lunedì 1 ottobre 2012
Con il popolo contro la plutocrazia!
“Bisogna che tutto cambi affinché nulla cambi”. Mai miglior citazione può essere più azzeccata per sintetizzare l’attuale situazione del quadro politico nazionale. Le recenti vicende che hanno investito entrambi gli schieramenti non fanno presagire nulla di nuovo. A sinistra l’irriverente Renzi genera scompiglio all’interno di un Pd che vuole forzatamente far garrire le proprie bandiere da un’aria di rinnovamento, ma nei fatti, ai propri vertici, mantiene inalterata una struttura elefantiaca legata agli stessi volti, mera espressione di continuità con un vetero burocratismo tipico del Pci-Pds-Ds, fino a giungere ad un Pd che non ha mai abbandonato il legame a doppio filo con le cooperative rosse che oramai iniziano a scricchiolare ovunque, se non ad implodere; così come non hanno mai smesso di frequentare gli ovattati salotti buoni della finanza e le blindatissime sedi delle principali banche nazionali, sostenendo nel frattempo chi ha distrutto, e continua a farlo, il Lavoro e uno Stato sociale che hanno sempre ipocritamente blaterato di voler difendere. Tutti zitti innanzi ai nefasti provvedimenti del duo Monti-Fornero, così come sono assenti i sindacati della Triplice che non protestano ormai più, non scendono più in piazza e si guardano bene dal disturbare chi sta attentando al futuro dei lavoratori e delle famiglie italiane. Dall’altra parte della barricata, anche se è sempre più palese che si tratta del rovescio della medesima medaglia, vediamo imperversare i recenti scandali che hanno investito la Regione Lazio, al di là delle responsabilità oggettive della giunta Polverini che, anche se esente da pur minime complicità, rimane etichettata innanzi all’opinione pubblica, sapientemente anestetizzata e plasmata dai media, con il sigillo nero del malaffare, della mala politica, dello sperpero e delle ruberie che hanno investito un Pdl già martoriato da sempre più feroci lotte intestine. Ma ecco emergere i ‘salvatori della Patria’, il nuovo che avanza, i ragazzi dell’83, gli ‘ondivaghi di centro’ Fini e Casini, uniti appassionatamente per presentare il nuovo soggetto politico Mille per l’Italia, fondato in continuità e a sostegno del governo Monti. Proprio questo l’obiettivo finale del disegno intessuto da chi vede come traguardo da raggiungere un nuovo governo tecnico, dopo aver ulteriormente infangato, delegittimato e smantellato la politica, i politici, i partiti, mettendo in evidenza solamente la ‘mala politica’, il malaffare, la famigerata casta; per far credere agli italiani che solamente i tecnici possono ‘salvarci’ da questa situazione. Gli stessi tecnici che stanno smantellando lo Stato Sociale, che stanno tartassando l’intero sistema economico-produttivo attraverso l’adozione di una pressione fiscale ormai più alta al mondo, che stanno svendendo il nostro patrimonio pubblico nazionale, ma che soprattutto che stanno demolendo la democrazia esautorando ogni presidio istituzionale rappresentativo in favore dei presidi imposti dai burocrati di Bruxelles e Francoforte; gli stessi che spingono per un Monti-bis; oggi anche apprezzato dallo stesso professore, guarda caso in seguito al tour negli Stati Uniti, dopo i colloqui con George Soros e gli esponenti di spicco del Council on Foreign Relations. Innanzi a questi scenari non esistono più destra e sinistra: O COL POPOLO O CON I BANCHIERI! (PROGETTO NAZIONALE - LA DESTRA)
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