che in questa loro determinazione esprimono la forza aggressiva di una civiltà in ascesa rispetto a quella occidentale del tramonto.
In questo senso si spiega come il globalismo economico dell'Occidente, sia l'atto finale della sua avventura e non un processo espansionistico della propria civiltà. Il globalismo cancella differenze storiche, identitarie, tradizionali delle popolazioni, imponendo un analogo modello di sviluppo economico che esige una cultura omogenea, necessaria per uniformare i popoli sulla base della stessa idea di benessere e di felicità. Questa omologazione trova la sua ragion d'essere in un contesto il più possibile “de-simbolizzato”.
Spengler non indica i motivi per i quali la cultura si sarebbe esaurita nel passaggio verso la civilizzazione; egli si esprime solo in termini biologico-organici.
Una volta che lo scopo è raggiunto e che l'idea è esteriormente realizzata nella pienezza di una tutte le sua interne possibilità, la civiltà d'un tratto s'irrigidisce, muore, il suo sangue scorre via, le sue forze sono spezzate, essa diviene civilizzazione”.
Obiettivo del globalismo è la perdita di riferimenti simbolici. Spengler ha cercato in migliaia di pagine di mostrare come sia la cultura simbolica a dare forza e energia vitale a una civiltà, consentendone la crescita. La sua desimbolizzazione non è che il segno evidente del tramonto. Quindi, la globalizzazione non può rappresentare l'apogeo di una civiltà, bensì il segno di un irreversibile declino.

Vincenzo Bovino
Le opere di Spengler nel catalogo delle Edizioni di Ar
Richiedendo almeno tre libri di Spengler, si ottiene la riduzione del 20%
Oswald Spengler Anni della decisione. Edizioni di Ar; Euro 25,00 L’intelligenza del traduttore ha voluto esplicitare il titolo di questo straordinario testo spengleriano. Non più “Anni decisivi”, come era stato proposto nella prima edizione italiana, ma “Anni della decisione”: una formula con cui più propriamente si esprime l’anima dello scritto di Spengler. Egli ritiene infatti che, nei tempi dei dissidi etnici, si consumi una battaglia campale per il senso degli equilibri mondiali, posto che le Nazioni siano, goethianamente, “idee”, ovvero: “forme interiori di una vita eminente che, con naturalezza e senza essere avvertita, si compie in ogni azione, in ogni parola”.

Oswald Spengler Prissianesimo e socialismo. Edizioni di Ar; Euro 14,00
Questo breve scritto, che inaugura la serie dei ragionamenti politici spengleriani, ha tratto origine da appunti presi per il Tramonto dell’Occidente, e precisamente per il secondo volume, del quale costituivano in parte addirittura il nucleo da cui si è sviluppato il complesso della sua filosofia. Gli eventi connessi alla prima guerra mondiale e al crollo del Reich tedesco trovano vasta eco in queste pagine, ma il lettore percepirà, nei giudizi e nelle valutazioni, un’ampiezza di respiro e una profondità prospettica tali da limitare la necessità di una contestualizzazione storica.

Oswald Spengler La rigenerazione del Reich. Edizioni di Ar; Euro 20,00
Proscritta a suo tempo come battistrada del fascismo e del nazionalsocialismo, l’opera di Spengler è attualmente oggetto di un interesse nuovo da parte della cultura accademica ufficiale. In questo testo, il “filosofo della crisi” abbandona la diagnosi delle deritmie moderne e si concentra sul metodo per restituire il proprio tempo all’ordine e alla rettitudine.

Oswald Spengler Albori della storia mondiale. Edizioni di Ar; Vol. I 20,00€; Vol. II 15,00€
Raccolta di inediti dal lascito manoscritto di Spengler, questi due volumi sono l’abbozzo dell’opera “storica” che il filosofo si stava accingendo a comporre negli anni successivi alla pubblicazione del Tramonto dell’Occidente. Egli riflette, qui, sulla genesi della storia, ed esibisce incontrovertibili prove a sostegno della tesi che nega il progresso, sottolineando come l’assenza di un fine alla successione di eventi non equivalga affatto a un’assenza del senso di essa.

