La destra sociale italiana è politicamente esplosa in mille
pezzi. Ai sette partitini che si sono presentati alle scorse elezioni
politiche, ne vanno ora aggiunti almeno altri undici che si presentano
autonomamente alle elezioni amministrative di domenica prossima. I gruppi
organizzati d'area, almeno quelli censiti e classificati, con assoluto rigore
scientifico, dalla Facoltà di Scienze Politiche della Università di Roma, sono
oltre duecento, in continua crescita, a seguito di micro scissioni locali.
Oltre mille sono invece le sigle ed i simboli presenti in rete e sui social
network. Si tratta di una vera follia, di un suicidio politico, di una
tragicomica dispersione di energie, uomini e mezzi, tempo e danaro che,
insieme, potrebbero, realisticamente, dare vita ad un grande "fronte
nazionale" del 15-20% come quello francese di Jean Marie e Marine Le Pen.
Meditate camerati e patrioti, meditate...
Questo è il simbolo proposto da alcuni dirigenti politici
per il possibile nuovo soggetto unitario che, partendo da un preciso accordo
fra Fratelli d'Italia, La Destra di Storace, gli ex finiani di Futuro e Libertà
e la Fiamma Tricolore di Romagnoli, dovrà, finalmente, riunificare, rinnovare e
rilanciare la destra sociale, popolare ed identitaria italiana, in un nuovo e
grande "fronte nazionale". Speriamo, sarebbe ora, meglio tardi che
mai...
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