martedì 5 marzo 2013

Noi, Beppe Grillo ed il Movimento 5 Stelle...

 
 
Innanzitutto è giusto ribadire, con forza e chiarezza, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo non è la causa di questa crisi politica, economica e sociale ma solo la risposta sbagliata. Se non ci fossero stati i ripetuti scandali, il malgoverno ed il degrado (morale, intellettuale ed umano) della precedente classe dirigente (trasversalmente di sinistra, centro ed anche, purtroppo, di destra), i grillini non sarebbero mai nati o sarebbero rimasti solo una esigua minoranza. Il voto dato a Grillo è, del tutta evidenza, una forte (ed assolutamente condivisibile) protesta e reazione popolare contro la casta e la partitocrazia, le banche e le multinazionali.
 
Si tratta di un sonoro schiaffo dato al sistema, di una sana doccia fredda che imporrà pulizia, tagli e cambiamenti. Ora, centro-destra e centro-sinistra, saranno, finalmente,  costretti, per sopravvivere politicamente, ad accettare tutte quelle neccessarie riforme volute ed imposte dagli elettori. Giudichiamo, quindi, positivamente, questo scossone al sistema ma non siamo, altrettanto, fiduciosi sulle capacità, l'affidabilità e la tenuta del movimento grillino.
 
Infatti, se guardiamo con simpatia, ai nuovi eletti (fra questi tanti giovani, donne, laureati, professionisti ed imprenditori), sappiamo che si tratta di un compagine assolutamente disomogenea ed assolutamente priva della neccessaria preparazione politica. Il Movimento 5 Stelle è un movimento "rivoluzionario", spontaneo e trasversale, basato su un capo carismatico ed una piattaforma programmatica (simile alla prima Lega e con similitudini sociologiche al Fascismo Sansepolcrista ed al movimento peronista argentino) ma non ne conosciamo i valori di riferimento (ve ne sono?) e nemmeno i suoi rappresentanti eletti in massa a queste elezioni.
 
Sicuramente non ci piaciono l'inquietante figura del potente web-imprenditore Gianroberto Casaleggio, le sue idee chiaramente mondialiste, la sua sospetta vicinanza alla massoneria, i suoi cordiali rapporti con la Goldman Sachs ed altri poteri forti internazionali, ben contenti, che la protesta popolare sia stata incanalata (ammorbidita, neutralizzata?) da Beppe Grillo e non da altri soggetti politici, veramente alternativi e preparati, come, in Grecia, Alba Dorata e, meglio ancora, in Francia, il Fronte Nazionale di Jean Marie e Marine Le Pen.
 
Se questo scenario non è avvenuto è per le tragicomiche divisioni della destra italiana in sette listarelle dai risultati miserabili. Questa legislatura, durerà, comunque poco, siamo ancora in tempo a dare una seria, valida e credibile alternativa politica ed elettorale al nostro popolo ma dobbiamo farci trovare uniti, seri e preparati. Per questo, è assolutamente urgente la convocazione di un grande congresso costituente per riunificare, rinnovare e rilanciare la destra (nazionale, popolare, sociale, radicale, identitaria) italiana.
 
Roberto Jonghi Lavarini
 
 
Beppe Grillo e il passato nel Fronte della Gioventù (Msi): verità o leggenda? (Articolo di Alessandro Da Rold).
 
Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, ha avuto un passato fascista? La domanda circola in queste ore sui social network con una certa insistenza. O meglio, da alcuni giorni circolano su internet diversi retroscena che danno ben quattro esponenti in Lombardia del M5s come ex militanti missini. A rivelarlo è stato Vincenzo Forte, un avvocato dell'Unione Patriottica, che una settimana fa ha iniziato a far circolare questa nota sui candidati lombardi M5s: «I quattro eletti in Lombardia avrebbero militato nella Fiamma tricolore di Pino Rauti fino al 2002 e poi, in seguito, avrebbero mantenuto i contatti con l’area della destra radicale, con gli ambienti culturali come il Centro studi Polaris di Gabriele Adinolfi, il Movimento Zero di Massimo Fini e il comitato Destra per Milano di Roberto Jonghi Lavarini».
Sulla questione gli ex dirigenti missini si sono spaccati, tanto che Jonghi Lavarini ha voluto prendere le distanze da Forte «È assolutamente vero che conosco bene due neo eletti del Movimento 5 Stelle della Lombardia (uno deputato e l'altro consigliere regionale) che, in passato, come me, hanno militato nel Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Pino Rauti, ma si tratta di remote esperienze personali (conclusesi, entrambe nel 2000-2001) e non certo (purtroppo!) di chissà quale presenza organizzata e-o segreta». Se anche il Barone Nero sostiene non ci sia notizia, allo stesso tempo aggiunge un altro particolare. «Peraltro, dello stesso Beppe Grillo, vi sono senpre state, in tempi non sospetti (anni '80), voci, mai smentite, che avesse frequentato il Fronte della Gioventù (MSI) di Genova».
 
Secondo quanto ricostruito da Linkiesta, quelle voci sul Fronte della Gioventù, iniziarono a circolare nel Msi genovese durante Tangentopoli, quando Grillo diede una svolta alla sua satira, trasformandola in etica per attaccare Bettino Craxi. Allora tra i missini si diceva: «Quello è uno di noi». La notizia non è mai stata smentita dall'ex comico, anche se in tanti ricordano che le frequentazioni di Grillo in Liguria sono state ben diverse negli anni '60 e '70. Verità o leggenda? Ma ora il caso «Grillo- fascista» inizia ad allargarsi.
 
A creare ulteriore confusione sulla vicinanza al fascismo del M5s, sarebbe un post di Roberta Lombardi, nuova capogruppo alla Camera, che quando l'ex comico genovese aprì a Casapound scrisse sul suo blog: «Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica (se vogliamo dire così), razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia».
 
Altre conferme delle radici fasciste di Grillo arriverebbero dallo slogan «Arrendetevi, siete circondati», vero leit motiv della campagna elettorale, copyright missino negli anni '90, proprio del Fronte della Gioventù. E infine, tra i sostenitori di Grillo fascista, c'è chi ricorda il parallelismo della nuotata dell'ex leader tra la Calabria e la Sicilia: le nuotate erano una specialità del Duce Benito Mussolini.

http://www.linkiesta.it/blogs/portineria-milano/beppe-grillo-e-il-passato-nel-fronte-della-gioventu-msi-verita-o-leggenda#ixzz2MeW3jSZy

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