Oswald Spengler 
Per un soldato. Edizioni di Ar; 12,00€
Quella del soldato è la figura che meglio compendia i tratti spirituali dell’uomo al quale Spengler si rivolge. Questi è un “idealtipo” (per usare una formula di Max Weber), intimamente tragico, obbediente a un istinto che non chiede né dà ragioni e che lo colloca, nell’azione, al di là delle antitesi tra necessario e contingente, soggettivo e oggettivo, libertà e disciplina, singolarità e totalità, istinto e ragione, vita e forma. Tali antitesi si annullano nella decisione di consentire nel corpo e nell’anima al Destino assegnato da una storia che fa tutt’uno con le “idee senza parole”.

Oswald Spengler 
Forme della politica mondiale. Edizioni di Ar; 10,00€ 
Quattro saggi con cui si conclude la pubblicazione in lingua italiana degli “Scritti politici” di Oswald Spengler. Pur dotati di una propria autonomia tematica, questi interventi costituiscono un’indispensabile integrazione dell’analisi svolta nel capolavoro spengleriano, Il tramonto dell’Occidente. Sono “una lezione salutare anche per chi si ritrova e riconosce in un orizzonte ideale opposto al suo. Salutare nel suo disincanto, nella sua durezza, nella sua coerenza.”

venerdì 24 luglio 2015

Nuove pagine per nuove battaglie...

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DESTRA LOMBARDA (coordinamento regionale)
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lombarda
 

ROBERTO JONGHI LAVARINI (personaggio pubblico)
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jonghi
 

venerdì 10 luglio 2015

Nasce DESTRA LOMBARDA...

foto di Associazione Culturale Grande Milano.

Interessante incontro politico, ieri sera, presso la storica sezione di Lealtà Azione di Via Pareto a Milano (già sede di Cuore Nero). Al dibattito intitolato “Fare Fronte, verso una Lega Nazionale” hanno partecipato l’eurodeputato On. Mario Borghezio, Massimiliano Bastoni (consigliere comunale della Lega Nord), Roberto Jonghi Lavarini (presidente del movimento civico politico Destra per Milano e della libera associazione culturale Grande Milano) e Fausto Montrone (già consigliere comunale di Alleanza Nazionale). Alla discussione sulla situazione politica (locale, nazionale ed europea), sui futuri scenari e sulla alleanza (di fatto) fra le destre (radicali e sociali) e la nuova Lega di Matteo Salvini, sono intervenuti anche: Mario Mazzocchi Palmieri, Giada Arioli, il maggiore Luca Di Grazia, Barbara Strappelli, Tullio Trapasso, l’avvocato Roberto Sforni, il capitano Francesco Lauri ed altri dirigenti ed amministratori locali, rappresentanti di varie realtà militanti presenti, e ben radicati, sul territorio e nella società milanese e lombarda. Assente giustificato, per importanti impegni istituzionali, Paolo Rocatagliata, consigliere di zona 2. Impeccabile, come sempre, l’organizzazione e l’ospitalità di Lealtà Azione.
foto di Destra per Milano.

Roberto Jonghi Lavarini ha così sintetizzato la linea politica tracciata per il futuro: “Partendo da Destra per Milano stiamo costituendo Destra Lombarda, ovvero un nuovo movimento regionale organizzato, presente in tutte le provincie lombarde, che riunisca e coordini tutti quei movimenti sociali ed identitari che oggi si sentono vicini alla Lega di Salvini, condividendone idee, programmi e battaglie politiche. Obbiettivo è la costruzione, anche in Italia, insieme alla Lega ma anche a Fratelli d’Italia, di un nuovo e grande Fronte Nazionale come quello francese di Jean Marie e Marine Le Pen, ma, visto che i tempi non sono brevi, nel frattempo agiremo autonomamente sul territorio, al fianco destro della Lega. Per le elezioni comunali di Milano 2016, pensiamo ad una forte ed unica lista civica a sostegno del candidato sindaco dI centrodestra, e, per questo, abbiamo già iniziato a confrontarci ed a collaborare con il movimento Noi per Milano, recentemente lanciato da Niccolò Mardegan, ex segretario cittadino del NCD.
foto di Destra per Milano.

