lunedì 16 aprile 2012

Uniti per un FRONTE NAZIONALE Europeo


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Ieri, Il Popolo di Roma – Destra Sociale, insieme a La Destra di Storace e al Front National di Marine Le Pen, ha dato vita al FRONTE DELLE NAZIONI EUROPEE, movimento delle destre d’Europa contro la Bce, l’Euro, l’usura, la finanza, il mercatismo, il liberalprogressismo e la dittatura del pensiero unico! Altro segno tanginbile nel nostro cammino nazionalrivoluzionario! Noi… nella storia. La storia che avanza!

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http://www.youtube.com/watch?v=o6hph3nGzs8&feature=player_embedded

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http://www.youtube.com/watch?v=iosg4C0AnmQ&feature=relmfu

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«Dopo le elezioni presidenziali francesi, La Destra e il Front National lavoreranno a un documento comune per la costruzione di un fronte delle nazioni europee». Ne dà notizia Francesco Storace al termine del colloquio con Marine Le Pen che ha invitato a un grande evento da organizzare a Roma dopo le elezioni. Nel cordialissimo incontro, si legge in una nota, si è discusso dell’idea di un referendum europeo sul fiscal compact, sul contrasto alle politiche monetarie imposte dalla Bce, sui rischi provocati dal fondamentalismo islamico. (Pol-Leb/Ct/Adnkronos)

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Grande cordialità, parecchi sorrisi e un’intesa che sarà sancita da un incontro a Roma tra Francesco Storace e Marine Le Pen: «l’ho invitata a Roma dopo le elezioni francesi. A meno che, come le auguro, non venga eletta presidente…». Il segretario de La Destra e la candidata del Fronte nazionale alle presidenziali hanno trovato diversi punti in comune nei rispettivi programmi, durante il loro primo incontro a Nanterre, la sede del Fn alle porte di Parigi. Soprattutto, come ha annunciato Storace al termine dell’incontro nello studio della Le Pen, durato mezz’ora, sono state gettate le basi per la creazione di un ‘Fronte europeo delle nazionì, una «formazione politica europea finalizzata a contrastare il pensiero unico, il Fiscal compact». Un progetto che vedrà la luce se lo «scambio di documenti» che avverrà a Roma darà i suoi frutti. Ma alla Le Pen «non dispiace» – ha riferito Storace – neanche «la proposta di un referendum europeo» sul Patto di stabilità. Tra dichiarazioni di principio e qualche intenso scambio di battute, Storace e la Le Pen hanno dato vita a una fitta chiacchierata che è sfociata nell’invito a Roma dopo le elezioni. Storace ha raccolto la battuta di qualche giorno fa della leader del Fronte nazionale, secondo la quale in Italia «c’è stato un colpo di stato della Goldman Sachs»: «io dico – ha rincarato Storace – che se lo fanno i militari è un colpo di stato, se lo fanno le banche è un governo tecnico. Il governo Berlusconi è stato buttato giù senza un voto di sfiducia, per la pressione internazionale e credo che non sia democratico». Marine Le Pen ha ribadito all’ospite italiano la sua contrarietà a modelli come quello del governo Monti che impongano «un’austerità massiccia al popolo allo scopo esclusivo di rimborsare i mercati finanziari creando ulteriore debito». «La ventata favorevole all’Europa sta calando – le ha risposto Storace – e c’è grande spazio per politiche che rimettano in discussione l’Europa. Su questo abbiamo molti punti di consonanza pensiero con il Fronte nazionale, penso ai rapporti fra stati e BCE, alla messa in discussione del Fiscal Compact, il meccanismo che strangolerà i popoli. In Italia abbiamo chiesto che il Parlamento autorizzi un referendum sul Patto di bilancio, ma l’idea è di lanciare referendum europeo, far decidere i popoli e non i parlamenti». Il motivo principale della prima visita di un candidato de La Destra nella sede del Front National – ha spiegato Storace – è dare «il sostegno alla Le Pen in questo paese dove vivono 4 milioni di persone con ascendenza italiana, il 7% della popolazione». Tanti i temi in discussione, soprattutto quelli «caldi» della campagna elettorale francese: «sull’immigrazione e sul rischio del fondamentalismo la Le Pen ha messo il dito nella piaga – ha detto Storace – sull’Europa, c’è da dire che il nostro paese ha vissuto male questa fase, siamo passati dal tempo in cui con 2 milioni di lire si campava, ad oggi che con mille euro si sopravvive malamente». «Si sta affermando in tutta Europa – ha concluso Storace lasciando Nanterre – un vento che contrasta con il pensiero unico. Oggi il valore della persona viene soffocato dalla moneta, dalle politiche imposte dalla BCE. Recuperare spazio per la persona, per le nazioni, ritrovare la sovranità sono questioni fondamentali». (ANSA).

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