PENSIERI DI DESTRA…
(MARCELLO VENEZIANI A VITERBO)
(NewTuscia) – VITERBO – La Destra serva ad accendere le luci del mattino, dall’umanesimo del lavoro allo stato sociale, dalla rivoluzione del merito al patriottismo “extracostituzionale” . Una moderna concezione di “destra” che si rinnova nel segno di spunti etici e valoriali innovativi, legati, a loro volta, ad una storia culturale, morale, tradizionale che affonda le sue radici in secoli di storia e di “idea”. Questo l’incipit con cui Marcello Veneziani, in una lucida e concreta riflessione pubblica, ha voluto interpretare il passaggio di consegne tra l’esperienza della maturità politica e la nuova generazione di “uomini” di destra, dalla storia politica di Nando Signorelli giungendo all’impegno quotidiano e per il futuro di Andrea Scaramuccia, incarnado al meglio il senso di continuità intergenerazionale, base fondamentale della tradizione che rende l’ideale di destra sociale sempiterno, “trasversale” rispetto alle epoche storiche, alle comunità di persone e di valori. Una serenità dell’anima, un’esortazione razionale, quella di Veneziani, che da spigliato oratore e contemporaneo “teorico” ha rivisitato l’iter della “destra”, riuscendo a contestualizzarlo al momento contingente, dandone significati più attuali pur mantenendo una coerenza con le basi tradizionali nella loro accezione di categorie “fisse”, sia nell’espressione intima del singolo “uomo” di destra, sia nella sua figura di cittadino, parte del sistema sociale. Pertanto, prende vita un innovativo concetto di “Dio, Patria e Famiglia” come punto di riferimento necessario nel caos valoriale, politico, sociale, istituzionale ed economico che stiamo attraversando tra mille difficoltà. La necessità di una casa, di un suolo riconoscibile, paterno, di alzare gli occhi al cielo e essere liberi di pensare ad un Dio che influisca nella spiritualità quotidiana, di vivere e lottare, sentirsi parte di un nucleo familiare fondamentale, intimo, unico. “Dio, Patria e Famiglia” come contesto fondamentale di un individuo, sistema di base per la sua evoluzione sociale, modello fondante, esempio e senso positivo di una comunità più grande; di qui, il ritorno alla razionalità del quotidiano, alla concretezza di un momento storico estremamente complesso e negativo, che tende a separare e disgregare valori e comunità preesistenti, storicamente ed eticamente collaudate. In questo contesto a subire danni maggiori sono i cittadini, pure fondamenta del sistema sociale, che perdono sempre più il senso reale di sovranità popolare, schiacciata da un’Europa che ha “tradito” l’ ideale di “Europa-Nazione”, dei popoli, culla di un’etica, morale, di una storia e tradizione millenaria, che, al contrario, è sempre più dedita ad una mera unificazione economica, finanziaria, capace di generare dittature tecnocratiche, governi improvvisati, lobby di controllo e potere a tappare buchi politici ed istituzionali, amministrativi enormi, creando un pericoloso debito gestionale e sociale “quotidiano” verso i cittadini, a riprova del senso denarocentrico di questo sistema, che ha deliberatamente scelto di mettere al centro di tutto il capitale e l’interesse arrivista ed economico. Qui si innesta una collaudata idea secolare che rinasce moderna e, sulla spinta della tradizione, viaggia e si attesta come ricetta per uscire da una depressione generale e radicata, economica e sociale, profonda persino in ogni cittadino. Una nuova destra ha il compito fondamentale di eliminare l’ombra, il senso di impotenza verso il nostro tempo; una continuità storica ed ideale, un’idea profonda, marmorea che punti al risveglio delle coscienze civiche e politiche, che crei luce capace di tagliare il torpore, il buio generato da sistemi subliminali e di potere. Una nuova energia che unisca i popoli, il popolo italiano, restituendogli dignità, che si unisca in un nuovo senso di comunità nazionale coesa, eliminando il caos con semplicità, non con altro caos. Una fiaccola ardente da passare in consegna alle generazioni future con la forza della tradizione, con una ripresa dei valori, con un senso di patriottismo basato sull’amore vivo non del “passato” ma della nostra terra ed identità, della storia culturale, artistica, politica d’Italia. Espandere la nebbia è possibile, eliminare il buio è possibile, accendere nuova speranza e far brillare una nuova luce è possibile, partendo dalla dimensione personale dell’individuo, costretto a recuperare i propri punti di riferimento, senza artefazioni ne forzature, affrontando con semplicità e qualità valoriale e morale, sistemi complessi e schiaccianti, figli di oligarchie di potere, di interessi economici disposti a condurre alla morte le comunità di valori, i popoli, le tradizioni anche più radicate, pur di speculare e strumentalizzare generazioni passate e presenti di cittadini, di individui. Una lotta sempre accesa, viva ed ardente come la fiaccola della destra storica e moderna, da passare in testimone attraverso gli anni, i secoli della storia, come una scia di luce che uccide il torpore delle menti, delle rivoluzioni, della meritocrazia, delle anime.
Emanuele Ricucci - La Destra Viterbo
Nessun commento:
Posta un commento