mercoledì 8 agosto 2012
"Euro, Siria e governo Monti: salvatori o dittatori?" di Magdi Crisitano Allam
Il relativismo ideologico porta a confondere il problema con la soluzione. Monti è il salvatore della Patria o il rappresentante della dittatura finanziaria? L'euro ha fatto il bene dell'Italia o l'ha rovinata? La Primavera araba è il trionfo della democrazia o la catastrofe che ha portato al potere gli estremisti? Gli sportivi sono il volto popolare e entusiasmante della Nazione o cinici imprenditori e docili mercenari? Domande a cui ciascuno di noi dà risposte diverse, ma che convivono in un mondo che rassomiglia sempre più a una Torre di Babele. Viviamo irresponsabilmente nella fase decadente di una inciviltà globalizzata che sta fagocitando l'Occidente, dove è messo in discussione il valore stesso della verità, rappresentazione oggettiva, assoluta e universale della realtà. Siamo precipitati in un baratro di relativismo ideologico al punto che la stessa negazione della verità acquisisce una valenza positiva, dove chi spregiudicatamente da un giorno all'altro dice tutto e il contrario di tutto assurge al rango di persona carismatica, il più meritevole ad assurgere alle alte cariche dello Stato e della Pubblica amministrazione. Di fatto oggi viene premiato chi non crede nella verità, chi mette sullo stesso piano le supposte verità dei singoli attribuendo loro pari valenza e dignità a prescindere dai loro contenuti, chi sceglie di sbarazzarsi della ragione mettendo al bando gli strumenti logici della valutazione e della critica. E vince chi spudoratamente ostenta il disprezzo della verità, ribalta con sprezzanti dichiarazioni pubbliche i principi sanciti dalla Costituzione, dalle leggi dello Stato e dalla morale naturale, inculcando con successo nella mente e nell'animo della gente la menzogna eretta a verità, convincendoci a far proprie delle scelte auto-distruttive che ledono al nostro diritto alla vita, alla dignità e alla libertà.Come valutare le dichiarazioni di Monti a Der Spiegel in cui da un lato sostiene che entro la fine della legislatura vuole «salvare l'Italia dalla rovina finanziaria» e, dall'altro, ammette candidamente che questo obiettivo è perseguibile solo esautorando il Parlamento: «Se avessi dovuto tenere in considerazione le posizioni del Parlamento non avrei dovuto dare il consenso italiano nell'ultimo Consiglio europeo». Monti evidenzia che il superamento della nostra Repubblica parlamentare, auto-attribuendosi pieni poteri come capo dell'esecutivo, è vitale per la sopravvivenza di quest'Europa dominata da banchieri e burocrati: «Ogni governo ha il dovere di guidare il proprio Parlamento», anche perché se i governi seguissero «esclusivamente le decisioni dei Parlamenti la rottura dell'Europa sarebbe più probabile della sua integrazione». Questo stravolgimento della Costituzione e la sconfessione della democrazia sostanziale si collocano nel contesto emergenziale che Monti aveva definito «percorso di guerra» il 12 luglio, denunciando la concertazione con le parti sociali come la madre di tutti i mali. Personalmente sono favorevole alla Repubblica presidenziale con un capo dello Stato eletto dai cittadini con vincolo di mandato e nel contesto del federalismo. Ma Monti non solo non è stato eletto e non risponderà del suo operato, ma è inequivocabilmente il rappresentante dei poteri finanziari globalizzati.Passando alla cosiddetta Primavera araba proprio ieri mi sono arrivate due notizie. In Siria i Fratelli musulmani, la principale forza di opposizione al regime di Assad, ha ammesso di aver costituito da tre mesi delle «Brigate armate per l'auto-difesa e la difesa degli oppressi», che si aggiungono alle migliaia di terroristi islamici provenienti da tutto il mondo e che hanno elevato la Siria, dopo la Libia, come territorio di Jihad. In Tunisia, i Fratelli musulmani locali che si chiamano Ennahda, sono invece riusciti a imporre nell'articolo 1 della nuova Costituzione che nessuna legge potrà contraddire «i principi fondanti dell'islam», mentre nell'articolo 2 si abolisce l'uguaglianza dei sessi sostenendo che la donna è complementare ma non più uguale all'uomo. Eppure l'Occidente continua considerare i Fratelli musulmani come la genuina espressione della democrazia che meritano il nostro totale sostegno.Sono innumerevoli gli esempi che evidenziano come siamo precipitati in un'epoca buia della storia in cui abdichiamo al sacrosanto diritto e dovere di usare la ragione, finendo per perdere del tutto la nozione di verità e per svilire il bene della libertà. Se non disponiamo più di una rappresentazione corretta della realtà dei fatti, vacillano i valori non negoziabili che sostanziano l'essenza della nostra umanità, non abbiamo più la certezza di chi siamo, ci rendiamo disponibili a trasformarci in semplici produttori e consumatori di materialità. Ecco perché la missione che ci attende è quella di sconfiggere questa dittatura finanziaria, relativista e mediatica dando un'anima all'Italia e all'Europa!twitter @magdicristiano
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