martedì 12 novembre 2013

Destra per Milano, da Roma, in Movimento per Alleanza Nazionale...

 
 
Tutta la manifestazione (senza filtri) su Radio Radicale:
I principali telegiornali sull’evento:
Il servizio ufficiale de La Destra:
Sintesi degli interventi:
Il manifesto politico, ideale e valoriale:
L’atto costitutivo della federazione:
 
Prima di leggere il mio commento personale, Vi invito a guardare serenamente la documentazione allegata. Quella di sabato scorso a Roma, è stata una grande ed entusiasmante manifestazione politica unitaria della destra italiana  che ha visto riuniti oltre tremila patrioti, provenienti da tutta Italia (dalle Alpi alla Sicilia) in rappresentanza di quattro partiti (La Destra, la Fiamma Tricolore, Futuro e Libertà e Io Sud) ed di oltre un centinaio di sigle fra associazioni, movimenti e comitati (fra questi anche Destra per Milano). Tante sigle e percorsi diversi ma una sola origine doc, quella missina, ed una medesima volontà di riscossa politica.
 
Finalmente, anche se in colpevole ritardo (ma sempre meglio tardi che mai), è stato avviato quel necessario processo di riunificazione, rinnovamento e rilancio della destra sociale, partendo proprio dall’appello e dal manifesto di Marcello Veneziani e degli altri liberi intellettuali del Progetto Itaca. Quella di sabato è stata certamente la giornata dell’orgoglio e della appartenenza ma anche del superamento collettivo di vecchie divisioni, personalismi e rancori, in nome dell’amore per la buona Politica e per la nostra amata Patria che tanto ha bisogno, soprattutto ora, di una destra autentica, forte ed unita che difenda la nostra sovranità nazionale.
 
Tutti gli oratori, promotori della riuscitissima manifestazione, hanno riconosciuto i propri errori politici del recente passato, e fatto appello al senso di responsabilità e patriottismo dei militanti e dei dirigenti locali, al fine di creare un nuovo e grande movimento politico unitario, aperto, non solo a tutta l’area ma a tutte le forze sane della nazione.
 
Quella di rifondare la vecchia Alleanza Nazionale (senza bocchini e secondi fini!) è chiaramente solo una provocazione politica, rivolta, soprattutto, agli amministratori della omonima Fondazione (che gestisce, in maniera controversa, il ricco patrimonio immobiliare ed economico del MSI e di AN, pari ad oltre 500 milioni di euro), ai Fratelli d’Italia ed ai giornalisti.
 
L’obbiettivo è quello di dare una degna rappresentanza culturale, politica ed istituzionale alla destra italiana, costruendo un fronte patriottico (come quella di Marine Le Pen in Francia) che difenda veramente la nostra Tradizione ed Identità, i sacrosanti interessi del nostro popolo e della nostra nazione.
 
Nessun torcicollo e nessuna nostalgia, ma lo sguardo rivolto al futuro, rimanendo  sempre fedeli alle nostre radici. Belli tutti gli interventi, in particolare quello dell'On. Prof. Luca Romagnoli. Grandi applausi alle delegazioni straniere presenti (francese, albanese ed austriaca) ed una commossa ovazione per Giorgio Almirante, quando è entrata in sala Donna Assunta.
 
Tecnicamente, quindi, si è dato il via ad una federazione di diversi soggetti politici che, attraverso la convocazione di una assemblea nazionale costituente, aperta a tutti (nessuno escluso!), all'insegna della partecipazione e della trasparenza, darà vita al nuovo movimento unitario. Prima, naturalmente, saranno svolte libere assemblee in tutte le regioni e nelle principali città italiane.
 
Comprendo benissimo che, nella nostra "comunità militante", dopo tanti tentativi falliti, clamorose sconfitte elettorali, laceranti divisioni e grandi delusioni, sia politiche che umane, ci siano molta diffidenza e poco interesse, ma, la mia sincera impressione è che questa sia veramente la "volta buona". Le vostre perplessità ed i vostri dubbi sono gli stessi miei ma non voglio e non dobbiamo mollare, perdere la speranza, arrenderci alla decadenza, senza combattere. Lo dobbiamo ai Camerati che ci hanno preceduto e che continuano a marciare, in spirito, al nostro fianco e lo dobbiamo ai nostri figli che meritano un futuro sicuro ed una società migliore. Io ci riprovo e mi rimetto in gioco, con cavalleresco spirito di sacrificio e patriottico senso del dovere, cercando di rimanere (ed anche di migliorare) me stesso, ma dobbiamo unire le forze e fare gioco di squadra. Per questo Vi invito a mobilitarvi ed a partecipare, rimanendo donne ed uomini liberi e senza dare deleghe in bianco più a nessuno.
 
Roberto Jonghi Lavarini - Destra per Milano





 





 










 
 

 
 

 
 

 
 

 

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