Fare Fronte contro la plutocrazia mondialista!

Con questa nostra comunicazione, vogliamo semplicemente invitarvi ad informarvi, a riflettere, a pensare liberamente, con la vostra testa, ad aprire gli occhi di fronte a quello che sta succedendo in Grecia ed in Europa, a capire come funziona veramente il sistema finanziario europeo e mondiale. Il vero nemico dei popoli, delle loro libertà e del loro benessere, è la plutocrazia mondialista, ovvero il ristrettissimo gruppo di banchieri privati che gestisce il signoraggio monetario (la stampa di moneta venduta, a caro prezzo, e prestata, con interesse, agli stati), l'usura bancaria, le speculazioni finanziarie e l'indebitamento forzato delle nazioni. La Banca d'Italia, la Banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Nazionale sono società private che fanno solo i loro interessi e certamente non quelli delle nazioni e dei loro cittadini, tantomeno delle famiglie e delle imprese.
foto di Destra per Milano.
https://www.youtube.com/watch?v=KtUmc1Z6f_8
https://www.youtube.com/watch?v=rFvsZqz15No
https://www.youtube.com/watch?v=v7l9QIbiEZc
http://www.signoraggio.it/che-cose-il-signoraggio/
http://www.simec.org/sim/
http://www.ik6ihu.it/chisono/SIMEC/indexSIMEC.htm
 foto di Destra per Milano.
Noi combattiamo la nostra piccola-grande battaglia (ideale e culturale, prima che politica), difendendo gli interessi del nostro popolo, la giustizia sociale, la sovranità nazionale e monetaria!

martedì 7 luglio 2015

Intervista a Roberto Jonghi Lavarini (Destra per Milano).


 
Intervistiamo Roberto Jonghi Lavarini, 43 anni, laureato in Scienze Politiche, consulente immobiliare, sposato e padre di tre belle bambine, da sempre impegnato in politica nella destra milanese, sempre più spesso ospite di trasmissioni radiotelevisive locali come provocatorio opinionista.
 
 
Jonghi presentaci la vostra nuova Destra Lombarda:
 
Partendo dalla esperienza di Destra per Milano, attraverso la federazione di più realtà territoriali ed un congresso costituente (aperto a... tutti i patrioti interessati), prima di Natale, costituiremo un vero e proprio movimento politico regionale, con referenti, eletti e sedi in tutte le provincie lombarde.
 
E quale sarà la collocazione politica del movimento?
 
Noi rappresentiamo una diffusa e radicata destra sociale, popolare ed identitaria, profondamente legata alle tradizioni ed alla economia reale del nostro territorio. Siamo parte integrante della coalizione di centro-destra, sostenitori del presidente Maroni, al fianco destro della nuova Lega di Salvini.
 
Allora perché non aderite direttamente alla Lega?
 
Abbiamo specificità storiche e culturali alle quali non rinunciamo. Con la Lega Nord, collaboriamo da tempo, e, con loro, ma anche con Fratelli d’Italia ed i movimenti della destra radicale, vogliamo costruire un nuovo e grande fronte nazional-popolare, come quelli operanti in tutta Europa.
 
E’ vero che, nel 2016, ti candidi come Sindaco di Milano?
 
Noi vogliamo vincere con un centrodestra unito ed un candidato autorevole. La mia candidatura è una provocazione politica. Più che ai nomi, bisogna pensare al programma della coalizione: più sicurezza e giustizia sociale, meno tasse e burocrazia che soffocano famiglie ed imprese.
 
