Termina la
"destra terminale", praticamente scompaiono gli ex AN, crolla il
centro-destra, arranca Grillo e resiste il centro-sinistra ma il vero vincitore
è l'astensionismo al 52%, con la maggioranza assoluta degli elettori che non si
sente più rappresentata da questi partiti e da questa classe dirigente. E' il
fallimento certificato, non solo della nostrana partitocrazia ma di tutto
l'ipocrita sistema democratico capitalista occidentale.
Gli Italiani
incominciano a capire che i politicanti contano sempre meno, poco e nulla, e
che il vero problema (politico, economico e sociale) è nella plutocrazia
mondialista, ovvero nell'enorme, smisurato ed incontrollato, potere delle
banche, delle borse, dell'alta finanza internazionale e delle grandi società
multinazionali che pensano solo ai loro interessi privati, a discapito dei
popoli e delle nazioni.
Ci dispiace per Roma,
finita nelle mani del sinistro Marino ma l'ex camerata Alemanno è stato una
grande delusione per tutti; e siamo dispiaciuti anche per lo sceriffo Gentilini
ma Treviso necessitava di un rinnovamento anche generazionale.
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