mercoledì 8 agosto 2012
PriorItalia: "manager in politica"...
NASCE #PRIORITALIA: I MANAGER SI METTONO IN “MOVIMENTO” PER CAMBIARE LA POLITICA E IL PAESE
Si è conclusa la kermesse che dal 2 al 5 agosto ha coinvolto a Roma quasi 1.000 manager e alte professionalità con la definizione dell’impegno per tornare alla buona politica. I manager lavorano nell’interesse comune, perché solo dalla crescita può venire per loro e per l’intero Paese un futuro migliore.
È nato il 5 agosto #PRIORITALIA, il nuovo soggetto sociale e politico voluto da CIDA, Federmanager e Manageritalia, le organizzazioni di rappresentanza di dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato, ma terzo rispetto ad esse, che continueranno a svolgere il loro compito di rappresentanza sindacale e offerta di servizi professionali e personali.
L’obiettivo è anche fare politica, nel senso di interessarsi della “res pubblica”. Un movimento non partisan, apartitico per intenderci, che vuole aggregare tutti i soggetti della società della conoscenza (manager, alte professionalità, liberi professionisti ecc.) per lavorare a favore del Paese. Come? Partendo dalla politica, cioè offrendo competenze, progetti chiavi in mano e uomini esperti per aiutare la politica a fare le cose e bene. Infatti, se il compito della politica, della buona politica, è dare indirizzi e realizzarli, perché questo accada c’è bisogno anche in Italia dell’apporto della cultura e del modello manageriale, di chi professionalmente si occupa di far accadere le cose nei tempi e costi prestabiliti.
La proposta è quindi sicuramente politica, ma – come ha detto Antonio Polito, ospite della giornata conclusiva, in un contesto come quello odierno dove l’unica “mission possible” è quella di contribuire a salvare l’Italia – servono persone che senza ideologie di parte operino nell’interesse comune. Questa è la vera natura di #PRIORITALIA: innescare un cambiamento culturale che vuole contaminare la politica e il Paese puntando su una cultura della valutazione dell’operato della politica (accountability), che deve rendere conto responsabilmente della sua azione (controllo di mandato), e sulla governance (insieme di regole di ogni livello – delega, controllo, misurazione risultati ecc. – che disciplinano la gestione di un potere).
Dai quattro giorni di intenso lavoro – che ha coinvolto quasi 1.000 manager e 37 ospiti (vedi Interviste) soprattutto del nuovo tessuto istituzionale, economico e sociale – sono emerse ben 208 idee progettuali, alcune, come è prassi per i manager, già a livello avanzato di progettazione, che presto saranno selezionate per priorità d’intervento. Tutte sviluppate in coerenza con i nove principi trasversali indispensabili per sviluppare una buona politica emersi dall’analisi ad ampio spettro effettuata in precedenza sulle proposte e richieste della società civile negli ultimi due anni. Informazione, legalità, trasparenza, inclusione, innovazione sociale, competenza, attuazione (cultura del fare rapidamente), collaborazione (pubblico/privato) e visione, questi i principi individuati partendo dai quali si è operato per definire priorità e modalità per concretizzare progetti e azioni.
Questi i principi sui quali #PRIORITALIA, e questo è uno degli aspetti fortemente innovativi della proposta, vuole proporsi per certificare chi vorrà candidarsi alle prossime elezioni, che questi sia un manager o un soggetto appartenente a altri movimenti e/o partiti.
Oltre alla certificazione, tanti i progetti che saranno a breve sviluppati dal nuovo soggetto, in proprio o in sinergia con altri. Tra i più innovativi, la creazione di un osservatorio/centro studi per il monitoraggio e la rendicontazione degli effetti delle decisioni politiche, che dovrà anche valutare la coerenza tra promesse elettorali e realizzazioni di partiti e/o singoli politici. Poi una scuola di formazione manageriale per i politici, la costituzione di team di manager da mettere al servizio delle amministrazioni locali per la realizzazione di progetti sul territorio, l’impegno a supporto delle associazioni non profit (1.000 manager per 100 progetti).
Inoltre, un grande progetto nazionale per la valorizzazione dei giovani talenti con stimoli, supporti e incentivi alla loro espressione nella società e un piano di marketing politico del territorio paese per attrarre investitori e nuovi partner economici.
<<#PRIORITALIA – dice Guido Carella, presidente Manageritalia – si costituirà presto come Fondazione, un soggetto terzo al servizio del Paese. Un movimento aggregante delle tante e valide energie e competenze manageriali, che abbiamo e non sappiamo sfruttare, per guardare con fiducia al futuro. Presto riuniremo i vertici delle organizzazioni fondanti, dialogheremo anche a livello territoriale con la nostra base, faremo un’assise pubblica per coinvolgere tantissimi manager e alte professionalità e dialogare con la società, con tutti, ma soprattutto con i soggetti dell’economia della conoscenza. Così diamo rappresentanza e voce a quelle centinaia di migliaia di manager che fanno funzionare le aziende tutti i giorni. Quelli che tutti gli italiani incontrano quotidianamente sul pianerottolo di casa o con i quali lavorano dentro o fuori le aziende, che è ora siano riconosciuti come soggetto sociale ed economico importante non solo per far funzionare le aziende, ma anche per aiutare il Paese a cambiare e crescere. Insomma, #PRIORITALIA è alternativa all’antipolitica e alla vecchia politica, è “oltre la politica” per un contributo vero a supporto del Paese. Non è un movimento schierato, ma guarda oltre la politica (intesa come sistema partitico) verso un nuovo modello di governance del Paese che poggia su competenze e cultura del realizzare e del dare>>.
<< Il nostro impegno – dice Giorgio Ambrogioni, presidente Federmanager – è per valorizzare i manager, ma soprattutto per il Paese e per i giovani, per far sì che tutti cittadini abbiano strumenti per riappropriarsi del loro futuro e di quello dell’Italia interessandosi con senso di responsabilità e di più della “res pubblica”. Un riconoscimento che gli attuali modelli di rappresentanza e partecipazione hanno fatto il loro tempo e oggi servono nuovi soggetti e nuove modalità e una volontà di dialogare e lavorare con tutti, ma soprattutto con i giovani e per i giovani. Meritocrazia, valorizzazione del talento, cultura della responsabilità sono i valori che provengono dalla nostra esperienza professionale, vogliamo metterli al servizio del Paese. Aumentando la managerialità nelle imprese, perché possano competere al meglio, portandola nel governo della cosa pubblica, perché abbiamo davanti anni difficili e nei quali si potrà solo operare con risorse scarse e in modo sostenibile. Siamo quelli che più di tutti hanno forte coerenza di interessi tra obiettivo generale e particolare: solo una ripresa della crescita economica può dare un futuro alla classe manageriale, ma soprattutto al Pese. La crescita è in fin dei conti l’obiettivo finale e vero di #PRIORITALIA, perché questa è l’unica strada per andare verso un benessere diffuso, per garantirci giustizia sociale, solidarietà, inclusione …, insomma un Paese migliore, quello che tutti vogliamo per noi e per i nostri figli>>.
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