IlPuntoDiMilano - Marco Boselli – BlogLibero – 5 luglio 2016

venerdì 3 luglio 2015

DESTRA PER MILANO - DESTRA LOMBARDA



Mario Mazzocchi Palmieri, Roberto Jonghi Lavarini e Alessandro Romei Longhena
il triumvirato-direttivo del movimento civico nazional-popolare Destra per Milano
 


lunedì 29 giugno 2015

mercoledì 24 giugno 2015

DESTRA PER MILANO verso una DESTRA LOMBARDA...

 
foto di Destra per Milano.
La "destra" italiana (quella storica, nazionale, popolare, sociale e identitaria) che una volta si riconosceva nel MSI e poi, in gran parte, in Alleanza Nazionale, oggi, purtroppo, è polverizzata e politicamente ininfluente. Questa la tragicomica situazione reale. Due fiammelle, due micro fronti nazionali, due destrine, una decina di gruppi autonomi regionali, una trentina di gruppi locali a livello provinciale, un centinaio di gruppi virtuali in rete e sui social network, uniche due sigle presenti, veramente, su tutto il territorio nazionale sono solo, peraltro in concorrenza fra loro, Forza Nuova che resiste tenacemente, e Casa Pound (Sovranità) che dopo una fase di grande espansione, sta consolidando le proprie posizioni. Attivi in politica anche altri singoli e gruppi organizzati: in Forza Italia, nel Nuovo Centro Destra, nella fondazione-movimento di Flavio Tosi (come Progetto Nazionale) e, soprattutto, nella nuova Lega di Matteo Salvini che sta calamitando, non solo migliaia di elettori di destra, ma anche centinaia di militanti e decine di dirigenti locali. Discorso a parte per gli ex An di Fratelli d’Italia che, dopo anni di tentennamenti, dalle scorse elezioni europee, con Giorgia Meloni, si stanno, finalmente, riposizionando a destra.
 
 
Destra per Milano (movimento fondato nel 2000 da un gruppo di storici dirigenti e militanti del Movimento Sociale) fa parte della categoria dei gruppi locali, con un forte radicamento nel capoluogo ed in molti comuni della provincia, sul territorio e nella società, referenti in tutta la Lombardia e buoni contatti politici nazionali ed europei. Dopo avere inutilmente sostenuto diversi progetti unitari, tutti miseramente falliti (inutile farne il penoso elenco), in attesa dell'auspicata formazione di una vera "Lega/Fronte Nazionale", Destra per Milano ha deciso di organizzare una propria presenza autonoma, nel centro-destra, creando una coordinamento regionale che porterà, entro la fine del 2015, ad una assemblea costituente lombarda, ed alla presentazione di liste civiche alle prossime elezioni amministrative de 2016.

 

giovedì 18 giugno 2015

Nuovo simbolo per DESTRA PER MILANO 2016...


 
Ecco il nuovo simbolo ufficiale del movimento civico "Destra per Milano", marchio depositato oggi (anche nella versione colore blu).
 
"Abbiamo arditamente scelto i colori della nostra tradizione politica (il nero ed il tricolore), caratteri volutamente futuristi ed un duomo-fiamma. E' un simbolo unico e forte, diverso da tutti gli altri, profondamente identitario e sicuramente riconoscibile dal nostro potenziale elettorato. Anche nel simbolo, abbiamo voluto essere coerenti, chiari e coraggiosi. Siamo pronti a presentarlo, nel 2016 alle prossime elezioni comunali di Milano" (Roberto Jonghi Lavarini)

 
"Il secondo punto di DESTRA PER MILANO è il concreto sostegno alle imprese milanesi che creano sviluppo, lavoro e benessere diffuso. Bisogna assolutamente dimezzare le tasse locali, diminuire drasticamente i tempi e le scartoffie della burocrazia, semplificare tutti gli iter amministrativi"...
 
Il primo punto di DESTRA PER MILANO è la SICUREZZA dei milanesi, soprattutto delle famiglie, delle donne, degli anziani e dei bambini. Serve il pugno di ferro, la tolleranza zero, contro la criminalità, l'abusivismo, il degrado e l'immigrazione clandestina"...

lunedì 25 maggio 2015

Elezioni, analisi e prospettive...


