venerdì 18 gennaio 2013
"Nessun nemico a destra!"
Grande successo per il dibattito che si è tenuto, ieri sera, presso la nuova sede de La Destra di Milano, nella centralissima Porta Venezia. Una alta, eterogenea e qualificata partecipazione ha caratterizzato la interessante ed animata tavola rotonda dove si è parlato, innanzitutto, di valori, di idee e di cultura, prima che di buona politica e delle imminenti elezioni. Hanno preso liberamente la parola una quarantina di persone, non solo diversi dirigenti e candidati, ma, soprattutto, militanti ed intellettuali, simpatizzanti ed anche semplici curiosi ed indecisi venuti ad esprimere il proprio pensiero e ad ascoltare le proposte politiche de La Destra. Fra i presenti, segnaliamo, a titolo esplicativo ed in rigoroso ordine alfabetico: Fabrizio Anile, Giuseppe Bellini, Francesco Cappuccio, Francesca Caricato, Andrea Colella, Silvia Comneno d’Otranto, Eliana Farina, Massimo Furia, Camilla Gilardoni, Francesco Lauri, Beppe Mambretti, Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo, Tullio Trapasso, Benedetto Tusa e Antonio Vinci. Tutti i convenuti, sostenitori del "Progetto Itaca" di Marcello Veneziani e Renato Besana, sosterranno La Destra che, in Direzione Nazionale, a partire dal presidente Teodoro Buontempo e dal segretario Francesco Storace, si è ufficialmente impegnata a convocare, dopo le elezioni, un “Congresso Costituente” per la riunificazione ed il rilancio della destra italiana. Una fase costituente che, questa volta, per essere veramente efficace e duratura, hanno tutti convenuto, deve partire dalla base, dalla militanza e dal territorio, aprendosi al contributo di tutti (nessuno escluso), secondo rigorosi criteri di partecipazione, trasparenza e meritocrazia. “Nessun nemico a destra, deve essere la nostra posizione, anche in questa difficile campagna elettorale, dove, i veri nemici del nostro popolo e della nostra nazione, sono la plutocrazia mondialista, la sinistra comunista e giacobina e la casta della partitocrazia.” ha dichiarato il promotore della appassionata serata (definita, in termini tradizionali, “cavalleresca tavolo rotonda”), Roberto Jonghi Lavarini (presidente di Destra per Milano e candidato indipendente alla camera dei deputati) che ha auspicato, dopo una forte affermazione de La Destra, la costituzione di un comune fronte nazional-popolare che vada dalla Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli ai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Perchè La Destra ,che è il raggruppamento più forte (o meno debole) non scende dal piedistallo e umilmente, fraternamente, disinteressatamente e cameratescamente non offre a Romagnoli, Fiore Melloni e Iannone un'alleanza PARITARIA, con simbolo unico e programma comune? Come si fa ad andare con Berlusconi e Pannella? Claudio Zanasi BO
RispondiElimina