Alla fine vogliono tornare a Itaca. Dico alle destre sparse, compreso Futuro e libertà che, finalmente libera dal suo capo, ha deciso di convergere verso destra, una destra nazionale ed europea. Non so se europea sia l’aggettivo giusto in questo momento: la forza delle destre in tutta Europa è di rappresentare la critica alla Ue e ai suoi parametri tecno-finanziari. Ma capisco la petizione di principio se si tratta di difendere l’Europa dall’Euro. Torno alla destra in rotta verso Itaca dopo il disastro elettorale. Lo proponemmo un anno fa, i finiani sghignazzarono, altri rimasero abbarbicati ai loro posticini, pochi si mossero (per la verità Storace fu il primo a crederci). Hanno lasciato deperire un patrimonio di consensi e di valori, una storia politica, una comunità e un ruolo attivo nel presente. Mancando ora un capo e una leadership riconosciuta da tutti, affidatevi a due cose opposte: un’Idea e un capitale. L’idea è il collante da riscoprire subito in un confronto aperto tra tutte le componenti derivate da An, più destre libere ed ex missini. Il capitale è il carburante per partire, scongelando il cospicuo patrimonio della Fondazione di An che è l’unico luogo in cui si ritrovano tutte le componenti. Partite da quei due patrimoni, il leader poi verrà. Lasciate stare la pretesa di essere il centro-destra, c’è già il Pdl per questo. Voi siete la destra, semplicemente e unicamente la destra, e lo siete solo voi. Poi chiamatela in modo diverso, lasciate pure gli zombie del Novecento. A Itaca si torna per ripartire. (di Marcello Veneziani – ilgiornale.it)
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