“ANALISI DEL VOTO REGIONALE E AMMINISTRATIVO
E PROSPETTIVE POLITICHE PER LA DESTRA ITALIANA”
 
MERCOLEDI 3 GIUGNO 2015 – ORE 21.00
VIA GENERAL GOVONE 56 – MILANO
 
INTERVENGONO:
MARIO MAZZOCCHI PALMIERI e FAUSTO MONTRONE
 
SEGUE DIBATTITO APERTO A TUTTI I PARTECIPANTI
 
 
 

lunedì 11 maggio 2015

Roberto Jonghi (Destra per Milano) in Televisione.

 
 
ROBERTO JONGHI LAVARINI
(DESTRA PER MILANO)
IN TELEVISIONE
 
MARTEDI 12 MAGGIO - ORE 8.00
INTELLIGO TV – “NIENTE ZUCCHERO”
RASSEGNA STAMPA MATTUTINA
CANALE DIGITALE TERRESTRE 294
(REPLICA ORE 12.OO)
 
MERCOLEDI 13 MAGGIO – ORE 20.30
TELELOMBARDIA – “FORTE E CHIARO”
DIBATTITO SULL’IMMIGARAZIONE
(REPLICA SU INTELLIGO TV)
 

sabato 2 maggio 2015

La feccia rossa devasta Milano.

 
 
 
Centinaia di estremisti di sinistra, comunisti ed anarchici, hanno impunemente devastato, umiliato ed offeso la nostra città, con milioni di euro di danni, soprattutto alla proprietà privata dei milanesi (residenti, commercianti e passanti)! Contro questa violenta feccia rossa serve il pugno di ferro: bisognerebbe dar loro una bella lezione, bastonarli duramente, a sangue, spezzar loro le ossa, rendendoli inoffensivi per diversi mesi, poi mandarli tutti ai lavori forzati, a spalare merda!
 
 
 
Ma ancora più infami e schifosi di questi terroristi, sono i loro compagni (politicanti come il sindaco Giuliano Pisapia, intellettualoidi radical chic, pennivendoli e certe toghe rosse) che li difendono e li giustificano, prendendosela con "il sistema" e la giusta reazione delle Forze dell'Ordine, criminalizzate come torturatori, come i bravi e tosti agenti della scuola Diaz al G8 di Genova che, invece andrebbero premiati con una medaglia, promossi e presi come esempio.

I vili attentati incendiari contro la nostra Libreria Ritter, contro la sede del sindacato UGL e la sezione di Forza Nuova, erano chiaramente solo un piccolo antipasto delle violenze di ieri. Possibile che nessuno l'abbia capito, previsto ed evitato? Cosa hanno fatto la Digos, i Servizi Segreti ed il Ministero degli Interni? Di chi è la responsabilità? Chi pagherà per quello che è successo?
 
Ma questa è la povera Italia antifascista, del sinistrume e del buonismo, dove un bastardo teppista violento come Carlo Giuliani, degno erede della tradizione partigiana comunista, viene "santificato" come un martire della libertà. Contro questi vigliacchi terroristi rossi che agiscono spavaldamente, solo perché certi di impunità e complicità, servirebbe una reazione di contenimento efficiente come, ad esempio, quella dei mitici "carabineros cileni di quel sant'uomo del Generale Auguto Pinochet.

 
 
Noi daremo una forte risposta politica. Chiederemo ufficialmente, anche con una raccolta popolare di firme: 1) Le dimissioni del sindaco di Milano, di prefetto e questore, autorità preposte che non sono riuscite ad assicurare la sicurezza dei milanesi; 2) Che i danni subiti da cittadini ed impese siano rimborsati dalle istituzioni pubbliche. Chiederemo, anche, o meglio ancora una volta, che i covi rossi abusivi, definiti ipocritamente "centri sociali" vengano definitivamente sgomberati e bonificati. Esprimeremo la nostra piena solidarietà ed il nostro concreto sostegno a tutti gli operatori delle Forze dell'Ordine, Armate ed Ausiliarie, affinché ricevano giuste retribuzioni ed adeguati equipaggiamenti per potere adeguatamente operare. Ma alle prossime manifestazioni siamo anche pronti ad organizzare delle "squadre civiche di legittima autodifesa" del territorio e della proprietà privata.
 
DESTRA PER MILANO - Circolo di Progetto Nazionale