giovedì 6 marzo 2014

Intervista a Roberto Jonghi Lavarini – marzo 2014

 
Intervista a Roberto Jonghi Lavarini – marzo 2014

 

In questo edizione intervistiamo una nostra vecchia conoscenza: Roberto Jonghi Lavarini, classe 1972, per dodici anni consigliere circoscrizionale a Milano (prima nella vecchia zona 3, poi nella nuova zona 2), per un biennio Presidente a Porta Venezia, noto esponente della destra sociale italiana e opinionista radiotelevisivo.

 

DOMANDA

Il “Barone Nero” è sempre superattivo: dall’avvicinamento alla Lega Nord alla riapertura di Cuore Nero…

 

RISPOSTA

Guardi, sta facendo una grande confusione. Non ho affatto aderito alla Lega, ma, certamente, ne condivido la battaglia No Euro di Matteo Salvini e l’alleanza politica europea con Marine Le Pen.  Non sono leghista ma, da sempre,  lepenista e, per questo, coerentemente, alle prossime elezioni, sosterrò Mario Borghezio, autentico combattente anti-mondialista. Quanto alla vecchia sede di Via Pareto non l’ho riaperta io ma i bravi ragazzi di Lealtà e Azione, molto impegnati nel sociale, soprattutto a sostegno degli italiani vittime della crisi.

 

DOMANDA

Difficile starle dietro… Il suo movimento Destra per Milano è passato a Progetto Nazionale, di cosa si tratta?

 

RISPOSTA

Progetto Nazionale è una fiamma di speranza, una associazione culturale e un laboratorio politico, di moderna destra sociale, promosso da Piero Puschiavo. Siamo una forza autonoma, apartitica e bene organizzata, all’interno dello schieramento di centro destra, dove portiamo avanti le nostre battaglie , le nostre idee ed i nostri valori, chiedendo partecipazione e meritocrazia. In questo momento storico, purtroppo, a destra, non esiste un partito popolare di riferimento condiviso come lo furono prima il Movimento Sociale e poi Alleanza Nazionale.

 

DOMANDA

Cosa ne pensa del nuovo governo di Matteo Renzi e, in generale, della situazione politica italiana?

 

RISPOSTA

Quella di Renzi è solo una operazione “vaselina”. Il sedicente “rottamatore” non ha ancora cambiato  nulla, il suo governo è stato spartito con il manuale Cencelli, con ben cinque sottosegretari indagati, ed i suoi primi provvedimenti sono stati l’aumento delle tasse sulla casa e dell’accise sulla benzina ed il vergognoso decreto che ha regalato ancora soldi al “magna-magna” romano. Non è cambiato assolutamente nulla rispetto ai precedenti di Letta e Monti: tutti governi non eletti dal popolo ed in mano ai poteri forti, politicanti camerieri dei banchieri.

 

DOMANDA

Come vede la crisi ucraina, la nuova guerra fredda e la politica estera dell’Europa?

 

RISPOSTA

In Ucraina, la plutocrazia mondialista, interessata solo a mettere le mani sui gasdotti, ha soffiato sul fuoco di una protesta popolare, inizialmente giusta e spontanea, fino a creare una guerra civile che, inevitabilmente, spaccherà in due il paese. Gli USA, con la colossale balla della democrazia, stanno creando conflitti in tutto il mondo, pensiamo solo alle primavere arabe, alla Libia ed alla Siria. Quello americano è uno sfacciato imperialismo economico dove noi siamo trattati come colonie. Certamente meglio la rinata Santa Russia Ortodossa di Vladimir Putin, uno tosto che, giustamente, difende gli interessi della sua nazione e del suo popolo. Questa Europa dei burocrati e dei banchieri privati, in politica estera, non conta assolutamente nulla. La BCE e la UE pensano solo a tassarci, indebitarci ed a cancellare, con folli leggi giacobine, ogni traccia della nostra civiltà. Ma le nostre radici sono profonde ed i popoli europei spezzeranno presto le catene dell’usura.

 

(Milano Nove Zone, marzo 2014)

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