lunedì 12 novembre 2012
Per l'Europa dei Popoli contro la plutocrazia.
Migliaia di militanti della destra radicale hanno manifestato a Roma sotto le bandiere del Movimento Sociale per l'Europa di Giuliano Castellino. Presenti anche La Destra con Adriano Tilgher e la Fiamma Tricolore con il segretario nazionale, Luca Romagnoli: importante segno di una ritrovata unità dell'area.
Si è concluso senza incidenti Euroribellione, la manifestazione organizzata dal Movimento sociale europeo. Il corteo, composto da qualche centinaio di militanti che hanno scandito slogan contro la crisi economica, la precarietà e lo strapotere delle banche e del governo Monti, è sfilato nelle strade di Prati in un clima teso: su disposizione della Questura sono state interdette al traffico le piazze di partenza (Risorgimento) e d'arrivo (Cavour) e sono stati rimossi i contenitori dei rifiuti. Dal furgoncino che ha guidato il corteo - alternando parole d'ordine e musica di "strada" (come i Plastic Surgery) - gli organizzatori hanno dato appuntamento alla sede dell'assessorato alle Politiche abitative del comune di Roma per una nuova protesta la prossima settimana. Dopo la denuncia di stamattina (la saracinesca della sede della Federazione della Sinistra in piazzale degli Eroi nel vicino quartiere Trionfale e il marciapiede antistante sono stati imbrattati con colla ed escrementi) gli antifascisti hanno tenuto un presidio a Castel Sant'Angelo, contro la "manifestazione nazifascista"
La manifestazione nazifascista di domani (oggi per chi legge) è una offesa ai valori costituzionali, una violenza alla città e un oltraggio alla sua popolazione.
La manifestazione del Movimento Sociale Europeo che si terrà domani a Roma non sarebbe dovuta essere autorizzata dalle autorità competenti. Le vie della Capitale, città Medaglia d’Oro per il Risorgimento e la Resistenza, saranno oltraggiate da simboli e icone di ideologie proprie di forme dittatoriali che hanno causato milioni di morti, odio e terrore. Non è solo un problema di ordine pubblico, ma di civiltà.
L’apologia di reato dei movimenti e delle forze politiche di estrema destra che hanno aderito al corteo è evidente sia nei progetti politici spesso eversivi, che nelle cronache recenti di aggressioni e intolleranze verso i cittadini democratici che si riconoscono nei valori della Costituzione. Il Coordinamento romano antifascista a difesa dell’ordine democratico e della Costituzione si rivolge ancora una volta a tutte le istituzioni democratiche affinché vigilino e perseguano qualsiasi apologia, e a tutta la popolazione perché recuperi una reale coscienza democratica e stigmatizzi con forza qualsiasi tentativo di resuscitare ciò che il 25 aprile del 1945 è già stato cancellato.
Roma, 9 novembre 2012
Coordinamento romano antifascista a difesa dell’ordine democratico e della Costituzione
ANPI-ANPPIA-FIAP-ANED-ANEI -IDV - PD- PdCI - PRC- PS- SEL- VERDI- CGIL- CISL-UIL- USB
(umt) Del comitato per la difesa dell'ordine democratico e della Costituzione, a mia memoria, si erano perse le tracce agli inizi degli anni '80, quando era questa sigla a convocare le manifestazioni popolari contro il terrorismo (che poi erano quasi sempre iniziative di apparati). già nel crepuscolo della Prima repubblica, infatti, in diversa misura Psi (con la virata socialista nazionale di Craxi) e Pci (con alcuni gesti di rispetto istituzionale impensabili negli anni '70) avevano messo la sordina sulla pregiudiziale antifascista. Ritrovare tutti uniti i sette partiti del centrosinistra è una cosa che fa bene al cuore di un nostalgico degli anni '70 quale io notoriamente sono. Eppure nella manifestazione odierna c'è qualcosa di diverso che dovrebbe inquietare di più il fronte ampio antifascista.
All'epoca i fascisti erano completamente isolati e potevano fare sponda al massimo su qualche figura isolata della destra democristiana. Il passaggio a destra di un filosofo marxista come Armando Plebe fece scalpore e nella sua unicità se ne parlò per anni.
Oggi invece il centro postdemocristiano e neomontiano prende le distanze dal Comitato antifascista mentrepartecipano al corteo spezzoni del centrodestra presenti nelle istituzioni (l'onorevole Bonfigli del Gruppo misto ma ex-An, il capogruppo in Campidoglio della Destra, Rossin, con i gruppi storaciani della II e V municipalità, il consigliere comunale subentrato in questi giorni a Storace, Sabbatani Schiuma che ha dato vita al gruppo consiliare del Trifoglio, la lista promossa cinque anni fa da Alfredo Iorio, storico leader del dissenso postmissino a Prati).
E proprio da Piazza Risorgimento muoverà il corteo promosso dal Movimento sociale europeo, la sigla rilanciata da Giuliano Castellino, che punta ad accreditarsi come terza forza della destra radicale sulla piazza romana (intanto ha incassato l'adesione alla manifestazione della Fiamma di Romagnoli) ma che al tempo stesso coltiva l'ambizioso progetto di condizionare Storace e la Destra spingendoli in direzione movimentista, allo strappo da un centrodestra sempre più caotico e privo di centralità. E' esemplare, infatti, la replica del "giovane" leader tornato con entusiasmo alle pratiche attivistiche all'ex ministro e governatore del Lazio: “Il Giornale d’Italia diretto da Francesco Storace ha definito la nostra una manifestazione di destra radicale. Capiamo la confusione che regna nella Destra ‒ che da una parte elemosina qualche poltrona e dall’altra cerca di tenere buona una base anti-sistema ‒ ma sabato rinasce il Movimento Sociale: né di destra né di sinistra; euroribelle, rivolto al futuro, anti-liberista, solidarista, comunitarista e autonomista. Cose troppo rivoluzionarie per chi ancora si porta dietro Donna Assunta come fosse un trofeo. Dopo sabato ci saranno grandi novità. Chi tenta di marginalizzare la nostra azione politica ne rimarrà deluso. Per adesioni e contenuti siamo centrali e centrati nella lotta politica europea. Qualcuno pensi a proseguire la giusta battaglia altrimenti regali non ne facciamo e ne vedremo delle belle…”
(umt) Non so se succede anche in altri ambiti di cronaca, perché è un giornale che normalmente non leggo, ma devo segnalare che l'Huffington Post ritiene incompatibile neofascismo e Carta di Treviso. Era già successo con lo scoop delle foto del figlio di Gianni Alemanno e Isabella Rauti, immortalato in vacanza a Mykonos, con altri amici mentre si esibiva in un saluto romano (e ce'è chi obietta che non era neanche lui ma un altro militante del Blocco studentesco). Oggi ci ricascano: perché fotografano un bambino che sfila al corteo del Movimento sociale europeo. Hanno sì la prudenza di "tagliargli gli occhi" (la fascia nera l'ho aggiunta io) - ma immagino che gli insegnante di italiano che se lo vede due tre ore al giorno davanti lo riconoscerebbe sicuramente - eppure lo identificano tranquillamente: perché l'articolo precisa chi è e la foto è accompagnata dalla didascalia con il cognome.
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