giovedì 7 giugno 2012
Adriano Tilgher propone un fronte dei ribelli...
IL FRONTE DEI RIBELLI
I fatti ci danno ragione. I partiti del consociativismo, del liberismo e degli affari sono stati sconfitti.
Lo dicevamo tanti anni fa quando parlavamo di crisi della partitocrazia, ma inventarono delle contromosse criminali: prima le stragi, dopo la lotta armata, dopo l’emergenza terrorismo con la conseguente repressione, dopo ancora l’emergenza criminalità organizzata che all’improvviso si scopre stragista, poi l’apatia, il riflusso.
In questo clima il potere finanziario, il nuovo padrone del mondo, è venuto allo scoperto, ha cercato di instaurare il nuovo ordine mondiale, basato sui soldi, sul mercato azionario e sui rapporti economici. L’etica, i valori umani, la solidarietà diventano impicci di cui liberarsi al più presto.
I partiti, guidati da fedeli servitori di questi signori, pensano solo agli affari, alle loro fortune personali, senza curare minimamente l’interesse pubblico, che doveva essere, invece, il loro unico obiettivo.
Finalmente la gente l’ha capito: ce n’è voluta, sono passati più di 50 anni, ma l’ha capito. Una pressante richiesta di riferimenti politici viene da tutti: da chi non va a votare, da chi vota Grillo, da chi vota le liste civiche, da chi cerca di cambiare.
Solo a Palermo tutto resta come era. Vince un vecchio politicante di sinistra, che raccoglie maggioranze bulgare, che fino a pochi mesi prima toccavano alla destra. Ci viene da fare una piccola osservazione: le precedenti maggioranze bulgare avevano fatto parlare di implicazioni mafiose, oggi o la mafia ha cambiato indicazioni, o è stata debellata per merito di chi aveva governato, ma che oggi è stato sconfitto.
Ed ecco che veramente da oggi tutto può cambiare, non esiste più la destra, non esiste più la sinistra, non ci sono più le ideologie, non c’è più il comunismo, il capitalismo è sconfitto, il socialismo arranca, il liberismo sta implodendo nel suo mercatismo.
Oggi esistono, da una parte, un potere disumano e alienante, dall’altra la gente, quei popoli che si sbattono, traditi dai falsi politici, tra la sopravvivenza materiale delle conquiste sociali e la ricchezza tutta spirituale del grande patrimonio culturale e storico dei secoli passati.
In questo sta la scommessa del futuro, da questi presupposti nasce il grande malessere che sta affossando le coscienze dei cittadini dell’Europa, nella ripresa dei valori della grande tradizione europea c’è la speranza per tutti i cittadini del mondo.
I partiti del passato, PD, PDL, UDC…, sono sconfitti, il commissario liquidatore dell’Italia, Monti, deve prenderne atto e deve andare al voto: non importa con quale legge elettorale, purché si voti.
Qua nasce il problema da risolvere in pochi mesi: serve il partito del popolo, che contrasti i partiti delle oligarchie finanziarie, quelli che ci hanno regalato Monti e che continuano a sostenerlo. Un partito che non sia di destra, non sia di centro e non sia di sinistra, ma che sappia interpretare il malessere generale degli Italiani tutti e rispedisca a casa una classe di falsi politici, che hanno occupato lo spazio di destra, di sinistra e di centro.
Da una parte i Bersani, gli Alfano, i Casini, i Fini, …,difensori dei propri personalissimi privilegi, che hanno abbandonato gli Italiani nelle grinfie dei potentati internazionali, dall’altra gli uomini di buona volontà, che vogliono rimboccarsi le maniche e vogliono costruire l’alternativa sociale e popolare.
Oggi lo scontro non è più tra destra e sinistra, ma tra i servi del potere e la gente. Diventa importante non cadere nella trappola delle false diversificazioni, che servono soltanto a frantumare IL FRONTE DEI RIBELLI, il fronte di tutti gli Italiani che hanno capito l’inganno e vogliono ritornare a decidere del loro destino, sottraendolo ai diktat delle banche, delle società di rating e dei fondi d’investimento.
Mettiamocela tutta e camminiamo uniti verso l’obiettivo.
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