lunedì 8 luglio 2013

Lampedusa: con Papa Francesco contro la plutocrazia mondialista!


Bene ha fatto il Santo Padre ad andare a Lampedusa a ricordare ed onorare le migliaia di uomini, donne e bambini morti in mare e dimenticati da tutti. Ricordiamoci che Papa Francesco è un capo spirituale che svolge la sua naturale e specifica missione, rivolgendosi, non solo ai fedeli cattolici ma a tutta l'umanità. L'immigrazione è una reale tragedia per tutti, sia per chi la attua (scappando dalla propria terra), sia per chi la subisce (a casa propria). La vita e la dignità umana vanno sempre e comunque rispettate: solo questo ci ricorda, giustamente, il Sommo Pontefice! Il resto, ovvero governare questi epocali fenomeni sociali e queste reali emergenze umanitarie, spetta, non al Papa ma alla Politica! E da uomini della Tradizione, da militanti della destra sociale ed identitaria, che rispettano e difendono l'autodeterminazione di tutti i popoli, non possiamo che denunciare il fatto macroscopico che il fenomeno immigrazione è causato (e spesso anche voluto) dalla plutocrazia mondialista, dallo sfruttamento capitalista delle multinazionali, dalla ipocrisia democratica e dalla fine del colonialismo europeo. Sacrosanto, quindi, difendere, ad ogni costo e con ogni mezzo, la nostra terra, il nostro popolo e la nostra identità dalla invasione di immigrati extra-europei ma non dimentichiamoci mai che i nostri veri nemici non sono gli immigrati ma i loro sfruttatori, ovvero gli stessi "poteri forti" dell'alta finanza internazionale che, attraverso le banche e le borse, depredano la nostra nazione, derubandoci del nostro benessere, della nostra sicurezza e della nostra sovranità. Come patrioti, oltre che come cristiani, abbiamo, quindi, il dovere, spirituale prima che politico, di costruire una nuova e diversa Europa, dei Popoli e delle Nazioni, che torni ad essere esempio di civiltà e giustizia per tutto il mondo.

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